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29/12/2011 - 03:41

Colpi di scena alla Sydney-Hobart

L'intrigo
dell'elicottero

!--paging_filter--strongEdizione 2011 al cardiopalmo per l'evento della vela australe. 40 nodi in partenza, bonaccia all'arrivo. Investec Loyal batte in line honour i supercampioni di Wild Oats XI per 188 secondi. Ma per ore la vittoria è stata in dubbio.../strongbr / br / !--break--br / Pazza Sidney Hobart. Mitica Sydney Hobart. Imprevedibile Sidney Hobart. Quando pensi di conoscere le caratteristiche che hanno reso questa regata la superclassica dell’emisfero australe, eccoli lì - il mare, i venti (e i concorrenti) – allearsi per tirare fuori l’edizione che non ti aspetti.br / Di motivi per essere stupiti di questa Sydney-Hobart 2011 ce ne sono parecchi: il primo è la vittoria mancata in line honour di Wild Oats XI, scafo detentore del titolo e vincitore di cinque delle ultime sei edizioni della regata. Una sconfitta ancora più stupefacente perché Wild Oats aveva preso il comando della flotta al via e perché era prima anche a poche miglia dall’arrivo. Stupefacente perché, a dispetto delle drammatiche condizioni meteo d’inizio regata – il ciclone Fina aveva provocato onde alte cinque metri e la notte prima della partenza, i temporali avevano prodotto venti di 120 km orari e grandine di quasi 3 centimetri – la vittoria in tempo reale è stata determinata dai venti leggeri delle ultime miglia. A trionfare, alla fine, è stato l’equipaggio che già l’anno scorso aveva insidiato il titolo di Wild Oats: l’altro super-maxi australiano emInvestec Loyal/em di Anthony Bell, che ha coperto le 628 miglia in 2 giorni, 6 ore, 14 minuti e 8 secondi di navigazione.br / br / strongWild Rose leader provvisorio IRC/strongbr / Per loro nessun record (i venti contrari di 40 nodi delle prime ore avevano reso di fatto impossibile fin da subito), ma la soddisfazione di un successo sul filo di lana (i due scafi sono stati divisi da 188 secondi), in puro stile match race, costruito grazie alla scelta vincente di Stan Honey e Michael Coxon, rispettivamente skipper e tattico di Investec.br / In tempo compensato, intanto, il leader della classifica IRC è al momento Wild Rose, un Farr 43 commissionato nel 1983 da Bob Oatley per l’Admirals Cup del 1987 e oggi di proprietà di uno dei velisti più esperti d’Australia, Roger Hickman.br / nbsp;br / strongLe cattive sensazioni di Burns (Wild Oats)/strongbr / Il rischio di un sorpasso al fotofinish, in effetti, l’aveva già pronosticato Ian Burns, co-navigatore di Wild Oats XI, prima dell’ultima notte di regata. “Saranno ore difficili perché dobbiamo attraversare una zona d’aria molto leggera per raggiungere la costa della Tasmania”, aveva ammesso. “Se, come previsto, il vento girerà a sud-est saremo probabilmente costretti a spostarci verso ovest. verso una stretta striscia di vento favorevole da nord al largo della Tasmania. Ma in mezzo c’è una larga zona di bonaccia di circa 50-60 miglia; sarà determinante come l’affronteremo e come si muoverà rispetto a noi”. Paura comprensibile e, con il senno di poi, più che giustificata, quella di Burns. Un distacco così ridotto non si vedeva da 29 anni. Dal 1982 quando a separare primo e secondo in tempo reale furono appena 7 secondi.br / br / strongL’euforia di Bell, la signorilità di Coxon/strongbr / Chi ha invece un sorriso incontenibile all’arrivo è l’armatore di Investec Loyal. “È stata una delle esperienze più elettrizzanti della mia vita” ha ammesso Anthony Bell. “Tutta la regata, dalla partenza fino alla linea d’arrivo è stata esilarante. Il merito della vittoria va al mio equipaggio che ha creduto nelle proprie possibilità e nelle potenzialità di questo scafo”.br / “Abbiamo navigato con persone con le quali non avevamo mai regatato prima e hanno fatto tutte un lavoro impressionante” ha commentato il tattico di Investec, Michael Coxon. Ma certo, quando si vince per meno di 200 secondi, qualche merito va riconosciuto a chi si occupa delle scelte tattiche. Ma Coxon preferisce offrire un tributo allo skipper Stan Honey. “Ad aver fatto la differenza è stato questo gentleman americano. Un’assoluta leggenda. La sua conoscenza delle condizioni del tempo e dei cambiamenti che bisognava attendersi è impressionante e le informazioni che mi ha passato sono state cruciali”.br / br / strongMa Investec ha chiesto un aiuto dal cielo?/strongbr / La felicità a bordo di Investec è legittima. Ma sulla vittoria in tempo reale dello scafo australiano pesa ancora la decisione de giudici. Il Comitato di regata, guidato da Tim Cox, ha infatti messo sotto indagine la barca di Bell per aver infranto la regola 41 del regolamento di regata (“Aiuti esterni”). Nella radio di bordo sarebbe stata registrata una conversazione avvenuta alle 6.30 del 27 dicembre tra il pilota dell’elicottero della tv ABC e un uomo dell’equipaggio di Investec Loyal, che chiedeva informazioni sul tipo di vele che stavano usando i diretti avversari di Wild Oats. “Un simile comportamento potrebbe essere considerato un aiuto richiesto a una fonte esterna, che violerebbe la regola 41”, ha spiegato Garry Linacre, commodoro del Cruising Yacht Club of Australia, organizzatore della regata.br / br / strongAll'alba la Giuria scagiona i vincitori/strongbr / I componenti della giuria internazionale si sono riuniti per discutere della questione quando in Italia appena albeggiava e in Oceania era quasi l'ora di pranzo. E la decisione, arrivata dopo 3 ore di discussioni, sorride a Anthony Bell e al suo equipaggio, che possono finalmente abbandonare qualsiasi preoccupazione di squalifica. E' stato lo stesso armatore di Investec a comunicarlo alla folla di giornalisti in attesa. In sostanza la giuria ha scagionato Michael Coxon, skipper di Investec per la sua conversazione con l'elicottero della ABC perché le informazioni ricevute non hanno apportato alcun vantaggio ai danni degli avversari di Wild Oats XI. Il fatto che il pilota del velivolo avesse confermato a Coxon che Wild Oats non stava usando il trysail - noto anche come "spencer" o "randa di cappa", particolarmente adatto in presenza di vento forte - non ha rappresentato di per sé un aiuto alle scelte tattiche fatte a bordo di Investec Loyal.br / Una decisione salutata con favore ovviamente da Anthony Bell ("sono contento che il caso si sia chiuso. Ma è stato importante che la giuria abbia approfondito la questione") ma anche dallo skipper degli "sconfitti" di Wild Oats, Mark Richards. Già prima che la sentenza di assoluzione venisse resa pubblica, Richards aveva dichiarato di sperare che la decisione andasse a favore di Investec, perché il suo equipaggio aveva meritatamente conquistato la vittoria in acqua.br / Un fair play assolutamente apprezzabile da parte dei concorrenti. Ma "l'intrigo dell'elicottero" sarà comunque uno degli aspetti per il quale sarà ricordata la Sydney Hobart del 2011.br / nbsp;br /

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