Storia | Regata > Vela Oceanica
21/01/2012 - 21:03
Quante polemiche dietro un'impresa
Quante polemiche dietro un'impresa
I miei 16 anni
intorno al mondo
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Laura Dekker, la velista olandese di 16 anni, è arrivata a St. Marteen e ha concluso il giro del mondo in solitario: batte di 8 mesi l'australiana Jessica Watson quale più giovane circumnavigatrice a vela. Ma la festa è a metà: il record non è riconosciuto (impresa troppo rischiosa), e c'è la scuola che aspetta...
E' arrivata come previsto a Saint-Martin nelle Antille olandesi dopo aver compiuto il giro del mondo in solitario a vela. L'olandese Laura Dekker, classe 1995, a 16 anni e 4 mesi e supera il primato dell'australiana Jessica Watson che lo scorso anno ha completato il giro tre giorni prima di compiere 17 anni. Ma è un record che resterà fantasma, mai omologato, non finirà sul Guinness dei primati, che ha di proposito cancellato imprese troppo estreme e rischiose come questa.
Viene da chiedersi perchè il giro del mondo a vela di una ragazzine sedicenne, in varie tappe e in piena sicurezza (per quanto può esserlo girare il globo in barca a vela e da soli) e assistenza, con famiglia e media persino troppo presenti, debba suscitare tante polemiche e dubbi, o addirittura lo sdegno del "non riconoscimento ufficiale" (come se contasse quello che dice un pezzo di carta: Laura la sua impresa l'ha fatta e lo sa), quando il mondo e lo sport sono pieni di record o imprese rischiosissime, assurde e improbabili. Possibile che la vela non debba proprio mai fare notizia, serenamente, per qualcosa di costruttivo e positivo, per quanto originale? Noi siamo con Laura. A 16 anni starsene in mezzo agli oceani tutta sola deve essere una esperienza non è da tutti. Ma con la sua faccia dolce e fresca, col suo fisico minuto e la sua barca rossa con i disegni da bambina, la Dekker ha spiegato (e dimostrato) che girare il mondo con una barca a vela si può. Ora potete provarci anche voi!
Salpata il 20 gennaio 2011, Laura è sbarcata alle 15 locali al St. Marteen Yacht Club nella zona olandese dell'isola con il suo ketch da 11,50 metri 'Guppy. Ad accoglierla i genitori, la sorella e gli amici. Scortata da decine di scafi e accolta in banchina da centinaia di persone. "Fatico a realizzare quello che mi sta succedendo... Qualche volta mi sono chiesta cosa stessi facendo" ha detto in una conferenza stampa ripresa dai media olandesi, ma poi ha aggiunto di essersi "divertita molto" e di essere "molto felice".
I prossimi giorni, ha detto, li passerà a pulire la barca. Per ora non si sono fatte sentire le autorità olandesi, che nel 2009 - quando aveva 14 anni - le impedirono di prendere il mare per il tentativo di circumnavigazione in solitario giudicandola troppo giovane, nonostante Laura avesse il sostegno dei genitori. Il 27 luglio 2010 il tribunale olandese dei minori aveva stabilito che la decisione di lasciarla partire o meno spettava ai genitori. Lei così ha attraversato lo Stretto di Gibilterra il 21 agosto 2010 e dopo essere arrivata alle Antille, il 20 gennaio è partita ufficialmente per il giro del mondo. E' passata di porto in porto e non ha mai navigato per più di tre settimane da sola. Potrebbe esserle contestato di non aver seguito correttamente i programmi scolastici. Per ora il programma dei prossimi giorni "é quello di lavare e pulire la barca".
Per ora nessuna conferma sulle indiscrezioni che parlavano di un possibile mandato d'arresto, eseguito dalla locale Polizia (St. Marteen è metà francese e metà olandese), perchè la ragazza era troppo giovane e il suo viaggio avrebbe contravvenuto a leggi olandesi.
