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12/02/2012 - 19:47

Saloni d'inverno

Abitare la barca?
Idee per il futuro

Barche smontabili a pezzi e rimontabili. Per la crociera e il divertimento, partendo dal mare “balneare”. I giovani progettisti si cimentano nel concorso Abitare la Barca, il premio che ha concluso la decima edizione di Seatec-Compotec. Valutazioni positive degli espositori
 
 
Come è andato il Seatec-Compotec di Carrara? Domanda interessata: di questi tempi tutti gli operatori del settore aspettano segnali (meglio se positivi) per capire come va il mercato, orientare le rotte secondo i numeri della bussola. Una bussola il mercato ancora non ce l’ha, e non potrebbe essere altrimenti visti i tempi che viviamo. Ma in compenso circolano le idee e la voglia di futuro, soprattutto dando voce ai giovani, che del futuro sono i legittimi proprietari. Questo è il bilancio più significativo del Seatec numero 10 a Carrara. In attesa delle prossime settimane che vedranno i saloni (e saloncini) di Roma, Venezia, Napoli, eccetera…
 
E’ dunque con la consegna dei premi ai giovani progettisti vincitori del concorso Abitare la Barca 2012 che si è conclusa la decima edizione di Seatec-Compotec. "Una fiera che ha riscosso valutazioni positive da parte degli espositori - ha dichiarato Paris Mazzanti, direttore generale di CarraraFiere incontrando la stampa durante la cerimonia - come risulta dalla consueta indagine che abbiamo svolto fra gli espositori che hanno espresso un giudizio positivo pur in presenza di un momento molto delicato per il comparto. Siamo soddisfatti anche per la buona affluenza e l'ottimo livello dei visitatori che hanno caratterizzato questa edizione considerato il contesto delicato in cui si è svolta".
 
La cerimonia di premiazione del concorso Abitare la barca, riservato a studenti universitari in corso delle Facoltà di Disegno Industriale, Ingegneria Nautica, Architettura è stata dedicata a progetti realizzati da studenti sul tema di una barca "smontabile in tutte le sue parti, dai 3 massimo 6 metri di lunghezza fuori tutto, propulsione integralmente ecologica, monoscafo o multiscafo, carrellabile, dove l'approccio esprima chiaramente l'intenzione di un design mirato all'utilizzo di materiali di costruzione naturali, riciclati o comunque assolutamente riciclabili, per lo smaltimento, a fine esercizio, della totalità dei componenti.
 
Secondo il bando l'imbarcazione è destinata all'impiego più disparato, dalla pesca al diporto, alla funzione di servizio complementare in dotazione agli stabilimenti balneari e perciò i concorrenti erano chiamati a prestare anche particolare attenzione a criteri di sicurezza e affidabilità che una piccola unità deve pur sempre dimostrare all'uso.
 
La caratteristica unica del concorso è data dal fatto che i giovani designer hanno lavorato in fiera e, in poche ore hanno prodotto idee giudicate da una giuria prestigiosa composta da: Marco Bonetto, Valerio Cometti, Simo Mastrangel, Simona Oreglia, Massimo Paperini, Piero Rossi, Tommaso Spadolini, Ivan Zignegoe presieduta da Marco Malocchi.
 
Dopo un'ampia discussione e attente valutazioni degli elaborati la giuria ha proclamato vincitore il progetto Thunderbird firmato da Daniel Humphreys (partecipante per la Plymotuh University, Faculty of Art - UK) riconoscendo nell'elaborato "perfetto equilibrio tra i vincoli posti dal bando, con la presenza di significative soluzioni originali e con attenzione a valori estetici, ricca di dettagli progettuali, il tutto condensato in una tavola di ottima esecuzione".
 
La giuria ha voluto sottolineare la qualità del lavoro assegnando una menzione di qualità progettuale al progetto Unione firmato da Matthias Doaré  (partecipante per IED Istituto Europeo Design sede di Torino) che , secondo le motivazioni illustrate dal prof. Marco Maiocchi, ( nella foto) ha dimostrato "adeguatezza al bando del concorso, con una tavola di ottima esecuzione, capace di comunicare l'alta qualità estetica della proposta, unita a una eccellente originalità, soprattutto sull'idea dell'aggregazione."

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