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30/11/2012 - 17:55
Progetti ambiziosi
Progetti ambiziosi
Great Cup 32
varo a Dubai
varo a Dubai
Un altro catamarano da Grand Prix o anche solo da gran divertimento: il GC32 varato negli Emirati con tanti espertoni di Formula 18 promette (e mantiene) molta personalità. Le prime foto, gli uomini e i programmi del nuovo circuito Great Cup, da maggio 2013
Le calde acque di Dubai hanno accolto il varo del primo esemplare di Grand Cup 32, nuovo cat monotipo di 10 metri, finalmente in mare dopo 11 mesi di lavoro intenso tra design, ingegneria, costruzione. Il GC32 non è solo l’ennesimo catamarano, secondo le più recenti evoluzioni progettuali e tecnologiche, ma è anche una filosofia e un progetto per la promozione della vela che nasce dagli Emirati. L’idea che c’è dietro al GC32 è quella di dare vita a un nuovo circuito internazionale che tocchi tutti i continenti, per regate vicino alla costa in grado di richiamare il pubblico con lo spettacolo. Idea non proprio nuovissima, si può dire (Extreme Series con gli X40, AC World Series con gli AC45 peraltro dotati di wingsail, poi M32 di Mastrom in Europa, per citare solo le principali realtà già esistenti), ma resa particolare dalle parole d’ordine con la quale è nata: sostenibiltà. Considerando che l’Extreme è allo stremo per mancanza di team e che la Coppa America (e con essa gli AC45) sta esaurendo la sua fase propulsiva con l’arrivo degli AC72 e l’avvicinarsi della finale di Coppa vera e propria, ecco che un circuito basato su barche monotipo dai costi accessibili, in località eccitanti e con circuiti continentali per evitare trasporti onerosi, può essere una alternativa interessante, che tra l’altro può sfruttare proprio il traino del mondo dei multiscafi a seguito dei grandi eventi. Staremo a vedere gli sviluppi.
Per adesso quello che c’è da vedere, e non è poco, è questo catamarano, che è nato seguendo un filo conduttore apparentemente contraddittorio: altissime prestazioni nella totale sicurezza. Insomma una barca estrema ma adatta a tutti, e per di più economica (quanto può esserlo un cat di 12 metri da regate grand prix). Possibile? Sul sito web si trovano tutte le informazioni, gli ideatori hanno pensato a tutto, persino alle misure dei container e a speciali contenitori porta-scafi per il trasporto, nonchè alla facilità di montaggio e smontaggio e alla possibilità di usare un fuoribordo per le manovre in porto.
Oltre agli specialisti di F18 come il campione del mondo Thijs Visser,, il vice campione del mondo Karel Begemann, e poi Bastian Tentij, l’olimpico Hugh Styles, il mottista Josh McKnight, e altri ancora, hanno già provato il GC32 velisti come lo starista svizzero Flavio Marazzi, e il tornadista Roland Gaebler. Tutti piuttosto convinti, perchè la barca è bella e le promesse in gran parte mantenute. Restano tutti i dubbi sul circuito, anche se dal sito web si parla già di date (nel 2013 a maggio primo evento negli Emirati Arabi forse proprio a Dubai, quindi a dicembre via al circuito asiatico, e nel 2014 in America, con una finale tra i migliori di ogni serie continentale.
in acqua il GC32 oltre che bello è anche veloce, i folis sulle derive lavorano bene anche se non si sono ancora visti i due scafi alzati contemporaneamente. Le derive hanno foils a doppia S e i timoni sono a loro volta dotati di una sezione a L per conferire anch’essi una spinta in alto. L’attrezzatura è tutta di prim’ordine (c’è anche un tocco italiano con il cordame Maffioli) e nelle prossime settimane è prevista una ulteriore messa a punto dell’insieme.