Al centro della disputa resta il problema della giovane età di Laura. Secondo quanto riferisce il corrispondente di Repubblica.it Enrico Franceschini: "Il governo olandese, messo in allarme dalla polizia marittima britannica dopo un viaggio che Laura aveva compiuto tutta sola nel mare del Nord a 14 anni, ha lungamente cercato di impedirle di partire per il suo giro del mondo. Una volta che lei è scappata, volando su un aereo a Saint Marteen, le autorità del suo paese l'hanno arrestata all'arrivo e rimpatriata con la forza. La giovane vive con il padre, divorziato, che la sostiene al 100 per 100 nel suo desiderio di andare per mare, e che ha rifiutato le pressioni dei servizi sociali di impedirle a sua volta di partire. Così ora, secondo le indiscrezioni che circolano ad Amsterdam, le autorità starebbero pensando di revocare la custodia di Laura al suo genitore e, poiché è minorenne, affidarla ai servizi sociali, costringendola a restare a casa. E a studiare: "Alla sua età", afferma il giudice minorile che si occupa del caso, "bisogna andare a scuola, non a spasso per gli oceani, per di più da sola".
Nella trattativa era intervenuto un accordo con le autorità e Laura si era impegnata a seguire regolari corsi scolastici via Internet. Ma la novità recente è che le autorità avrebbero scoperto che durante la sua odissea marinara, che l'ha portata dall'Olanda attraverso l'Atlantico fino al canale di Panama, poi attraverso il Pacifico fino all'Australia e da questa di nuovo fino ai Caraibi per approdare domani a Saint Marteen, la ragazza non avrebbe studiato abbastanza.
Laura dal canto suo aveva scritto sul suo Blog: "Negli scorsi undici mesi ho dovuto affrontare temporali e mareggiate, pericolose barriere coralline e difficili approcci ai porti, mantenendo la barca in buone condizioni e me stessa pure. Credo che sia stata una buona scuola e che io abbia dimostrato di essere stata promossa. Ma in più ho dovuto viaggiare con la costante preoccupazione degli umilianti fastidi che le autorità olandesi davano a mio padre e con il timore che, al mio ritorno, mi avrebbero separato da lui per consegnarmi a degli assistenti sociali, come se fossi orfana e incapace di badare a me stessa. Ho perfino paura che all'arrivo ci siano dei poliziotti ad attendermi con le manette. Ebbene, non ci sto. Avevo deciso di non terminare il mio giro del mondo in Olanda proprio per protesta contro il comportamento del mio paese. Per la stessa ragione ho ammainato la bandiera olandese dalla mia barca. E per lo stesso motivo ora sto pensando di andare a vivere da un'altra parte".
Ma non sarebbe meglio limitarsi a parlare degli aspetti nautici e velici dell'impresa di questa baby velista (appena un anno più di una coetanea che va ancora sull'Optimist), invece che inseguire queste polemiche tutto sommato sterili?
VIDEO LAURA DEKKER
E' arrivata come previsto a Saint-Martin nelle Antille olandesi dopo aver compiuto il giro del mondo in solitario a vela. L'olandese Laura Dekker, classe 1995, a 16 anni e 4 mesi e supera il primato dell'australiana Jessica Watson che lo scorso anno ha completato il giro tre giorni prima di compiere 17 anni. Ma è un record che resterà fantasma, mai omologato, non finirà sul Guinness dei primati, che ha di proposito cancellato imprese troppo estreme e rischiose come questa.
Viene da chiedersi perchè il giro del mondo a vela di una ragazzine sedicenne, in varie tappe e in piena sicurezza (per quanto può esserlo girare il globo in barca a vela e da soli) e assistenza, con famiglia e media persino troppo presenti, debba suscitare tante polemiche e dubbi, o addirittura lo sdegno del "non riconoscimento ufficiale" (come se contasse quello che dice un pezzo di carta: Laura la sua impresa l'ha fatta e lo sa), quando il mondo e lo sport sono pieni di record o imprese rischiosissime, assurde e improbabili. Possibile che la vela non debba proprio mai fare notizia, serenamente, per qualcosa di costruttivo e positivo, per quanto originale? Noi siamo con Laura. A 16 anni starsene in mezzo agli oceani tutta sola deve essere una esperienza non è da tutti. Ma con la sua faccia dolce e fresca, col suo fisico minuto e la sua barca rossa con i disegni da bambina, la Dekker ha spiegato (e dimostrato) che girare il mondo con una barca a vela si può. Ora potete provarci anche voi!
Salpata il 20 gennaio 2011, Laura è sbarcata alle 15 locali al St. Marteen Yacht Club nella zona olandese dell'isola con il suo ketch da 11,50 metri 'Guppy. Ad accoglierla i genitori, la sorella e gli amici. Scortata da decine di scafi e accolta in banchina da centinaia di persone. "Fatico a realizzare quello che mi sta succedendo... Qualche volta mi sono chiesta cosa stessi facendo" ha detto in una conferenza stampa ripresa dai media olandesi, ma poi ha aggiunto di essersi "divertita molto" e di essere "molto felice".
