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07/04/2013 - 15:50
Vela Olimpica, Coppa del Mondo a Palma
Vela Olimpica, Coppa del Mondo a Palma
Flavia Fiamma Gialla
e l'oro nei capelli
e l'oro nei capelli
Flavia Tartaglini vince le due Medal Race e regala un trionfo azzurro al Princesa Sofia. Bene nelle finali Conti & Clapcich (FX) e Vittorio Bissaro con Silvia Sicouri (Nacra 17). E’ partito il ricambio generazione: sta nascendo una vela olimpica giovane, felice, atletica e coloratissima... E l'Italia vuole essere pronta
E’ finita con tanto vento, sole e la convinzione che la vela olimpica, almeno quella giovane e felice, atletica, bagnatissima e coloratissima vista qui a Palma, sia su una strada giusta. Anche nella discussa Coppa del Mondo ISAF, il tour di grandi eventi in ogni continente.
FLAVIA, L’ORO NEI CAPELLI
E’ finita in gioia azzurra, perchè la vittoria di Flavia Tartaglini, prima in entrambe le Medal (la novità di Palma, allo studio, è la doppia Medal Race) e prima anche nella classifica finale del windsurf RSX, oltre a essere stata meritata, sofferta, voluta, strappata anche con autorità, mette la firma tricolore sulla prima tappa europea dell’ISAF World Cup. E se a farlo è la bionda, brava, simpatica, atleta romana delle Fiamme Gialle, e se nel farlo mette in riga medaglie olimpiche e campionesse del mondo, allora vuol dire che qui dentro c’è qualcosa di concreto, una nuova Flavia in avvio di quadriennio, un tesoretto da coccolarsi in attesa del ritorno della giovane leonessa Laura Linares, e mentre la baby Veronica Fanciulli cresce bene (buon 14° qui a Palma). L’impressione che l’eredità della Signora Sensini sia al sicuro.
NACRA E FX, PROMOSSI (E ITALIANI OK)
L’esordio europeo della World Cup 2013 ha avuto un teatro naturale splendente e ha messo sotto gli occhi di tutti le novità più succose della corsa velica a Rio 2016: il catamarano misto Nacra 17 e lo skiff femminile 49er FX. Entrambe le classi, gli equipaggi, il movimento, le regate, hanno dato una bella prova: le nuove specialità olimpiche hanno vitalità e contenuti tecnici, spettacolarità, atleticità e marineria in un giusto mix di dosi. E l’Italia? L’Italia in queste due classi così nuove e innovative, c’è. Sembra partita col piede giusto, per quanto siamo ancora all’alba di questa nuova era. Schieriamo una barca di veterane nel FX, con Giulia Conti e Francesca Clapcich (8° posto finale con tanti bei piazzamenti e solo un avvio al rallentatore senza il quale sarebbero state in odore di podio) che confermano di poter competere ad alto livello. E abbiamo visto a Palma la bella sorpresa di Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri (consistente 9° posto finale) arrivare a Medal alla prima di Coppa del Mondo, e vincere anche una prova della finale! Quando il lavoro paga... I due sono in allenamento costante, duro, convinto, da soli e da molti mesi. Papà Pierre può essere fiero. Hanno battuto persino un mostro sacro della vela (non solo olimpica) come Iker Martinez, a dimostrazione che su una classe olimpica, per quanto nuova, non si può salire e vincere anche se hai due medaglie al collo. Il lavoro paga, e presto vedremo anche altri equipaggi italiani sul cat misto, e anche scelte importanti per il supporto tecnico della FIV (che a Palma aveva mandato un osservatore), ci sarà da divertirsi per un bel po’...
CLASSIFICHE DA LEGGERE E RILEGGERE: TUTTE QUI
RICAMBIO GENERAZIONALE IN ATTO
Nelle classifiche (che trovate al link qui sopra e che sono tutte da leggere e rileggere) ci sono tanti nomi nuovi, e a volte bisogna scorrere tanto per trovare qualche vecchia gloria o qualche ruggente leone dei tempi (anche recenti) andati. E’ un rinnovamento profondo, generazionale, trasversale, che sta riguardando tutta la vela olimpica, e che probabilmente sarà il motivo (anche tecnico) dominante del quadriennio. Sarà difficile identificare i super-big, gli imbattibili, ci sarà battaglia ed emozione, e questo farà bene al movimento, al ricambio, ai giovani.
E non è un caso che questo ricambio ruota proprio nelle due classi nuove. Mentre nelle classi più vecchie è più facile trovare ancora senatori o top-runner. Come l’australiano Belcher nel 470, come l’inglese Gilles Scott nel Finn che non farà rimpiangere Ben Ainslie. A proposito di Finn, gli italiani qui iniziano subito all’italiana: subito un mezzo derby che sembra riportarci alle selezioni secche di due anni fa: Michele Paoletti 14° e Giorgio Poggi 15°, divisi da tre punti...
