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15/01/2013 - 18:50
Record New York-San Francisco
Record New York-San Francisco
Giovanni va di corsa
dal suo Capo Horn
dal suo Capo Horn
Maserati rallenta dopo l’Equatore, condizioni difficili a largo di Rio de Janeiro, temporali e record in bilico. Ma tra 2000 miglia Giovanni Soldini ritrova Capo Horn: il “suo” capo, il posto del mondo sugli oceani che l’ha fatto scoprire a tutti. Riviviamo l'impresa del 1999 con il salvataggio di Isabelle Autissier
Giovanni e l’Horn. Come un grande amore, un eterno inseguimento, un interminabile ricordo fatto di gratitudine e voglia di tornare. E’ questo lo spirito che anima in queste ore il più grande navigatore italiano. Giovanni Soldini col suo equipaggio multinazionale e compatto all’attacco di un record affascinante e difficile più di quanto si dica (c’è da battere un ketch di 40 metri), è a duemila miglia dal suo luogo elettivo. Capo Horn di Soldini non è lo stesso dell’immaginario collettivo dei velisti e degli appassionati. A Capo Horn, o nei dintorni, Giovanni Soldini ha infatti compiuto, vissuto e fatto vivere a migliaia di persone, uno dei più incredibili e per questo indimenticabili gesti di marineria velica oceanica: il famoso salvataggio di Isabelle Autissier.
Se pensate che sia facile in mezzo all’Oceano Pacifico e a poche miglia dall’inferno di Capo Horn, ascoltare un May Day di una amica concorrente del BOC Challenge (il giro del mondo in solitario a tappe), che ha perso la chiglia di PRB e si è rovesciata, restando intrappolata nella cabina, valutare le posizioni e la meteo, decidere di fermare la corsa del suo Fila, e tornare indietro rimontando i cinquanta urlanti, cercare PRB rovesciato, trovarlo in 5 miglia quadrate (e qui già scatta il miracolo), avvicinarsi (provate solo a pensarlo, da soli...), chiamare e non avere risposte dall’amica, e alla fine farsi sentire tirando un martello sulla chiglia (e centrandola, altra cosa non da poco). Poi attendere l’uscita di Isabelle, issarla su Fila e partire insieme, in salvo, verso il traguardo di Punta del Este in Uruguay.
Era il 1999, e Soldini passò Capo Horn con la sua passeggera, andò a vincere la tappa e poi il giro, diventando l’emblema di una Italia della vela che sapeva navigare e dare entusiasmo. Dodici anni dopo, Giovanni arriva a Capo Horn dalla parte “sbagliata”, controvento, con una macchina da regata moderna ed efficiente. Maserati, però, ha perso qualche colpo rispetto alla partenza lanciata dei primi giorni.
Dopo una discesa rapidissima da New York fino all'altezza di Rio de Janeiro, nelle ultime 48 ore Maserati ha subito un rallentamento. Un ampio fronte freddo stazionario, che non è altro che il cancello di entrata per i mari del sud, ha intrappolato l'equipaggio italiano, impegnato nel tentativo di battere il record New York-San Francisco, in una piatta senza vento, piena di temporali e giri di vento improvvisi.
Al rilevamento delle h 11.20 Maserati ha ripreso velocità conun'andatura sui 20 nodi dopo aver finalmente agganciato un vento stabile da sud est.
“Qui a bordo tutto bene anche se le ultime 48 ore sono state infernali”, racconta Soldini. “Abbiamo lottato metro per metro contro il poco vento e le raffiche improvvise disperdendo un sacco di energie e portando a casa poche miglia. Ma questa traversata è molto lunga, sappiamo che dobbiamo attraversare zone climatiche diverse fra loro. Qui il clima mite e caraibico di Sant'Elena è stato sostituito da un freddo intenso e pungente: la porta per i famosi Quaranta ruggenti. Non vediamo l'ora di arrivare all'altezza dell'Argentina, Buenos Aires sulla nostra destra, rotta sulle Falkland, poi la Terra del Fuoco e finalmente Capo Horn”.
Maserati dovrebbe arrivare a doppiare Capo Horn, distante ancora 2000 miglia, intorno al 22 gennaio.
Sulle 13.225 miglia totali che separano New York e San Francisco - la storica Rotta dell'Oro -, Maserati ha già percorso più di 5.000 miglia in quasi 15 giorni, a una media di 14,2 nodi di velocità.
Aggiornamenti continui con video e immagini provenienti da bordo e cartografia con posizioni di Maserati aggiornate ogni ora su www.maserati.soldini.it
NEW YORK – SAN FRANCISCO
Le 13225 miglia che separano via mare New York da San Francisco, passando per Capo Horn, sono una rotta storica, ampiamente percorsa dai clipper impegnati nella corsa all’oro dalla seconda metà dell’Ottocento in poi.Su tutti svettò il nome di Flying Cloud, eccezionale vascello uscito dai cantieri di Boston, che nel 1854 raggiunse San Francisco in 89 giorni e 21 ore, record che rimase imbattuto per più di 130 anni. Dopo numerosi tentativi di parecchie imbarcazioni, nel 1989 il 60 piedi Thursday’s Child di Warren Luhrs entrò a San Francisco dopo 80 giorni e 20 ore. Nel 1994, Isabelle Autissier a bordo di Ecureuil Poitou ci mise 62 giorni e 5 ore.E nel 1998 Yves Parlier a bordo di Aquitaine Innovations è sceso a 57 giorni, 3 ore, 2 minuti. È questo il record di riferimento per Giovanni Soldini e il suo equipaggio che cercheranno di batterlo a bordo del VOR 70 Maserati. Il record assoluto, nella categoria multiscafi, appartiene a Lionel Lemonchois che con il catamarano Gitana 13 nel 2008 compì il percorso in 43 giorni e 38 minuti.
