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24/05/2012 - 17:51

Per la nobile nave un giorno di tristezza

Incidente Vespucci
Muore marinaio

Una tragica fatalità, una caduta dall’albero di maestra. E’ morto così Alessandro Nasta, 29 anni, di Brindisi, Sottocapo di III classe. Inutile il trasporto in elicottero al Gemelli di Roma
 
 
Una drammatica giornata sulla nave più bella del mondo. Una giornata di morte sull’Amerigo Vespucci, il fiore all’occhiello della Marina Militare. La scomparsa di un giovane marinaio durante una normale attività a seguito della scivolata da un albero di maestra.
 
Il sottocapo di III classe Alessandro Nasta è morto a seguito delle gravi lesioni riportate nella caduta. Marinaio da un anno e mezzo sulla nave scuola della Marina militare Amerigo Vespucci, stava facendo quella che viene definita anche in un comunicato della Marina, “normale attività”. Era considerato tra i più esperti a bordo. La caduta a seguito di una scivolata è avvenuta mentre la nave era in navigazione tra La Spezia e Civitavecchia. La Marina Militare ha comunque aperto una indagine per comprendere la dinamica dell'incidente.
 
Alessandro Nasta è stato soccorso immediatamente dall'unità medica di bordo. Ferito grave, ma ancora vivo. Purtroppo durante il viaggio in elicottero verso Roma non c'e l'ha fatta. Originario di Brindisi, non era sposato.
 
Per la nobile nave Vespucci un giorno di tristezza e di lutto, una giovane vita dedicata al mare che finisce all’improvviso. Una notizia bruttissima che non avremmo mai voluto dare. Saily.it si unisce al cordoglio della famiglia, della Marina Militare e di tutta la comunità del mare.

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IL COMUNICATO DELLA MARINA MILITARE MARINA MILITARE: INCIDENTE MORTALE A BORDO DI NAVE AMERIGO VESPUCCI, LA DINAMICA DELL’INCIDENTE Il Sottocapo Nocchiere di 3^ classe Alessandro NASTA è deceduto ieri, mentre svolgeva attività marinaresca di addestramento alla vela. Alessandro è morto dopo essere precipitato dall`albero di maestra, l`albero centrale, il più alto. Dall’attenta ricostruzione della dinamica dell’incidente (è stata disposta un’inchiesta interna di bordo volta ad accertare la causa e la dinamica dell’incidente) Alessandro, dopo aver ultimato una manovra alle vele, alle 11:38 stava rientrando sul ponte di coperta quando, all’altezza della prima coffa, mentre si sosteneva al passamano (tientibene), le cime che collegano la coffa alle sartie (i cavi d'acciaio che reggono l'albero), ha perso la presa ed è caduto da una altezza di circa 15 metri urtando la testa sul ponte di coperta. Il nocchiere, che indossava i previsti dispositivi di protezione e sicurezza individuale, era abitualmente addetto a tali manovre, per le quali era in possesso di adeguata esperienza e conoscenza marinaresca. In Marina dal 2005, ha frequentato la scuola sottufficiali alla Maddalena ed era imbarcato sul Vespucci nel gennaio 2011. Al momento dell’incidente dalla nave, che era in navigazione isolata al largo dell`Argentario, 40 miglia a Nord di Civitavecchia, è stata subito richiesta l’assistenza di un elicottero per garantire l’immediato trasferimento del ferito presso l’ospedale di Civitavecchia. Il comando di bordo aveva predisposto la messa in mare di un’imbarcazione dal quale consentire un più rapido recupero verticale del ferito dall’elicottero dei Vigili del Fuoco. Al momento dello sbarco Alessandro, assistito dal medico di bordo, era ancora vivo, anche se con fratture multiple e in condizioni particolarmente gravi. Il decesso è avvenuto presso l’ospedale di Civitavecchia a seguito dell’aggravarsi delle condizioni cliniche. L’autorità giudiziaria e la Marina Militare svolgeranno le indagini necessarie a stabilire i motivi che hanno causato l’incidente mortale. L’autopsia verrà presumibilmente effettuata lunedì 28. L’Amerigo Vespucci è ferma in porto a Civitavecchia nel giorno più triste della sua storia. La Marina Militare si unisce al profondo dolore dei famigliari.