Storia | Regata

04/08/2010 - 01:32

IL GARDA SI CONFERMA LABORATORIO DI IDEE VELICHE

Una Stravaganza
per la Centomiglia

Crescono interesse e curiosità per un nuovo monoscafo pensato per la Centomiglia del Garda. Si chiama Stravaganza, l'ha firmata l'olimpionico Jo Richards. E la sua chiglia ruota persino fuori dall'acqua! Presentata la Trans Benaco

Lago di Garda - Un semplice giro del lago dove, per vincere, devi navigare sempre alla massima velocità. Superare le raffiche e le onde del Pelèr mattutino, volare nelle brezze pomeridiane, saltare le bonacce della parte bassa, dove il lago assomiglia più ad un mare. Questa è la filosofia della Centomiglia del lago, una prova d'altura che si corre come un "bastone olimpico", dove per arrivare primi si sono costruite barche solo per questo traguardo.

E così l'evoluzione della Centomiglia ha, prima portato, sul Benaco le carene più veloci che stavano nei vari porti del mondo: le gloriose categorie olimpiche di 6 e 5.5 metre, i 30 ed i 40 metri quadri, le Rennjollen dei laghi bavaresi, le Star, magari dotate di spinnaker come quella che vinse nel 1971 con Giorgio Falck, i multiscafi che già vincevano nel 1965 con i fratelli francesi Bex, il Tornado dell'olimpionico Fabio Albarelli nel 1969, l'Ander del sebino Daniele Buizza che con Luciano Lievi era davanti a tutti nel 1970 (40 anni fa, sembra ieri).

I Toucan svizzeri, i Quartas germanici, il Falcone,  "Cassiopea", prima degli anni '80 quando approdarono  i maxilibera, le macchine volanti, come le definì un giornalista statunitense: Bruce Farr, Dog Peterson, i fratelli  Sciomachen, Judel e Vrolik, Paolo Cori, Gio Ceccarelli, Umberto Felci, Ettore Santarelli, e tante altre grandi firme della progettazione nazionale ed internazionale, molti in Coppa America, si sono cimentati sul tema fino al "Full Pelt" dell'anno passato, voluto e portato dall'olimpionico britannico Jo Richards (tra l'altro padre di buona serie degli scafi della gamma dei piccoli Laser), che quest'anno raddoppia con una nuova rivoluzionaria carena "Open" per l'armatore di Gargnano, Domenico Bruzzi. Sarà la "Stravaganza".

Già il nome sembra dire molto. La "chiglia" con la sua pinna che esce dall'acqua come sulle carene che sfidano gli Oceani, ma qui completamente in aria, una bella scommessa, una nuova sperimentazione che non poteva non partire dalla Centomiglia. L' equipaggio senza trapezi è di sole 8 persone. Il varo è previsto appena prima della gara, poco tempo per la messa a punto, il coinvolgimento di tutta la tecnologia del "made in Garda" con i suoi artigiani che vanno dai Galetti a Mondini e Lievi. "Stravaganza" che sfiderà tutti per il traguardo dedicato al  Conte Alessandro Bettoni, con un team comandato  dal coach  Giulio Comboni.

Il piano velico sarà quello di un "Transpac 52" , un albero alto 22 metri, un paio di metri in più rispetto a quellli attualmente in circolazione. A sfidarla ci sarà l'Open tedesca "Wild Lady",   il vecchio e glorioso scafo di legno di "Grifo-Green Comm Mobile", portato da un gruppo capitanato dal desenzanese Paolo Masserdotti, il solito, argentato, "Clandesteam" in cerca di rivincita, gli ungheresi del Balaton, i tedeschi di Chiemsee e Bodensee, tutti con le vele issate per quel giro del lago, a tutta velocità, per le nozze di diamante del  60° anno  i prossimi 11 e 12 settembre. E siamo solo all'inizio di agosto.

Presentata al porticciolo turistico di Garda Blu di Portese la 24a edizione della "Trans Benaco Cruise Race".
All'incontro erano presenti i rappresentanti della Regione Lombardia, della Provincia di Brescia, delle Comunità Montane Alto Garda e della Vallesabbia, della Riviera dei Limoni e dei Castelli, personaggi del mondo imprenditoriale e della spettacolo, il Sindaco di san Felice-Portese Paolo Rosa (tra l'altro ex valido velista), il presidente del Circolo Nautico di Portese Alberto Marino e il senatore Franco Tirelli che, nel suo ruolo di responsabile sportivo del Club, ha illustrato le caratteristiche della nuova edizione che si correrà il 7-8 agosto prossimi con partenza il sabato mattina alle ore 10 da Portese e il successivo ritorno da Riva la domenica alle 8.30.  La prova apre, come tradizione, la regate “long distance” del lago di Garda, prima tappa del circuito che si chiuderà con i trofei Gorla e la Centomiglia del mese di settembre.

Commenti

nico (non verificato)

ma che barca è??? ma il bulbo gira in alto, on basso. Bella idea ma?? ho qulche dubbio, Ma si sa sul lago sono tutti un po' troppo avanti, pure troppo, ma va bene così. ciao NICCO

gino (non verificato)

avanti pure troppo, del resto mi dicono che 60 anni di regate li possono vntare solo loro, avanti così. Più che storia mi pare leggenda. UNICI e sono marinai d'acqua dolce, chissà se erano marinai...VERI???