I prossimi giorni, ha detto, li passerà a pulire la barca. Per ora non si sono fatte sentire le autorità olandesi, che nel 2009 - quando aveva 14 anni - le impedirono di prendere il mare per il tentativo di circumnavigazione in solitario giudicandola troppo giovane, nonostante Laura avesse il sostegno dei genitori. Il 27 luglio 2010 il tribunale olandese dei minori aveva stabilito che la decisione di lasciarla partire o meno spettava ai genitori. Lei così ha attraversato lo Stretto di Gibilterra il 21 agosto 2010 e dopo essere arrivata alle Antille, il 20 gennaio è partita ufficialmente per il giro del mondo. E' passata di porto in porto e non ha mai navigato per più di tre settimane da sola. Potrebbe esserle contestato di non aver seguito correttamente i programmi scolastici. Per ora il programma dei prossimi giorni "é quello di lavare e pulire la barca".
Per ora nessuna conferma sulle indiscrezioni che parlavano di un possibile mandato d'arresto, eseguito dalla locale Polizia (St. Marteen è metà francese e metà olandese), perchè la ragazza era troppo giovane e il suo viaggio avrebbe contravvenuto a leggi olandesi.
Al centro della disputa resta il problema della giovane età di Laura. Secondo quanto riferisce il corrispondente di Repubblica.it Enrico Franceschini: "Il governo olandese, messo in allarme dalla polizia marittima britannica dopo un viaggio che Laura aveva compiuto tutta sola nel mare del Nord a 14 anni, ha lungamente cercato di impedirle di partire per il suo giro del mondo. Una volta che lei è scappata, volando su un aereo a Saint Marteen, le autorità del suo paese l'hanno arrestata all'arrivo e rimpatriata con la forza. La giovane vive con il padre, divorziato, che la sostiene al 100 per 100 nel suo desiderio di andare per mare, e che ha rifiutato le pressioni dei servizi sociali di impedirle a sua volta di partire. Così ora, secondo le indiscrezioni che circolano ad Amsterdam, le autorità starebbero pensando di revocare la custodia di Laura al suo genitore e, poiché è minorenne, affidarla ai servizi sociali, costringendola a restare a casa. E a studiare: "Alla sua età", afferma il giudice minorile che si occupa del caso, "bisogna andare a scuola, non a spasso per gli oceani, per di più da sola".
Nella trattativa era intervenuto un accordo con le autorità e Laura si era impegnata a seguire regolari corsi scolastici via Internet. Ma la novità recente è che le autorità avrebbero scoperto che durante la sua odissea marinara, che l'ha portata dall'Olanda attraverso l'Atlantico fino al canale di Panama, poi attraverso il Pacifico fino all'Australia e da questa di nuovo fino ai Caraibi per approdare domani a Saint Marteen, la ragazza non avrebbe studiato abbastanza.
Laura dal canto suo aveva scritto sul suo Blog: "Negli scorsi undici mesi ho dovuto affrontare temporali e mareggiate, pericolose barriere coralline e difficili approcci ai porti, mantenendo la barca in buone condizioni e me stessa pure. Credo che sia stata una buona scuola e che io abbia dimostrato di essere stata promossa. Ma in più ho dovuto viaggiare con la costante preoccupazione degli umilianti fastidi che le autorità olandesi davano a mio padre e con il timore che, al mio ritorno, mi avrebbero separato da lui per consegnarmi a degli assistenti sociali, come se fossi orfana e incapace di badare a me stessa. Ho perfino paura che all'arrivo ci siano dei poliziotti ad attendermi con le manette. Ebbene, non ci sto. Avevo deciso di non terminare il mio giro del mondo in Olanda proprio per protesta contro il comportamento del mio paese. Per la stessa ragione ho ammainato la bandiera olandese dalla mia barca. E per lo stesso motivo ora sto pensando di andare a vivere da un'altra parte".
Ma non sarebbe meglio limitarsi a parlare degli aspetti nautici e velici dell'impresa di questa baby velista (appena un anno più di una coetanea che va ancora sull'Optimist), invece che inseguire queste polemiche tutto sommato sterili?
VIDEO LAURA DEKKER
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