PROFILO

11/02/2013 - 18:10

FIV, primo (nuovo) Consiglio. E arriva il DT Manager...

Michele Marchesini nuovo Direttore Tecnico della vela azzurra? Francesco Ettorre verso la vicepresidenza

A Genova (sotto la neve) primo Consiglio Federale del quadriennio 2013-2016. Prima riunione del governo “ristretto”, composto soltanto da 10 consiglieri. Una riunione importante perchè è atteso il varo della squadra con i relativi incarichi operativi.

Si parte dalla nomina del vicepresidente federale. Rispetto al quadriennio trascorso ci sarà un solo vice-Croce. Negli ultimi quattro anni i vicepresidenti FIV erano due: il “vicario” Glauco Briante, il grande bocciato dell’ultima assemblea non avendo ottenuto i voti per restare in Consiglio, e Alessandra Sensini. Una coppia molto composita: il primo molto operativo sulla macchina federale, la seconda molto simbolica per i successi da atleta. Ma anche una coppia piuttosto deludente sotto il profilo stretto della vicepresidenza, cioè istituzionale. La stroncatura di Briante in Assemblea ha certificato la sua distanza dalla base, a dispetto dell’impegno profuso, inseguendo forse un’idea troppo “sua” di Federazione. E quanto ad Alessandra, l’addio all’attività l’ha allontanata da ruoli dirigenziali (che potrebbe però ritrovare a livello del CONI nazionale, vedremo).

Fatta questa premessa, chi sarà il nuovo vicepresidente di Carlo Croce? In “conclave” entrano un paio di papabili: il solito Fabrizio Gagliardi, di cui si parlò per il ruolo già quattro anni fa, non fosse altro che per la provenienza dalla Zona più numerosa d’Italia, e Francesco Ettorre. Quest’ultimo, già responsabile di Amministrazione e Tesseramento, e prima ancora di Velascuola e Giochi del Mediterraneo all’inizio del quadriennio trascorso, ha preso un netto vantaggio nelle ultime settimane, in particolare grazie al trionfo elettorale (è stato il più votato in Assemblea) nonostante il passaggio da quote tecniche a quote affiliate. Inoltre Ettorre è di fatto, da alcuni anni, un fidatissimo numero due del presidente Croce, proprio per i ruoli cardine della gestione della FIV. Insomma quasi certamente sarà lui, ex tecnico di scuola vela, commercialista e buon manager, esperienza dirigenziale velica nata con la gestione Gaibisso, il nuovo Vicepresidente FIV 2013-2016.

Restano da definire gli incarichi operativi, di importanza assai maggiore rispetto al passato. Infatti non ci sono più i “Settori” dell’attività federale, e non ci sono da tempo le vecchie “Commissioni” e i “Gruppi di lavoro”. Qualcuno dice che forse dei gruppi simili, di competenze comprovate, potrebbero riformarsi, sia pure in maniera “light”, proprio a causa del ristretto numero di consiglieri che avranno difficoltà a occuparsi davvero di tutto. Ma la linea generale resta quella di responsabilizzare e far crescere al meglio il funzionamento degli uffici federali, dipendenti e funzionari, sotto la guida del segretario generale Gianni Storti.

In attesa di capire quale sarà il “sottobosco”, cerchiamo di ipotizzare i possibili scenari che legano gli attuali consiglieri agli incarichi di resposabilità.

Francesco Ettorre, come detto possibile vicepresidente, manterrà l’Amministrazione, mentre il Tesseramento potrebbe essere spostato a un collega.

Fabrizio Gagliardi dovrebbe conservare il settore Altomare, al quale si potrebbe aggiungere quello relativo a Immagine e Comunicazione (settore ricoperto negli ultimi quattro anni dal vicepresidente vicario).

Rodolfo Bergamaschi, a sua volta, è in odore di conferma sul settore Paralimpico, e con la possibilità di continuare anche i suoi rapporti con il Ministero dell’Istruzione per le iniziative veliche nel mondo scolastico.

