Storia | Regata > Vela Olimpica
08/01/2012 - 15:00
L'atleta intervistata da La Repubblica
L'atleta intervistata da La Repubblica
Laura Linares:
Serve vento nuovo
Serve vento nuovo
La surfista marsalese delle classi olimpiche si svela in una intervista su Repubblica Palermo: "L'Italia non è quello che si è visto negli ultimi anni. Mi auguro che la Sicilia nel 2012 possa fare parlare di sé per i successi dei suoi giovani in tutti gli ambiti"
Una Laura Linares d'attacco, come in regata. Ma stavolta è a terra, in una bella seppur breve intervista rilasciata a Capodanno alla redazione di Palermo del quotidiano La Repubblica. L'atleta azzurra, che ha sfiorato la qualifica per Londra 2012 insidiando la leggendaria Alessandra Sensini, e che ha di recente conquistato il 9° posto al Mondiale in Australia (migliore azzurra nella sua classe), parla non solo di sport e di vela, ma anche del futuro sociale e politico della sua regione e dell'Italia. Un personaggio sempre più completo.
(Da Repubblica-Palermo 31 dicembre 2011) Per lei, è il caso di dirlo, il 2011 è andato a gonfie vele, soprattutto quelle del suo windsurf con il quale ha dimostrato di essere all'altezza dei numeri uno del mondo. Laura Linares, campionessa di windsurf, ha passato una stagione sul podio. "È stato un anno particolare, molto importante per la mia federazione, un anno che mi ha dato molte conferme e nel quale ho dimostrato di riuscire a dare risultanti costanti". Capodanno lo trascorrerà nella sua Marsala con gli amici: "Per me è un giorno come un altro, sono la ragazza dell'ultimo minuto, non mi piacciono le grandi organizzazioni. L'importante è passare la mezzanotte in allegria per trovare la grinta necessaria al nuovo anno".
I suoi obiettivi per il 2012 sono i mondiali di Cadiz, in Andalusia per i quali si sta già allenando. "Una delle cose più importanti di quest'anno è stata la possibilità di allenarmi in Sicilia, proprio a Marsala, dove ci sono condizioni ideali per uno sport che ha bisogno di mare e vento". La Linares, atleta della marina militare, è felice all'idea che socialmente e politicamente il vento in Sicilia possa cambiare. "Tutta l'Italia ne ha bisogno. Troppo a lungo ho sofferto dell'immagine che abbiamo dato all'estero. L'Italia non è quello che si è visto negli ultimi anni. Mi auguro che la Sicilia nel 2012 possa fare parlare di sé per i successi dei suoi giovani in tutti gli ambiti. E per tutti l'impegno a risollevare l'isola a partire da piccoli gesti". (e.l.)
Una Laura Linares d'attacco, come in regata. Ma stavolta è a terra, in una bella seppur breve intervista rilasciata a Capodanno alla redazione di Palermo del quotidiano La Repubblica. L'atleta azzurra, che ha sfiorato la qualifica per Londra 2012 insidiando la leggendaria Alessandra Sensini, e che ha di recente conquistato il 9° posto al Mondiale in Australia (migliore azzurra nella sua classe), parla non solo di sport e di vela, ma anche del futuro sociale e politico della sua regione e dell'Italia. Un personaggio sempre più completo.
(Da Repubblica-Palermo 31 dicembre 2011) Per lei, è il caso di dirlo, il 2011 è andato a gonfie vele, soprattutto quelle del suo windsurf con il quale ha dimostrato di essere all'altezza dei numeri uno del mondo. Laura Linares, campionessa di windsurf, ha passato una stagione sul podio. "È stato un anno particolare, molto importante per la mia federazione, un anno che mi ha dato molte conferme e nel quale ho dimostrato di riuscire a dare risultanti costanti". Capodanno lo trascorrerà nella sua Marsala con gli amici: "Per me è un giorno come un altro, sono la ragazza dell'ultimo minuto, non mi piacciono le grandi organizzazioni. L'importante è passare la mezzanotte in allegria per trovare la grinta necessaria al nuovo anno".
I suoi obiettivi per il 2012 sono i mondiali di Cadiz, in Andalusia per i quali si sta già allenando. "Una delle cose più importanti di quest'anno è stata la possibilità di allenarmi in Sicilia, proprio a Marsala, dove ci sono condizioni ideali per uno sport che ha bisogno di mare e vento". La Linares, atleta della marina militare, è felice all'idea che socialmente e politicamente il vento in Sicilia possa cambiare. "Tutta l'Italia ne ha bisogno. Troppo a lungo ho sofferto dell'immagine che abbiamo dato all'estero. L'Italia non è quello che si è visto negli ultimi anni. Mi auguro che la Sicilia nel 2012 possa fare parlare di sé per i successi dei suoi giovani in tutti gli ambiti. E per tutti l'impegno a risollevare l'isola a partire da piccoli gesti". (e.l.)
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