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29/04/2013 - 00:53
Mini 650, l'azzurro cresce
Mini 650, l'azzurro cresce
Pedote e Prysmian
ancora un podio
ancora un podio
!--paging_filter--strongLa 300 miglia bretone Pornichet Select conclusa al secondo posto da Giancarlo Pedote/strong!--break--br /
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E' terminata la seconda regata atlantica della Classe Mini 6.50, la Pornichet Select, una delle più impegnative del calendario con le sue 300 miglia a largo della costa bretone.br /
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Dopo aver condotto la maggior parte della regata in testa, Giancarlo Pedote è arrivato secondo (ad un solo minuto da Gwenolé Gahinet) con il suo proto Prysmian 747: si tratta del secondo podio in due regate.br /
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La competizione si è svolta in condizioni di vento leggero, caratterizzato da una certa instabilità che ha giocato un ruolo importante nella classifica, anche in fase finale:br /
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"E' capitato più volte che, dopo un calo di vento, una nuova raffica entrasse spingendo le imbarcazioni che erano dietro di me a raggiungermi. Così è successo anche alla fine della regata, quando il vento è arrivato dal largo e ha riportato Gwenolé a contatto diretto, vanificando ancora una volta il vantaggio che ero riuscito ad accumulare regolando puntigliosamente la barca e strambando al momento giusto. A 5 miglia dall'arrivo lottavamo a pochi metri di distanza. Gwenolé è riuscito a surfare un'onda in più di me e a prendere così un vantaggio che gli è bastato per tagliare la linea per primo. Ho allora giocato la carta dell'ultima strambata, per non lasciare nulla di intentato, ma quello che ho ottenuto è semplicemente stato perdere di 50 secondi in più."br /
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Una regata che conferma le prestazioni dell'imbarcazione anche in condizioni di vento leggero.br /
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"A Les Sables d'Olonne mi sono accorto che una rete da pesca si era impigliata nella chiglia. Ciò che ho fatto è stato avvisare Gwenolé e Benoit che mi sarei tuffato in mare per liberarmi dalla rete chiedendogli di sorvegliare la mia imbarcazione (navigavamo a vista) e di allertare i soccorsi nel caso non li avessi richiamati in un tempo di ca. 5 minuti. Mi sono infatti immerso senza alcun tipo di muta. Ho quindi ammainato completamente le vele e mi sono tuffato con un coltello in mano per tagliare la rete. L'operazione di per sé non è stata lunga, ma l'acqua era piuttosto fredda e il fatto di aver dovuto fermare completamente l'imbarcazione mi ha fatto perdere del tempo, tanto che sia Gwénolé sia Benoit mi hanno superato".br /
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