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21/05/2012 - 17:20

Volvo Ocean Race

Volvo sesta tappa
Alberto fa paura...

!--paging_filter--strongLa depressione tropicale chiamata Alberto è in arrivo sulla flotta partita dalla Florida per la tappa di 3.600 miglia verso Lisbona/strong!--break--br / nbsp;br / nbsp;br / Dopo la partenza con aria leggera da Miami, la flotta ha trovato un buon flusso di vento ed è aiutata dalla corrente del Golfo nella sua risalita verso nord. A 17 ore dallo start della settima tappa, le barche proseguono sulla rotta parallela alla costa americana spinti da oltre tre nodi di corrente e dopo diverse ore di bolina stretta il vento è girato a sud-est questa mattina ed è arrivato fino a una trentina di nodi di intensità. La combinazione dei due fattori, più la potenza dei Volvo Open 70 e l'abilità degli equipaggi ha fatto raggiungere velocità medie intorno ai 19 nodi. "Non c'è niente di peggio che navigare di bolina con corrente contraria e picchiando sulle onde." diceva il watch captain di Puma Tony Mutter prima del giro di vento.br / nbsp;br / Secondo il rilevamento delle ore 12, la testa della flotta è occupata dai francesi di Groupama, che hanno un vantaggio di sole 3,3 miglia su Puma e 3,7 su Telefónica. Una classifica che tuttavia va vista tenendo conto che le barche navigano su una traiettoria praticamente perpendicolare alla rotta Miami/Lisbona e quindi coloro che si trovano più a est sono favoriti, ma non necessariamente i più vicini alla meta. Lo scafo francese guidato da Franck Cammas è quello posizionato più a nord, mentre Puma beneficia della posizione più orientale del terzetto, sei miglia a sud di Groupama. Telefónica, pur essendo solo un miglio più basso dei francesi paga la sua posizione quasi cinque miglia più occidentale, come succede anche a Camper in quinta posizione. Quarti sono gli uomini di Abu Dhabi e chiude la flotta Team Sanya con un distacco di più di 15 miglia. Le migliori velocità medie delle ultime ore sono state firmate dalle barche di testa, Groupama e Puma con 19,1 nodi.br / nbsp;br / Di fronte alla flotta si estende la depressione tropicale Alberto, che secondo Gonzalo Infante, responsabile della meteorologia della Volvo Ocean Race, renderà cruciali le prossime ore di navigazione, oltre ad Alberto che si muove in direzione nord-est, infatti, c'è un altro sistema di bassa pressione che si sta formando a sud di Capo Hatteras, che skipper e navigatori dovranno tenere in considerazione per decidere il momento migliore per fare rotta diretta verso l'Europa. Nella parte centrale, Alberto produce venti di burrasca sui 35 nodi ma i team certamente vorranno sfruttare l'aria meno forte e più favorevole di direzione che potrà lanciarli nella traversata dell'Atlantico.br / nbsp;br / Secondo il navigatore di Groupama Jean-Luc Nélias, il fronte potrebbe spingere la flotta adirittura a ridosso delle Azzorre. "La depressione è la fonte del vento che ci può portare a nord e poi a est, quindi è importante entrare per primi nell'aria" ha invece detto il navigatore di Puma Tom Addis. "Quello che bisogna evitare è di trovarsi dalla parte sbagliata della bassa."br / nbsp;br / Will Oxley, navigatore di Camper ha descritto così la situazione: "Stiamo cercando di andare dalla parte giusta della bassa, l'aria è arrivata fino a 28 nodi e camminiamo veloci, 26/27 nodi. Quasi tutta la flotta è a vista, siamo molto vicini. Moltissimo dipenderà dal tempismo della strambata. Potremmo addirittura essere più veloci del fronte, se è stazionario e lo sorpassiamo non va bene. Se invece riusciremo a muoverci alla sua stessa velocità, potremmo vedere delle belle percorrenze sulle 24 ore. Di sicuro ci stiamo concentrando su questo particolare sistema meteo, c'è un'altra bassa davanti quindi un sacco di dinamismo. Non ci importa quanto durerà la tappa, l'importante è arrivare primi."br / nbsp;br / Con la classifica generale tanto corta, sono solo 14 i punti