La sfida è supportata da Maserati, partner principale che dà il nome alla barca, dalla banca svizzera BSI (Gruppo Generali) e dalle stesse Generali in qualità di co-sponsor.
MASERATI
Con il sostegno e la partecipazione a questo importante progetto sportivo e tecnologico italiano, Maserati conferma il proprio ruolo di ambasciatore nel mondo di quella eccellenza italiana che il nostro Paese sa esprimere. Eccellenza Maserati declinata ogni giorno con passione in 65 paesi al mondoattraverso prodotti di qualità e successo come Quattroporte, GranTurismo eGranCabrio, vetture le cui prestazioni rispecchiano su strada quelle espresse da Giovanni Soldini e da Maserati su acqua.
BSI e Generali
BSI, tra le più antiche banche Svizzere, è specializzata nel private wealth management attraverso una gestione globale di alto livello. BSI, interamente controllata dal Gruppo Generali, è oggi presente sui principali mercati finanziari internazionali in particolare Europa, Asia e America Latina.
Generali, tra i maggiori Gruppi assicurativi internazionali, opera in oltre 60 Paesi, con forti presenze in Europa, Paesi CEE, Asia e America Latina, rivolgendosi a oltre 70 milioni di clienti. Leader europeo nel segmento vita, il Gruppo Generali gestisce oltre € 400 miliardi di attivi.
I fornitori ufficiali della sfida sono Vodafone Italia, che si occupa della fornitura dei servizi di telecomunicazione e della realizzazione del sito web ufficiale, Bulgari, come Official Time Keeper e Boero Bartolomeo S.p.A., che fornisce smalti e vernici per lo scafo.
A bordo di Maserati anche Eataly, fornitore della cambusa a bordo, Beta Utensili, fornitore di tutti gli utensili professionali, Corderia Lancelin, fornitore di cime e cavi speciali, FPT Industrial, assistenza motori, Jeppesen che fornisce la cartografia, B&GNavico che offre assistenza per gli strumenti, il Cantiere Picchiotti di La Spezia, base di Maserati a terra e l’Autorità portuale di La Spezia, base di Maserati in acqua.
Giovanni e l’Horn. Come un grande amore, un eterno inseguimento, un interminabile ricordo fatto di gratitudine e voglia di tornare. E’ questo lo spirito che anima in queste ore il più grande navigatore italiano. Giovanni Soldini col suo equipaggio multinazionale e compatto all’attacco di un record affascinante e difficile più di quanto si dica (c’è da battere un ketch di 40 metri), è a duemila miglia dal suo luogo elettivo. Capo Horn di Soldini non è lo stesso dell’immaginario collettivo dei velisti e degli appassionati. A Capo Horn, o nei dintorni, Giovanni Soldini ha infatti compiuto, vissuto e fatto vivere a migliaia di persone, uno dei più incredibili e per questo indimenticabili gesti di marineria velica oceanica: il famoso salvataggio di Isabelle Autissier.
Se pensate che sia facile in mezzo all’Oceano Pacifico e a poche miglia dall’inferno di Capo Horn, ascoltare un May Day di una amica concorrente del BOC Challenge (il giro del mondo in solitario a tappe), che ha perso la chiglia di PRB e si è rovesciata, restando intrappolata nella cabina, valutare le posizioni e la meteo, decidere di fermare la corsa del suo Fila, e tornare indietro rimontando i cinquanta urlanti, cercare PRB rovesciato, trovarlo in 5 miglia quadrate (e qui già scatta il miracolo), avvicinarsi (provate solo a pensarlo, da soli...), chiamare e non avere risposte dall’amica, e alla fine farsi sentire tirando un martello sulla chiglia (e centrandola, altra cosa non da poco). Poi attendere l’uscita di Isabelle, issarla su Fila e partire insieme, in salvo, verso il traguardo di Punta del Este in Uruguay.
Era il 1999, e Soldini passò Capo Horn con la sua passeggera, andò a vincere la tappa e poi il giro, diventando l’emblema di una Italia della vela che sapeva navigare e dare entusiasmo. Dodici anni dopo, Giovanni arriva a Capo Horn dalla parte “sbagliata”, controvento, con una macchina da regata moderna ed efficiente. Maserati, però, ha perso qualche colpo rispetto alla partenza lanciata dei primi giorni.