Quasi certa anche la conferma del senatore Angelo Insabato nella gestione dell’Attività agonistica nazionale, nel quale ha esperienza e modi di fare difficilmente esportabili. Si pone per lui (come per molti consiglieri che sono all’ultimo mandato) l’esigenza di lavorare anche su un successore.

Restando in tema di conferme, Anna Bacchiega è la più indiziata a proseguire il lavoro avviato sul cosiddetto progetto Under 16 e quindi sul rinnovamento del settore giovanile.

Ci sono ancora importanti segmenti operativi da assegnare, e le ipotesi dei rispettivi consiglieri si fanno più ardite. Di Formazione ha molto parlato nella “campagna elettorale” il confermato consigliere per i Tecnici, Guido Ricetto. Logico pensare che possa essere lui il nuovo responsabile di questo delicato ambito. Una scelta difficile perchè tra i confermati in Consiglio c’è anche Sandro Gherarducci, che proprio di Formazione si è occupato negli ultimi quattro anni. Esclusa una staffetta, più probabile che a Gherarducci siano assegnate le Scuole di Vela.

C’è poi l’importante ruolo-chiave delle Squadre Agonistiche Federali, dal quale dipenderà in qualche modo (per quanto sempre direttamente collegata al presidente Croce) la Preparazione Olimpica. Per questo settore, considerando i consiglieri rimasti disponibili, potrebbero concorrere l’esperto Walter Cavallucci e il nuovo Roberto Mottola, con qualche vantaggio per quest’ultimo che ha dalla sua l’esperienza di una partecipazione olimpica. Se Mottola dovesse prendersi le Squadre, Cavallucci potrebbe essere affidato un ruolo un po’ sui-generis di “ministro degli esteri”, tenendo i rapporti con l’ISAF (e quindi con Croce), per i grandi eventi, il match race (che segue già da tempo) e simili.

Restano i Quadri federali, Ufficiali di regata e Stazzatori, anche considerando che il nuovo Statuto prevede la figura del Designatore Ufficiale (che di fatto sostituisce il Responsabile nazionale dei Giudici di Regata), da scegliere al di fuori del Consiglio Federale, e per la quale pare lanciatissima la candidatura dell’ex consigliere della X Zona, Paolo Collina, molto ben voluto da tutti. In corsa resta la consigliera per gli Atleti Claudia Tosi, che potrebbe legittimamente rientrare in uno dei settori citati fin qui, nonchè occuparsi di marketing vista la sua competenza in materia.

ARRIVA IL NUOVO DIRETTORE TECNICO AZZURRO: SARA’ MICHELE MARCHESINI
Ma nelle ultime settimane si parla molto delle novità riguardanti la Preparazione Olimpica. Dopo la delusione di Londra 2012 (Weymouth), in molti tra gli addetti ai lavori, i tecnici, gli atleti, i gruppi sportivi delle forze armate, i dirigenti federali centrali e periferici, si sono chiesti quali aggiornamenti fossero necessari per dare nuovo slancio al lavoro di avvicinamento della vela azzurra ai Giochi di Rio 2016. Nella lente di ingrandimento sono finiti il Direttore Tecnico Luca De Pedrini, il suo collega (per due anni, prima di occuparsi solo della Direzione Tecnica Giovanile) Paolo Ghione, e i principali nomi dello Staff Tecnico uscente.

De Pedrini, che è un lottatore, non si è tirato indietro e pur mettendosi a disposizione del presidente Carlo Croce, ha fatto capire di essere disponibile a fare ancora il DT. Ghione ha rinforzato la scelta di campo sui giovani ed è di fatto il DT Giovanile. Tra i tanti debriefing dopo Londra 2012, però, ha cominciato a prendere corpo l’opzione di un rinnovamento nell’impostazione, che ruotasse intorno a una nuova tipologia di Direttore Tecnico: meno “tecnico operativo”, come è stato Luca De Pedrini (tra l’altro con grande fatica nello sdoppiarsi tra la direzione e il seguito di singole classi o equipaggi), e più “manageriale”.