che separano i leader spagnoli di Telefónica dai quarti, gli americani di Puma e con 30 punti per la vittoria nelle prossime tre tappe oceaniche è chiaro che i giochi si fanno sempre più duri e che questa frazione è assolutamente decisiva per il futuro della regata. Non sorprende quindi che le strategie e le mosse tattiche siano studiate così attentamente dai primi quattro, che sembrano controllare ogni mossa degli avversari.br / nbsp;br / Nel prosieguo della tappa una grande influenza avrà Alberto, il sistema depressionario tropicale che attualmente si trova a circa 200 miglia a sud-est di Charleston, nella Carolina del Sud e è il primo sistema della stagione degli uragani del 2012 e solo il terzo, in oltre 33 anni, a essersi formato nel mese di maggio a causa di un fronte occluso che corre lungo la East Coast degli USA.br / br / Tuttavia la depressione tropicale Alberto non si presenta particolarmente forte, tanto che il Centro Nazionale Uragani statunitense le concede solo il 5/10% di possibilità di trasformarsi in un vero e proprio uragano. I sei team dovranno comunque prendere in considerazione questo sistema meteo, che si muoverà verso nord-est parallelo alla costa, con attenzione almeno fino al prossimo giovedì. Come conferma Jules Salter, navigatore di Abu Dhabi che confida in una possibile strategia favorevole per il suo team con l'aiuto di Alberto: "E' abbastanza presto nella stagione per la formazione delle depressioni tropicali. E' un sistema che blocca il modo tradizionale per risalire usando la corrente, quindi saremo costretti a usarla solo lungo la Florida. In un certo senso è positivo, perché quando saremo oltre Cape Canaveral e in rotta per Cape Hatteras avremo condizioni di portante che ci aiuteranno a "girare l'angolo" cosa che non avremmo potuto fare senza Alberto. Non sembra molto forte e sta già raggiungendo il picco, quindi dovrebbe allontanarsi fra domani e dopodomani."br / nbsp;br / Una volta entrati nella parte inferiore di Alberto, i venti tenderanno a girare da nord-est a ovest, dando la chance alle sei barche di navigare veloci alle andature portanti e la prima che riuscirà a entrare nel nuovo sistema avrà la possibilità di allungarsi, almeno fino alla transizione successiva. L'esperto navigatore australiano di Team Telefonica Andrew Cape ha detto che si giocherà con quanto disponibile: "La depressione tropicale è il solo vento che c'è quindi dovremo farne buon uso, e poi cercare il prossimo. Non è una strategia diretta ma è quel che c'è." E il suo omologo francese di Groupama, Jean Luc Nélias: "Alberto sarà un po' più a nord di noi, quindi avremo la possibilità di evitarlo, tenendoci più bassi. Lo terremo d'occhio attentamente con le immagini da satellite per evitare di essere troppo vicini al centro del sistema e prendere venti forti."br / nbsp;br / strongUna tappa che promette molto, vento, onde, strategia e azione/strongbr / Anche se non si correrà sulla rotta più "tradizionale" la settima tappa da Miami a Lisbona promette di essere ricca di azione e di emozione, e non solo perché alla sua vigilia la situazione di classifica è quanto mai aperta. Il percorso, infatti, si prospetta come un vero e proprio campo minato, 3.600 miglia teoriche dove si dovrà dimostrare abilità velica, tattica e di interpretazione della meteo. Storicamente la tappa transatlantica è sempre partita da latitudini medie, da Boston o New York, per finire in Gran Bretagna e si correva sulla cosiddetta Great Circle Route l'ortodromica che portava le barche molto a nord, ma questa volta la rotta sarà differente con una partenza dalle latitudini tropicali. Una situazione che apre molte più opzioni per i team, che potranno scegliere di puntare ancora a nord, oppure di "tagliare" con una rotta più diretta verso il Portogallo.br / nbsp;br / Come sempre le scelte strategiche dipenderanno molto dalla interpretazione delle informazioni meteo disponibili e dalla quantità di rischio che