Dopo una discesa rapidissima da New York fino all'altezza di Rio de Janeiro, nelle ultime 48 ore Maserati ha subito un rallentamento. Un ampio fronte freddo stazionario, che non è altro che il cancello di entrata per i mari del sud, ha intrappolato l'equipaggio italiano, impegnato nel tentativo di battere il record New York-San Francisco, in una piatta senza vento, piena di temporali e giri di vento improvvisi.
Al rilevamento delle h 11.20 Maserati ha ripreso velocità conun'andatura sui 20 nodi dopo aver finalmente agganciato un vento stabile da sud est.
“Qui a bordo tutto bene anche se le ultime 48 ore sono state infernali”, racconta Soldini. “Abbiamo lottato metro per metro contro il poco vento e le raffiche improvvise disperdendo un sacco di energie e portando a casa poche miglia. Ma questa traversata è molto lunga, sappiamo che dobbiamo attraversare zone climatiche diverse fra loro. Qui il clima mite e caraibico di Sant'Elena è stato sostituito da un freddo intenso e pungente: la porta per i famosi Quaranta ruggenti. Non vediamo l'ora di arrivare all'altezza dell'Argentina, Buenos Aires sulla nostra destra, rotta sulle Falkland, poi la Terra del Fuoco e finalmente Capo Horn”.
Maserati dovrebbe arrivare a doppiare Capo Horn, distante ancora 2000 miglia, intorno al 22 gennaio.
Sulle 13.225 miglia totali che separano New York e San Francisco - la storica Rotta dell'Oro -, Maserati ha già percorso più di 5.000 miglia in quasi 15 giorni, a una media di 14,2 nodi di velocità.
Aggiornamenti continui con video e immagini provenienti da bordo e cartografia con posizioni di Maserati aggiornate ogni ora su www.maserati.soldini.it
NEW YORK – SAN FRANCISCO
Le 13225 miglia che separano via mare New York da San Francisco, passando per Capo Horn, sono una rotta storica, ampiamente percorsa dai clipper impegnati nella corsa all’oro dalla seconda metà dell’Ottocento in poi.Su tutti svettò il nome di Flying Cloud, eccezionale vascello uscito dai cantieri di Boston, che nel 1854 raggiunse San Francisco in 89 giorni e 21 ore, record che rimase imbattuto per più di 130 anni. Dopo numerosi tentativi di parecchie imbarcazioni, nel 1989 il 60 piedi Thursday’s Child di Warren Luhrs entrò a San Francisco dopo 80 giorni e 20 ore. Nel 1994, Isabelle Autissier a bordo di Ecureuil Poitou ci mise 62 giorni e 5 ore.E nel 1998 Yves Parlier a bordo di Aquitaine Innovations è sceso a 57 giorni, 3 ore, 2 minuti. È questo il record di riferimento per Giovanni Soldini e il suo equipaggio che cercheranno di batterlo a bordo del VOR 70 Maserati. Il record assoluto, nella categoria multiscafi, appartiene a Lionel Lemonchois che con il catamarano Gitana 13 nel 2008 compì il percorso in 43 giorni e 38 minuti.
La sfida è supportata da Maserati, partner principale che dà il nome alla barca, dalla banca svizzera BSI (Gruppo Generali) e dalle stesse Generali in qualità di co-sponsor.
MASERATI
Con il sostegno e la partecipazione a questo importante progetto sportivo e tecnologico italiano, Maserati conferma il proprio ruolo di ambasciatore nel mondo di quella eccellenza italiana che il nostro Paese sa esprimere. Eccellenza Maserati declinata ogni giorno con passione in 65 paesi al mondoattraverso prodotti di qualità e successo come Quattroporte, GranTurismo eGranCabrio, vetture le cui prestazioni rispecchiano su strada quelle espresse da Giovanni Soldini e da Maserati su acqua.
BSI e Generali
BSI, tra le più antiche banche Svizzere, è specializzata nel private wealth management attraverso una gestione globale di alto livello. BSI, interamente controllata dal Gruppo Generali, è oggi presente sui principali mercati finanziari internazionali in particolare Europa, Asia e America Latina.
Generali, tra i maggiori Gruppi assicurativi internazionali, opera in oltre 60 Paesi, con forti presenze in Europa, Paesi CEE, Asia e America Latina, rivolgendosi a oltre 70 milioni di clienti. Leader europeo nel segmento vita, il Gruppo Generali gestisce oltre € 400 miliardi di attivi.
I fornitori ufficiali della sfida sono Vodafone Italia, che si occupa della fornitura dei servizi di telecomunicazione e della realizzazione del sito web ufficiale, Bulgari, come Official Time Keeper e Boero Bartolomeo S.p.A., che fornisce smalti e vernici per lo scafo.
A bordo di Maserati anche Eataly, fornitore della cambusa a bordo, Beta Utensili, fornitore di tutti gli utensili professionali, Corderia Lancelin, fornitore di cime e cavi speciali, FPT Industrial, assistenza motori, Jeppesen che fornisce la cartografia, B&GNavico che offre assistenza per gli strumenti, il Cantiere Picchiotti di La Spezia, base di Maserati a terra e l’Autorità portuale di La Spezia, base di Maserati in acqua.
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