Nella classe Laser Standard vince il kiwi Maloney e secondo l’australiano Tom Burton, già pronto erede di Tom Slingsby (ammesso che quest’ultimo non torni in pista dopo la Coppa America...). Quanto all’operazione-giovani azzurri, va avanti in sordina, ma neanche troppo: il primo italiano in classifica è Marco Gallo (Fiamme Gialle, 19°), poi ecco Alessio Spadoni (Aniene, 23°), due già esperti. Ma con il suo 24° posto all’esordio in Coppa del Mondo Francesco Marrai è anche 2° nella classifica Junior, superato solo dall’australiano Wearn (6°). E Giovanni Coccoluto (34° in generale) è 4° Junior. I due baby delle Fiamme Gialle insomma scalpitano e vogliono crescere con i tempi giusti.
Anche nel Laser Radial nomi nuovi a fare ombra ad atlete già sperimentate nel tour, e c’è da comprendere il fenomeno di Silvia Zennaro, la veneta finita diciannovesima ma a lungo nelle posizioni di vertice e verso una possibilissima Medal. Un calo nelle finali l’ha fatta scivolare, ma i segnali inviati sono stati forti.
C’è da concludere con il 470 maschile e femminile, dove erano in acqua giovani equipaggi italiani a fare esperienza.
LE SCADENZE DELLA VELA OLIMPICA AZZURRA E NON SOLO
Adesso tutti impacchettano e partono alla volta del prossimo appuntamento, a Hyeres tra un mesetto. E poi subito dopo a Riva del Garda che è diventato tappa del nuovo circuito continentale Eurosaf Sailing Cup. Il circo, insomma, è sempre più vivo.
C’è attesa anche per vedere e sentire dalla voce dei protagonisti il nuovo corso della vela olimpica azzurra. Il nuovo DT Michele Marchesini ha completato lo staff tecnico, il piano tecnico-sportivo comprese le modalità di selezione olimpica è stato approvato dal Consiglio. Il programma adesso prevede la formazione della squadra, che sarà comunque molto aperta, anche vista la filosofia di ricambio e rinnovamento che riguarda quasi tutte le classi, e l’adozione di un calendario di raduni collegiali (cioè rigorosamente tutte le classi insieme) al CPO di Campione del Garda. Con in mezzo una selezione per i Giochi del Mediterraneo e la partecipazione a questa competizione che per quanto diminuisca di importanza con gli anni è sempre di un certo interesse per il CONI. Un’idea chiara e completa della nostra vela olimpica, dei suoi uomini e donne e delle prospettive del quadriennio, potremo averla verso tra giugno e luglio. Per il momento: buon lavoro a tutti.
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> SELEZIONE DI FOTO DA NON PERDERE NELLA COLONNA DI DESTRA IN QUESTA PAGINA
E’ finita con tanto vento, sole e la convinzione che la vela olimpica, almeno quella giovane e felice, atletica, bagnatissima e coloratissima vista qui a Palma, sia su una strada giusta. Anche nella discussa Coppa del Mondo ISAF, il tour di grandi eventi in ogni continente.
FLAVIA, L’ORO NEI CAPELLI
E’ finita in gioia azzurra, perchè la vittoria di Flavia Tartaglini, prima in entrambe le Medal (la novità di Palma, allo studio, è la doppia Medal Race) e prima anche nella classifica finale del windsurf RSX, oltre a essere stata meritata, sofferta, voluta, strappata anche con autorità, mette la firma tricolore sulla prima tappa europea dell’ISAF World Cup. E se a farlo è la bionda, brava, simpatica, atleta romana delle Fiamme Gialle, e se nel farlo mette in riga medaglie olimpiche e campionesse del mondo, allora vuol dire che qui dentro c’è qualcosa di concreto, una nuova Flavia in avvio di quadriennio, un tesoretto da coccolarsi in attesa del ritorno della giovane leonessa Laura Linares, e mentre la baby Veronica Fanciulli cresce bene (buon 14° qui a Palma). L’impressione che l’eredità della Signora Sensini sia al sicuro.