navigatori e skipper vorranno prendere. Primo ostacolo sul loro cammino, appena dopo aver lasciato Miami, sarà la navigazione nella Corrente del Golfo, il potente flusso di corrente che corre verso nord parallelo alla costa statunitense, che tutti cercheranno di usarenbsp; a proprio vantaggio. La Corrente del Golfo può arrivare a tre o quattro nodi di intensità ed è quindi evidente che averla a favore sarà fondamentale quando si dovrà risalire verso nord.nbsp; Una rotta parallela alla costa potrebbe anche avere un altro punto positivo: la formazione di basse pressioni regolari al largo di capo Hatteras nel Nord Carolina, che seguono l'andamento della corrente. La combinazione di questi due fattori potrebbe catapultare le barche nell'atlantico settentrionale.br / br / E' probabile tuttavia che il punto cruciale della tappa sia l'ostacolo maggiore che i team hanno davanti a loro, cioè il sistema di alta pressione sub-tropicale che normalmente staziona a metà dell'atlantico. La rotta tradizionale porterebbe i team a navigare più a nord, ma se si dovesse formare un fronte freddo con una rottura dell'anticiclone, allora puntare direttamente su Lisbona potrebbe dare buoni frutti con il tempo peggiore formato dai venti occidentali che seguono il cammino delle basse pressioni come su un nastro trasportatore.br / nbsp;br / La parte settentrionale dell'oceano atlantico è caratterizzata da venti forti e mare formato, prima che la flotta possa finalmente dirigersi verso sud e verso il Portogallo agganciando i celeberrimi alisei portoghesi per lo sprint finale. "Potrebbe esserci molto vento, molto mare e molta azione nella settima tappa" ha dichiarato il meteorologo della regata Gonzalo Infante. "L'Atlantico del nord è potenzialmente molto duro, può essere cattivo come il Pacifico meridionale, soprattutto per il moto ondoso. Fare pronostici per questa tappa è molto difficile."br / nbsp;br / Si prevede che i team possano impiegare circa 11 giorni per portare a termine le 3.600 miglia della tappa. Maggiori informazioni, immagini e notizie sul sito internet ufficiale a href="http://www.volvooceanrace.com" title="www.volvooceanrace.com"www.volvooceanrace.com/a dove è anche possibile seguire l'andamento della tappa con lo strumento della cartografia elettronica aggiornata ogni tre ore.br / nbsp;br / strongPosizioni al rilevamento delle ore 10 GMT (le 12 ora italiana) del 21 maggio/strongbr / 1. Groupama sailing team, a 3.437,6 miglia da Lisbonabr / 2. PUMA Ocean Racing powered by BERG, +3,3br / 3. Team Telefónica, +3,7br / 4. Abu Dhabi Ocean Racing, +5,0br / 5. CAMPER con Emirates Team New Zealand, +6,1br / 6. Team Sanya, +15,4br / nbsp;br / strongClassifica provvisoria Volvo Ocean Race 2011-12 dopo sette prove/strongbr / 1. Team Telefónica, 165 puntibr / 2. Groupama sailing team, 158br / 3. CAMPER con Emirates Team New Zealand, 152br / 4. PUMA Ocean Racing powered by BERG, 151br / 5. Abu Dhabi Ocean Racing, 74br / 6. Team Sanya, 27br / nbsp;br / strongLA CRONACA DELLA EMOZIONANTE IN-PORT RACE DI MIAMI VINTA DA ABU DHABI/strongbr / In una regata che ha tenuto tutti, velisti compresi, con il fiato sospeso fino agli ultimi metri, Abu Dhabi e il suo skipper Ian Walker hanno consolidato la loro reputazione di grandi interpreti delle regate sulle boe e si sono aggiudicati sei punti che pur non variando la loro posizione nella classifica generale, ripagano il team degli Emirati delle delusioni degli ultimi tempi, mentre i francesi di Groupama chiudendo secondi mettono in carniere altri cinque punti che li avvicinano ulteriormente al vertice della classifica generale, più che mai aperta alla vigilia della settima tappa, portando il loro bottino a 158 punti contro i 165 degli spagnoli di Team Telefonica, oggi sesti.br / nbsp;br / Ma non è tutto, in un finale al cardiopalmo gli americani di Puma Ocean Racing powered by Berg sono riusciti a chiudere in terza posizione passando gli ispano/neozelandesi di Camper