Gli uomini chiave di questa operazione velica ambiziosa formano una specie di multinazionale: si va dall’olandese Laurent Lenne, CEO e fondatore, laureato in architettura navale a Southampton, manager di successo e velista di Formula 18, a martin Fischer, principale designer di scafo e appendici, specializzato in fluidoninamica, è il papà di F18 di successo e di alcuni modelli Hobie Cat, oltre ad aver collaborato con progetti oceanici come Groupama 2 e 3, Sodebo e Banque Populaire. Poi Andrew Macpherson, che viene dal Tornado e da una esperienza in Extreme 40, il designer costruttivo Brett Ellis (che è stato nel design team di Alinghi) e l’esperto di grafica e multimedia David Janssen. Se sono cat voleranno...
http://www.thegreatcup.com/
Le calde acque di Dubai hanno accolto il varo del primo esemplare di Grand Cup 32, nuovo cat monotipo di 10 metri, finalmente in mare dopo 11 mesi di lavoro intenso tra design, ingegneria, costruzione. Il GC32 non è solo l’ennesimo catamarano, secondo le più recenti evoluzioni progettuali e tecnologiche, ma è anche una filosofia e un progetto per la promozione della vela che nasce dagli Emirati. L’idea che c’è dietro al GC32 è quella di dare vita a un nuovo circuito internazionale che tocchi tutti i continenti, per regate vicino alla costa in grado di richiamare il pubblico con lo spettacolo. Idea non proprio nuovissima, si può dire (Extreme Series con gli X40, AC World Series con gli AC45 peraltro dotati di wingsail, poi M32 di Mastrom in Europa, per citare solo le principali realtà già esistenti), ma resa particolare dalle parole d’ordine con la quale è nata: sostenibiltà. Considerando che l’Extreme è allo stremo per mancanza di team e che la Coppa America (e con essa gli AC45) sta esaurendo la sua fase propulsiva con l’arrivo degli AC72 e l’avvicinarsi della finale di Coppa vera e propria, ecco che un circuito basato su barche monotipo dai costi accessibili, in località eccitanti e con circuiti continentali per evitare trasporti onerosi, può essere una alternativa interessante, che tra l’altro può sfruttare proprio il traino del mondo dei multiscafi a seguito dei grandi eventi. Staremo a vedere gli sviluppi.
Per adesso quello che c’è da vedere, e non è poco, è questo catamarano, che è nato seguendo un filo conduttore apparentemente contraddittorio: altissime prestazioni nella totale sicurezza. Insomma una barca estrema ma adatta a tutti, e per di più economica (quanto può esserlo un cat di 12 metri da regate grand prix). Possibile? Sul sito web si trovano tutte le informazioni, gli ideatori hanno pensato a tutto, persino alle misure dei container e a speciali contenitori porta-scafi per il trasporto, nonchè alla facilità di montaggio e smontaggio e alla possibilità di usare un fuoribordo per le manovre in porto.
Oltre agli specialisti di F18 come il campione del mondo Thijs Visser,, il vice campione del mondo Karel Begemann, e poi Bastian Tentij, l’olimpico Hugh Styles, il mottista Josh McKnight, e altri ancora, hanno già provato il GC32 velisti come lo starista svizzero Flavio Marazzi, e il tornadista Roland Gaebler. Tutti piuttosto convinti, perchè la barca è bella e le promesse in gran parte mantenute. Restano tutti i dubbi sul circuito, anche se dal sito web si parla già di date (nel 2013 a maggio primo evento negli Emirati Arabi forse proprio a Dubai, quindi a dicembre via al circuito asiatico, e nel 2014 in America, con una finale tra i migliori di ogni serie continentale.
in acqua il GC32 oltre che bello è anche veloce, i folis sulle derive lavorano bene anche se non si sono ancora visti i due scafi alzati contemporaneamente. Le derive hanno foils a doppia S e i timoni sono a loro volta dotati di una sezione a L per conferire anch’essi una spinta in alto. L’attrezzatura è tutta di prim’ordine (c’è anche un tocco italiano con il cordame Maffioli) e nelle prossime settimane è prevista una ulteriore messa a punto dell’insieme.
Gli uomini chiave di questa operazione velica ambiziosa formano una specie di multinazionale: si va dall’olandese Laurent Lenne, CEO e fondatore, laureato in architettura navale a Southampton, manager di successo e velista di Formula 18, a martin Fischer, principale designer di scafo e appendici, specializzato in fluidoninamica, è il papà di F18 di successo e di alcuni modelli Hobie Cat, oltre ad aver collaborato con progetti oceanici come Groupama 2 e 3, Sodebo e Banque Populaire. Poi Andrew Macpherson, che viene dal Tornado e da una esperienza in Extreme 40, il designer costruttivo Brett Ellis (che è stato nel design team di Alinghi) e l’esperto di grafica e multimedia David Janssen. Se sono cat voleranno...
http://www.thegreatcup.com/
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