Al punto in cui siamo, con il quadriennio già di fatto avviato, la necessità di varare il nuovo piano strategico e le linee generali, dalla scelta dei tecnici in su, bisogna cominciare a ipotizzare dei nomi. E il nome c’è: la FIV sarebbe sul punto di ufficializzare il ruolo di nuovo Direttore Tecnico a Michele Marchesini.

Michele Marchesini, olimpico sulla classe Finn ai Giochi di Atene 2004, poi starista e tecnico ad ampio raggio, che ha seguito equipaggi italiani e stranieri sia sul Finn che sulla Star. Gardesano doc, marito di Emanuela Sossi (una coppia davvero olimpica!) ex prodiera di 470 ai Giochi. Componente delle Squadre FIV dal lontano 1997 al 2005. Sul Finn ha vinto due volte il titolo Italiano nel 2002 (Cervia) e 2004 (Imperia), e vinto inoltre numerose regate nazionali e internazionali. Dal 2005 si è dedicato alla Star arrivando terzo a un Campionato Italiano e anche all’Europeo nel 2006.
Quindi nel 2007 la decisione di lasciare l'attività di atleta e dare inizio a quella tecnica. In questi anni Michele si è trovato a seguire come allenatore atleti olimpici di vertice come l’azzurro Giorgio Poggi sul Finn (qualificato per Pechino 2008), e in seguito stranieri. In particolare nel 2008 e 2009 con la Federazione Spagnola di Vela è stato tecnico del finnista Rafael Trujillo, e nel 2010 è entrato nello staff tecnico della squadra svedese per la quale ha seguito in particolare la Star di Fredrik Loof e Max Salminen. Questa avventura è stata la più esaltante, culminata con la medaglia d’oro più bella perchè molto combattuta a Londra 2012 (Weymouth) contro fuoriclasse come i padroni di casa Percy-Simpson (argento) e i brasiliani Scheidt-Prada (bronzo). Da segnalare anche che in questi anni Michele ha lavorato a stretto contatto con Luca Devoti, altro personaggio di spicco della nostra vela olimpica, a partire dallo storico argento di Sydney 2000, e straordinario vulcano di trovate innovative su barche (i suoi Finn sono leader, del mercato, vende i Melges e ha inventato il D-One), materiali (i suoi alberi di carbonio dei Finn hanno quasi battuto Super Ben Ainslie...), preparazione (ha seguito i finnisti azzurri e poi Filippo Baldassari, e ha recentemente aperto una “accademia” della vela a Valencia, dove vive, frequentata da molti grandi nomi della vela).

Lo “svedese d’oro” Michele Marchesini, dunque, potrebbe essere il primo volto nuovo della preparazione olimpica FIV del quadriennio. Un compito difficile, il suo, quello di far ripartire il movimento, dimenticando in fretta le delusioni di Weymouth, ridando speranze a equipaggi di sicuro affidamento ed esperienza, e soprattutto lavorando sulla crescita dei tanti giovani che scalpitano ma che dovranno affrontare le prime difficili prove con i “grandi”. In più dovrà gestire le due nuove classi (il 49er FX femminile acrobatico, e il cat misto Nacra 17) con tutte le novità e innovazioni che queste comporteranno. Come DT dovrà rapportarsi al suo staff tecnico, agli equipaggi, al consigliere federale competente e al presidente. Un bel daffare. Un bel salto, dal seguire un singolo equipaggio. In questo sta la scommessa sul suo nome, che peraltro inizierebbe con consensi diffusi, sia tra gli atleti che tra i tecnici.