with Emirates Team New Zealand a pochi metri dalla linea del traguardo e finendo a soli nove secondi avanti.nbsp; Ora i due team sono separati da un solo punto nella generale.br / nbsp;br / Ritornato in gara dopo tante disavventure, Team Sanya ha chiuso al quinto posto davanti a Team Telefónica che dunque prende un solo punto per la prova odierna.br / Su un percorso molto tecnico, di circa 8.2 miglia nella zona di South Beach, le condizioni meteo sono state inizialmente dalla parte dei team ma poi il vento è andato progressivamente girando e calando, costringendo il comitato di regata ad effettuare dei cambi di percorso e ad accorciarlo.br / nbsp;br / "Che strana regata" ha affermato subito dopo aver tagliato la linea lo skipper di Abu Dhabi Ian Walker. "E' stato il lavoro dell'equipaggio a riportarci in gioco, è fantastico. Usciamo da un periodo piuttosto duro,per l'ultima In-port non abbiamo avuto molto tempo per allenarci, ma questa volta abbiamo potuto provare il campo di regata per due giorni, ed è stato utilissimo. Siamo partiti bene, che aiuta sempre, e abbiamo manovrato bene, che fa un sacco di differenza."br / nbsp;br / Alla partenza sono stati Puma e Sanya a guidare la flotta tenendosi in boa, seguiti da vicino Groupama e Abu Dhabi che hanno optato per una coraggiosa partenza mure a sinistra, mentre Camper era alle prese con un problema tecnico che lo ha costretto a utilizzare una vela di prua sottodimensionata per le condizioni. Nel primo bordo, parallelo alla spiaggia di South Beach con il suo spettacolare skyline, Telefónica ha preso la testa della flotta cogliendo una lay-line praticamente perfetta e virando prima la boa al vento, seguita tuttavia a un'inezia, sei secondi, da Abu Dhabi e poi da Groupama, Sanya, Camper e PUMA, penalizzata da una prima bolina non brillante.br / nbsp;br / I francesi di Groupama hanno poi passato Abu Dhabi con un'abile conduzione della barca sotto spinnaker, in un'aria ancora intorno ai 12/15 nodi di intensità per poi continuare la carica in un breve lato al lasco, lasciandosi alle spalle Telefónica, Abu Dhabi, Sanya, Camper e Puma.br / nbsp;br / I problemi di Telefónica non erano finiti e gli spagnoli venivano passati anche da Abu Dhabi, che nel terzo lato risaliva al secondo posto, in un tentativo disperato di recuperare sia Telefónica che Camper tentavano un bordo opposto a quello degli avversari, portandosi al largo mentre il vento continuava a calare. Una mossa che si dimostrava negativa e costava a Telefónica un altro posto, con Sanya che risaliva al terzo posto alla quinta boa mentre gli uomini di Franck Cammas continuavano a incrementare il vantaggio su quelli di Ian Walker portandolo a quasi un minuto. Ma è stato alla boa successiva che un passaggio a dir poco congestionato ha provocato uno dei momenti decisivi della regata, con Telefónica che toccava la boa ed era quindi costretta a effettuare una penalità che la relegava in ultima posizione.br / nbsp;br / Mentre Groupama incrementava il vantaggio, tallonata da Abu Dhabi, il resto dellaflotta continuava a battagliare metro su metro. E, tuttavia, la regata e le emozioni non erano finite, il vento calava ulteriormente e il Comitato optava per una riduzione del percorso, Abu Dhabi riusciva di passo a superare Groupama e a ottenere la vittoria. In un finale da brividi, il duello fra Puma e Camper si concludeva a vantaggio degli americani, che con questo risultato salgono per la quarta volta consecutiva sul podio di una In-port race.br / In una ipotetica classifica delle prove sulle boe, la situazione sarebbe di tre team Abu Dhabi, PUMA e CAMPER in parità a 30 punti, con Groupama a 26, Telefonica a 19 e Sanya a 12.br / nbsp;br / strongClassifica provvisoria PortMIAMI In-port Race/strongbr / 1. Abu Dhabi, 6 puntibr / 2. Groupama, 5 puntibr / 3. Puma, 4 puntibr / 4. Camper, 3 puntibr / 5. Sanya, 2 puntibr / 6. Telefonica, 1 puntobr /

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