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18/10/2011 - 19:22
Pietro (problema fisico) salta Perth. Per la qualifica pronto Ruggero Tita
Pietro (problema fisico) salta Perth. Per la qualifica pronto Ruggero Tita
Forza Sibello, un'altra acrobazia!
I Sibello Brothers, una delle più belle storie e realtà della vela olimpica azzurra, colpiti da un'altra tegola, e costretti all'ennesima acrobazia. Stavolta non sulle terrazze impazzite dello skiff olimpico, ma a terra: tra pianificazioni, programmi di preparazione rivoluzionati, e una corsa contro il tempo. Vediamo cosa sta succedendo (e incrociamo le dita...).
Da qualche mese Pietro soffre di sintomi intensi che lo costringono a cure rigorose. Migliora, ma non abbastanza. Ulteriori accertamenti portano a una diagnosi complicata: "sindrome vertiginosa", e a una prognosi che prevede due mesi di assoluto riposo. Nei due mesi c'era anche il Mondiale delle classi olimpiche di Perth, in Australia. Non proprio una formalità, visto che si tratta della prima qualifica olimpica per nazioni (il 75% dei posti-nazione disponibili) per Londra 2012. Insomma, un bel guaio, in grado di mettere a repentaglio la lunga rincorsa di Pietro e Gianfranco alla loro terza Olimpiade. Una rincorsa coraggiosa, di carattere, viste le note vicende di Qingdao (Pechino 2008), quando furono "scippati" di una medaglia a seguito delle singolari vicende di una iellatissima ed emozionante Medal Race. Passato lo sconforto iniziale, e la comprensibile voglia di mollare tutto, i Sibello sono tornati. Hanno ripreso a vincere, conquistato la vetta della ranking list mondiale, il titolo europeo, i primi posti internazionali. Insomma, erano (e sono) tra i candidati a lottare per una medaglia a Weymouth nell'agosto del 2012.
E adesso cosa succede? L'infortunio di Pietro è serio, e il lungo riposo forzato lo testimonia. Ma non irreparabile. Lo staff federale, sia la dirigenza sia il Direttore Tecnico Luca De Padrini, che dei Sibello è anche l'allenatore, ha subito messo in piedi un piano d'emergenza. L'obiettivo prioritario resta centrare la qualifica olimpica a Perth. Significa che al Mondiale un equipaggio azzurro deve arrivare nei primi 15 posti. Facile, scontato per i Sibello (sempre a Medal Race da anni, spesso sul podio), assai più difficile per chiunque altro. Tanto più che, dopo l'abbandono di Giuseppe Angilella e Pietro Zucchetti (altro problema fisico per il timoniere, mentre il prodiere si è accasato sul 470 di Gabrio Zandonà), gli eredi dei Sibello sono rimasti solo baldi giovanotti.
Nonostante tutto, il piano d'emergenza federale prevede di tentare il tutto per tutto in Australia (e in ogni caso c'è sempre l'esame di "riparazione" del Mondiale 2012, per qualificarsi con il restante 25%). Come? Mettendo in piedi, e preparando in una corsa col tempo di 5-6 settimane, un inedito equipaggio pronto alle acrobazie straordinarie (a Freemantle il vento è celebre per la sua forte intensità): al timone andrà il più interessante tra le giovani promesse, Ruggero Tita, ex campioncino Optimist, già sparring dei Sibello e spessissimo in allenamento con loro. A prua resta il fedele ed esperto Sibello senior: Gianfranco. Un mix che si spera possa portare al mezzo miracolo della quota qualificazione.
Torniamo a Pietro, il timoniere-leone costretto ai box. Morde il freno, comprensibilmente. Soffre per la sosta, darà una mano (chi meglio di lui?) nelle 5-settimane-5 di rincorsa per presentare quel Tita-Sibello al massimo delle possibilità a Freemantle. Riposerà e si curerà. I dottori, a cominciare dal medico federale Luca Ferraris, da quasi un ventennio al servizio degli azzurri della vela, confidano in una ripresa totale. Se così sarà (e così sarà), e se il mix azzurro di Freemantle dovesse anche fare il miracolo, all'inizio del 2012 i super-brothers della nostra vela saranno nuovamente in mare, magari ad Alassio, per riprendere un certo discorso. Un discorso che è iniziato nell'agosto del 2008...