NACRA E FX, PROMOSSI (E ITALIANI OK)
L’esordio europeo della World Cup 2013 ha avuto un teatro naturale splendente e ha messo sotto gli occhi di tutti le novità più succose della corsa velica a Rio 2016: il catamarano misto Nacra 17 e lo skiff femminile 49er FX. Entrambe le classi, gli equipaggi, il movimento, le regate, hanno dato una bella prova: le nuove specialità olimpiche hanno vitalità e contenuti tecnici, spettacolarità, atleticità e marineria in un giusto mix di dosi. E l’Italia? L’Italia in queste due classi così nuove e innovative, c’è. Sembra partita col piede giusto, per quanto siamo ancora all’alba di questa nuova era. Schieriamo una barca di veterane nel FX, con Giulia Conti e Francesca Clapcich (8° posto finale con tanti bei piazzamenti e solo un avvio al rallentatore senza il quale sarebbero state in odore di podio) che confermano di poter competere ad alto livello. E abbiamo visto a Palma la bella sorpresa di Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri (consistente 9° posto finale) arrivare a Medal alla prima di Coppa del Mondo, e vincere anche una prova della finale! Quando il lavoro paga... I due sono in allenamento costante, duro, convinto, da soli e da molti mesi. Papà Pierre può essere fiero. Hanno battuto persino un mostro sacro della vela (non solo olimpica) come Iker Martinez, a dimostrazione che su una classe olimpica, per quanto nuova, non si può salire e vincere anche se hai due medaglie al collo. Il lavoro paga, e presto vedremo anche altri equipaggi italiani sul cat misto, e anche scelte importanti per il supporto tecnico della FIV (che a Palma aveva mandato un osservatore), ci sarà da divertirsi per un bel po’...
CLASSIFICHE DA LEGGERE E RILEGGERE: TUTTE QUI
RICAMBIO GENERAZIONALE IN ATTO
Nelle classifiche (che trovate al link qui sopra e che sono tutte da leggere e rileggere) ci sono tanti nomi nuovi, e a volte bisogna scorrere tanto per trovare qualche vecchia gloria o qualche ruggente leone dei tempi (anche recenti) andati. E’ un rinnovamento profondo, generazionale, trasversale, che sta riguardando tutta la vela olimpica, e che probabilmente sarà il motivo (anche tecnico) dominante del quadriennio. Sarà difficile identificare i super-big, gli imbattibili, ci sarà battaglia ed emozione, e questo farà bene al movimento, al ricambio, ai giovani.
E non è un caso che questo ricambio ruota proprio nelle due classi nuove. Mentre nelle classi più vecchie è più facile trovare ancora senatori o top-runner. Come l’australiano Belcher nel 470, come l’inglese Gilles Scott nel Finn che non farà rimpiangere Ben Ainslie. A proposito di Finn, gli italiani qui iniziano subito all’italiana: subito un mezzo derby che sembra riportarci alle selezioni secche di due anni fa: Michele Paoletti 14° e Giorgio Poggi 15°, divisi da tre punti...
Nella classe Laser Standard vince il kiwi Maloney e secondo l’australiano Tom Burton, già pronto erede di Tom Slingsby (ammesso che quest’ultimo non torni in pista dopo la Coppa America...). Quanto all’operazione-giovani azzurri, va avanti in sordina, ma neanche troppo: il primo italiano in classifica è Marco Gallo (Fiamme Gialle, 19°), poi ecco Alessio Spadoni (Aniene, 23°), due già esperti. Ma con il suo 24° posto all’esordio in Coppa del Mondo Francesco Marrai è anche 2° nella classifica Junior, superato solo dall’australiano Wearn (6°). E Giovanni Coccoluto (34° in generale) è 4° Junior. I due baby delle Fiamme Gialle insomma scalpitano e vogliono crescere con i tempi giusti.
Anche nel Laser Radial nomi nuovi a fare ombra ad atlete già sperimentate nel tour, e c’è da comprendere il fenomeno di Silvia Zennaro, la veneta finita diciannovesima ma a lungo nelle posizioni di vertice e verso una possibilissima Medal. Un calo nelle finali l’ha fatta scivolare, ma i segnali inviati sono stati forti.
C’è da concludere con il 470 maschile e femminile, dove erano in acqua giovani equipaggi italiani a fare esperienza.
LE SCADENZE DELLA VELA OLIMPICA AZZURRA E NON SOLO
Adesso tutti impacchettano e partono alla volta del prossimo appuntamento, a Hyeres tra un mesetto. E poi subito dopo a Riva del Garda che è diventato tappa del nuovo circuito continentale Eurosaf Sailing Cup. Il circo, insomma, è sempre più vivo.
C’è attesa anche per vedere e sentire dalla voce dei protagonisti il nuovo corso della vela olimpica azzurra. Il nuovo DT Michele Marchesini ha completato lo staff tecnico, il piano tecnico-sportivo comprese le modalità di selezione olimpica è stato approvato dal Consiglio. Il programma adesso prevede la formazione della squadra, che sarà comunque molto aperta, anche vista la filosofia di ricambio e rinnovamento che riguarda quasi tutte le classi, e l’adozione di un calendario di raduni collegiali (cioè rigorosamente tutte le classi insieme) al CPO di Campione del Garda. Con in mezzo una selezione per i Giochi del Mediterraneo e la partecipazione a questa competizione che per quanto diminuisca di importanza con gli anni è sempre di un certo interesse per il CONI. Un’idea chiara e completa della nostra vela olimpica, dei suoi uomini e donne e delle prospettive del quadriennio, potremo averla verso tra giugno e luglio. Per il momento: buon lavoro a tutti.
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