Storia | Regata > Vela Olimpica
22/12/2011 - 18:44
Classi olimpiche
Classi olimpiche
Quella P-Star
anti Lillia e Folli
anti Lillia e Folli
Nove su dieci Star alla Medal Race di Perth erano P-Star. Il fenomeno della "nuova" Star Germania-USA che mette paura al dominio storico dei cantieri italiani del Lago di Como. Ecco la sua storia
A Qingdao (Pechino 2008) solo l'inglese Iain Percy (che vinse l'oro) aveva una Star di Juan K per il cantiere Mader, tutti gli altri navigavano con Stelle italiane, equamente divise tra i cantieri Lillia e Folli, che da decenni segnano la strada per la regina delle classi olimpiche. C'era però anche il tedesco Pickel....
Marc Pickel, starista di media bravura, ha iniziato nel 2002 a sviluppare una "sua" Star, grazie al supporto e ai mezzi ricevuti dal team Pinta di Michael Illbruck, e successivamente dalla Yacht Research Unit dell'Università di Kiel. Ne è scaturito un lavoro incessante sui processi costruttivi e sull'assemblaggio delle varie sezioni dello scafo, sulle forme e sulle distribuzioni dei pesi. L'incontro decisivo è però quello tra Marc e Jon Vandermolen, statunitense, starista appassionato e piuttosto scarso, rivenditore negli USA delle Star italiane di Lillia. VanderMolen inizia a sperimentare la Star di Pickel, che diventa la P-Star. Nelle sue varie versioni successive la P-Star sfrutta al massimo le tolleranze consentite dal regolamenti di stazza, e diventa più lunga al galleggiamento, curatissima nelle uscite e nella pulizia dello scafo rigido, con una prua pià stretta e profonda.
La P-Star costruita da VanderMolen all'inizio non stupisce più di tanto, ma poi arrivano i risultati, successi sorprendenti ed eclatanti dalla Bacardi Cup in poi. La voce si sparge, molti equipaggi di punta provano con successo la P-Star, e alla fine il risultato è quello descritto all'inizio di questo articolo: 9 Star su 10 alla Medal Race di Pert sono P-Star, e l'unica Folli arriva decima...
I due storici cantieri italiani hanno resistito anche in passato a molti attacchi al loro strapotere. E forse riusciranno anche stavolta a rispondere con barche migliori e vincenti. Ma il problema, per tutti, è il tempo che sfugge: l'ISAF ha infatti cancellato la Star dalle Olimpiadi a partire da Rio 2016.
A Qingdao (Pechino 2008) solo l'inglese Iain Percy (che vinse l'oro) aveva una Star di Juan K per il cantiere Mader, tutti gli altri navigavano con Stelle italiane, equamente divise tra i cantieri Lillia e Folli, che da decenni segnano la strada per la regina delle classi olimpiche. C'era però anche il tedesco Pickel....
Marc Pickel, starista di media bravura, ha iniziato nel 2002 a sviluppare una "sua" Star, grazie al supporto e ai mezzi ricevuti dal team Pinta di Michael Illbruck, e successivamente dalla Yacht Research Unit dell'Università di Kiel. Ne è scaturito un lavoro incessante sui processi costruttivi e sull'assemblaggio delle varie sezioni dello scafo, sulle forme e sulle distribuzioni dei pesi. L'incontro decisivo è però quello tra Marc e Jon Vandermolen, statunitense, starista appassionato e piuttosto scarso, rivenditore negli USA delle Star italiane di Lillia. VanderMolen inizia a sperimentare la Star di Pickel, che diventa la P-Star. Nelle sue varie versioni successive la P-Star sfrutta al massimo le tolleranze consentite dal regolamenti di stazza, e diventa più lunga al galleggiamento, curatissima nelle uscite e nella pulizia dello scafo rigido, con una prua pià stretta e profonda.
La P-Star costruita da VanderMolen all'inizio non stupisce più di tanto, ma poi arrivano i risultati, successi sorprendenti ed eclatanti dalla Bacardi Cup in poi. La voce si sparge, molti equipaggi di punta provano con successo la P-Star, e alla fine il risultato è quello descritto all'inizio di questo articolo: 9 Star su 10 alla Medal Race di Pert sono P-Star, e l'unica Folli arriva decima...
I due storici cantieri italiani hanno resistito anche in passato a molti attacchi al loro strapotere. E forse riusciranno anche stavolta a rispondere con barche migliori e vincenti. Ma il problema, per tutti, è il tempo che sfugge: l'ISAF ha infatti cancellato la Star dalle Olimpiadi a partire da Rio 2016.
fcolivicchi
Antonio (non verificato)