Quanto può influire la sosta di due mesi sulla preparazione olimpica del 49er dei fratelli Sibello? Potremmo rispondere evasivamente, o spaccando il capello in quattro. Preferiamo rispondere con un esempio: secondo noi illuminante. Avete presente Iker Martinez e Xabi Fernandez? I due spagnoli campioni del 49er (due medaglie olimpiche) e grandi amici dei Sibello? Dopo Pechino hanno smesso per oltre un anno, e se ne sono andati a fare il giro del mondo in coppia, in regata (la Barcelona World Race) arrivando secondi dietro agli imbattibili francesi Peyron-Dick. E ora stanno per partire per la Volvo Ocean Race. Bene. Dopo due anni di oceani e senza mettere piede sul 49er, Iker e Xabi sono stati richiamati in fretta e furia dalla federvela spagnola, per il test-event olimpico a Weymouth, lo scorso agosto. Sono arrivati secondi, dopo essere stati in testa tutta la settimana di regate. Si fa così. Faranno così anche i Brothers.
PRADA E PIRELLI CON LA SQUADRA OLIMPICA DELLA VELA
Venerdi 21 ottobre è in programma un Consiglio federale FIV a Genova, ma la notizia è ormai nell'aria. Il team olimpico della vela azzurra saluta finalmente l'arrivo di due partner. Due nomi importanti, per l'Italia, per lo sport e per la vela. Prada e Pirelli saranno i fornitori delle divise e accessori degli azzurri, a partire proprio dall'appuntamento-clou dei Mondiali ISAF di Perth e Freemantle (dal 3 al 18 ottobre). Apporteranno anche risorse per le attività di ricerca e preparazione della squadra. Chiuso il rapporto con il precedente fornitore delle divise delle squadre federali (la SLAM), la FIV era da tempo alla ricerca di nuovi partner, ma la gara per l'appalto della fornitura non era riuscita. Il presidente Carlo Croce si è impegnato in prima persona, e il risultato è arrivato, grazie anche alla passione velica di due soci dello Yacht Club Italiano, come Patrizio Bertelli (Prada) e Marco Tronchetti Provera (Pirelli).
Fabio Colivicchi
Cosa ha detto Pietro Sibello
(Da federvela.it) "Al rientro da una serie di allenamenti a Marsiglia con la squadra francese, lo scorso settembre, ho avvertito dei sintomi di malessere che mi hanno preoccupato e ne ho parlato immediatamente con il mio allenatore Luca De Pedrini e con il medico federale Luca Ferraris che mi segue nella preparazione. Dopo gli accertamenti e le analisi, mi è stata diagnosticata una sindrome vertiginosa che si è manifestata in modo improvviso con sintomatologia molto intensa. Grazie alle terapie effettuate ho avuto subito un graduale miglioramento con progressiva attenuazione dei sintomi. Oggi sto molto meglio, ma mi è stato consigliato di attendere la completa scomparsa dei sintomi prima di riprendere l'attività sportiva. Devo rispettare un periodo di riposo della durata minima di due mesi e quindi mi vedo costretto a rinunciare ai Campionati del Mondo di Perth. E' sicuramente un grande dispiacere, una grande rinuncia ed è proprio per cercare in qualche modo di alleviarlo e di non compromettere il futuro che insieme a mio fratello Gianfranco, al nostro allenatore Luca De Pedrini e a tutto lo staff federale abbiamo deciso che il mio posto al mondiale sarà affidato ad un altro timoniere. Partecipare ad un Campionato del Mondo ISAF è un'esperienza indimenticabile, preziosa e quest'anno è ancora più importante perchè è valido per qualificare la Classe ai Giochi di Londra 2012. Sono ottimista, molto fiducioso e mi rivedo sicuramente in barca l'anno prossimo. Le Olimpiadi di Londra restano l'obbiettivo mio e di mio fratello.
In questo periodo mi sono sentito sostenuto in modo veramente eccezionale, e vorrei ringraziare la Federazione che mi è molto vicina e mi sostiene sia sotto l'aspetto medico sia sotto l'aspetto morale. Sono cose importanti che in questi momenti fanno bene. Vorrei ringraziare in particolare Luca De Pedrini e Gianni Storti che mi chiamano continuamente per sapere come sto, Luca Ferraris e tutto lo staff del settore sanitario della FIV che mi segue costantemente con estrema professionalità e dedizione, ma anche i compagni di squadra, gli allenatori, gli amici che mi sostengono in questo frangente con il loro grande affetto".
Giulio (non verificato)