Quanto a Luca De Pedrini, la sua non è una retrocessione o una bocciatura. Come più volte abbiamo esternato anche in questo spazio libero, la sua professionalità e le sue capacità non si discutono, semmai il ruolo complesso e a volte meno “sul campo” del DT lo ha distolto e impegnato più del dovuto. Luca sarà il migliore acquisto dello staff tecnico 2013-2016. Nelle prossime settimane ne sapremo di più e avremo modo di approfondire su personaggi, programmi, speranze. Al lavoro! Buon vento a tutti.

Commenti

Anna (non verificato)

Buonasera. Complimenti per l'articolo e per il servizio costante di informazione che svolge questo giornale. Eliminerei solo la dicitura "Giudici di regata" sostituendola con quella "Ufficiali di Regata". Grazie.

Andrea Brambilla (non verificato)

Scrivo un pò di fretta in questo blog, forse non il più calzante, per porre una domanda. Ho appena letto che gli organizzatori delle Olimpiadi di Rio 2016 avrebbero intenzione di fare regatare anche la Star, aggiungendo di fatto una classe olimpica a qualle già stabilite. Facoltà questa riservata agli organizzatori dei Giochi. Se così fosse, sarebbe una notizia bellissima, almeno dal mio punto di vista. Sig. Colivicchi Lei ne sa qualcosa? Buona giornata P.S. Non sono un giornalista professionista, è un semplice caso di omonimia......
Gentile Andrea, ormai noto omonimo del collega direttore di Y&S, a quanto mi risulta l'ISAF, e per essa il CIO, ha escluso definitivamente che possa essere aggiunta la classe Star alle Olimpiadi di Rio 2016. Quanto alla facoltà degli organizzatori locali ROCOG di aggiungere una specialità e tre medaglie, non saprei. Concordo che sarebbe bello e romantico, da un punto di vista della storia velica, vedere le Stelle sotto al Pan di Zucchero, ma bisogna pure considerare che le scelte tecniche e olimpiche sono state fatte, sono nette e chiare, sono condivise da ISAF e CIO, vanno in una direzione chiara (classi "leggere", giovani, acrobatiche, spettacolari e televisive) e indietro non si torna. Appena ne sapremo di più, Saily sarà sull'argomento. saluti

Paolo Recalcati (non verificato)

Cominciamo a lavorare per RIO2016 ! Supportiamo i nostri equipaggi che, per ora, si stanno movendo del tutto da soli e grazie a sponsor propri. Parlo nello specifico degli equipaggi del Nacra 17: i team stranieri sono già da tempo a Palma di Maiorca per il primo appuntamento europeo delle classi olimpiche. Assieme a loro c'è l'equipaggio Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri ma senza alcun supporto delle federazione: hanno già fatto sessioni di allenamento in proprio in quanto le altre nazioni ovviamente non aprono l'allenamento a equipaggi stranieri. Hanno già avuto problemi tecnici (rottura albero: è la seconda in pochi mesi) e stanno, da soli, cercando un nuovo albero e pezzi di ricambio. Supportiamoli almeno moralmente dal loro sito - www.bissaro-sicouri.it - e facciamo vedere che dietro loro (e gli altri che si aggiungeranno) c'è l'Italia della gente che va in barca a vela anche solo qualche week-end e regata ogni tanto e a dispetto della federazione che li sta lasciando abbastanza soli. Quale rimedio, in mancanza di fondi federali? Per i primi due anni di quadriennio olimpico mettere insieme federazioni "povere" (due/tre) per avere almeno un allenatore, un mezzo di assistenza e un supporto anche logistico in comune per il multiscafo, una persona insomma che stia sui campi di regata ad assistere gli equipaggi P.O. di queste federazioni e possa risolvere problemi anche banali come, ad esempio, procurare un albero e/o un pezzo di ricambio in tempi strettissimi; poi nel biennio successivo, giustamente per spirito nazionalistico, ognuno andrà per la sua strada con i propri tecnici.