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06/12/2021 - 17:58

Vela Olimpica

Mondiale ILCA 6 Oman finale thrilling

EMMA PLASSCHAERT (BEL) VINCE IN VOLATA – Come una velocista, la belga ha bruciato sul traguardo le avversarie, e così dalla medaglia di legno di Tokyo 2020 (4), si prende il titolo mondiale, mentre proprio la Rindom (DEN), oro a Enoshima, finisce quarta. Le azzurre: 19 Chiara Benini Floriani (34-9 di giornata), 20 Matilda Talluri (9-40), 34 Federica Cattarozzi con buon finale (11-10). Adesso in Oman attesa per i Mondiali Youth Sailing

 

Emma come un Eddy Mercx della vela, scatta sul rettilineo finale e con un 7-3 di giornata, dopo conteggi e riconteggi, impossibili da fare in mare, si accorge di essere la nuova campionessa del mondo del singolo olimpico Laser Radial (così si chiamava a Tokyo 2020) ILCA 6 (così si chiamerà a Parigi 2024). Finale thrilling, con parità di punti tra la belga e la polacca Agata Barwinska (21-12) risolta grazie al numero di terzi posti favorevole a Emma. Due punti solo e c’è il bronzo della lituana Victoria Andrulyte (4-11).

Il podio della vigilia stravolto dai mutamenti del secondo scarto e dal crollo dell’oro olimpico Anne-Marie Rindom (36-19), che è uscita in mare in testa ed è rientrata quarta. Un bel finale, peccato che la classe, e anche Oman Sail, non abbiano investito per una diretta streaming almeno delle ultime giornate, come fatto invece dalle classi acrobatiche pochi giorni fa per i mondiali Nacra 17, 49er e FX. 

LA VELA OLIMPICA SI CONFERMA MIGLIORE CON MENO CONCORRENTI - Un finale bello e la conferma che il numero ridotto di concorrenti fa bene allo sport della vela. Non sembri un paradosso o una provocazione. Più sono i velisti e i partecipanti e meglio sarà sempre. Ma nelle occasioni che contano, come le Olimpiadi, i Mondiali, gli Europei… forse una selezione che riduca i concorrenti aiuta l’evento. Si segue meglio, si racconta meglio, i distacchi sono minimi e i colpi di scena (come si è visto) aumentano lo spettacolo. Senza batterie, confusioni in partenza o alle boe, con più organizzazione a terra. Va trovata una sintesi tra la voglia di essere tanti e la qualità finale del prodotto evento sportivo di livello. E’ un tema che, a quanto ci risulta, sta prendendo corpo anche nelle singole nazioni, dove alcune federazioni stanno chiedendo ad alcune classi (facile individuare le più affollate) di ridurre le presenza ad alcuni eventi-clou. E’ anche un tema di sostenibilità, visto che se ne parla tanto e spesso un po’ a sproposito.

NUMERI E BILANCIO DELLE AZZURRE - Tornando allo sport, vediamo come hanno chiuso le tre timoniere azzurre, tutte giovanissime e in due casi alla prima esperienza iridata senior.

19° posto finale per Chiara Benini Floriani (Fiamme Gialle) (15° per nazione), con alti e bassi tutto sommato contenuti tranne un paio di prove-horror, bilanciate da quattro comparse nella top 12 di manche (20-32-37-20-12-2-24-60-10-34-9). Chiara chiude un anno molto positivo e farà certo tesoro di questo mondiale dove ha guardato da vicino la realtà delle avversarie nella corsa ai prossimi Giochi (in attesa di vedere quelle che troverà in casa).

20° posto finale per Matilda Talluri (Fiamme Gialle) (anche lei 15° per nazione), a tre punti di distanza dalla compagna di squadra, con un percorso analogo e cinque piazzamenti su undici nella top 12 della flotta (5-47-12-22-38-26-11-56-3-9-40).

34° posto finale per Federica Cattarozzi (CV Torbole), che nella giornata finale mette insieme i due piazzamenti migliori di tutto il Mondiale, confermando un problema di spina staccata (giustificatissimo data l’età) (48-40-24-38-30-19-43-46-37-11-10).

IL COMMENTO FINALE DI EGON VIGNA, TECNICO FIV: “Finisce un mondiale molto difficile, lungo e pesante per le condizioni del vento sempre leggero e con difficilissima interpretazione del campo. Oggi un'ottima prestazione della Cattarozzi che conclude il campionato trentaquattresima, invece prestazioni altalenanti per Benini Floriani e Talluri che finiscono rispettivamente diciannovesima e ventesima. Un campionato tutto sommato positivo considerando che Benini Floriani e Cattarozzi erano alla loro prima esperienza; buono anche il campionato della Talluri che rientrava dopo lunghissimo periodo di stop dovuto a vari problemi. Molto interessanti gli spunti - su cui lavorare - che abbiamo potuto raccogliere qui in Oman. Adesso abbiamo davanti, dopo un piccolo periodo di riposo, l'inizio della vera e propria preparazione invernale. Vedremo a Palma di Maiorca con l'inizio della stagione cosa saremo riusciti a fare in questo inverno."

Sulle prestazioni delle tre atlete italiane: “Sono soddisfatto del risultato della giovane Chiara Benini che ha finito diciannovesima e seconda fra le under 21, anche se non c’è un premio per questa categoria, ma comunque è un riferimento importante a conclusione della stagione che Chiara ha fatto sempre a ottimo livello, facendo seconda al mondiale e all’europeo under 21. Qualche punto forse è stato lasciato per strada, ma è stato un campionato in cui contava moltissimo l’esperienza, e che si è svolto in condizioni non proprio ideali per la Benini. Ventesima, subito dietro ha chiuso Matilda Talluri, anche per lei un buon campionato, considerando che veniva da un lunghissimo periodo di stop, con poche regate sulle spalle in questa stagione. Chiude per le italiane Federica Catarozzi che ha fatto un’ottima ultima giornata, che l’ha fatta risalire fino al 34mo posto.” 

Emma Plasschaert, nuova campionessa del mondo femminile, ha detto: "Oggi, sono andata all'ultimo giorno di regata senza alcuna aspettativa, volevo solo fare tre buone prove. Alla fine ne ho fatte due buone. È un po' surreale tornare a terra e non sapere la classifica. Sono ovviamente super felice e orgogliosa di essere campionessa del mondo!". 

“Sono venuta qui puntando alla top three della classifica," ha detto la polacca Agata Barwinska. “Per me questo è un momento dolce-amaro. Ho finito a pari punti con Emma, ma non voglio ancora dire che questo sarà il mio ultimo mondiale". Ha aggiunto: “Abbiamo combattuto contro molte atlete di altissimo livello, come Anne-Marie Rindom che appena vinto una medaglia d'oro olimpica. È stato bello gareggiare contro di lei. Per me, è stato positivo avere vento leggero per tutta la settimana, una condizione che mi piace molto”.

OMAN SAIL, NON FINISCE QUI... - L'evento è stato sostenuto dal vettore nazionale Oman Air, OQ e il Barceló Mussanah Resort come partner ufficiali, e Be'ah come sostenitore ambientale. La compagnia nazionale di acqua minerale Salsabeel Water ha fornito tutte le forniture d'acqua essenziali per l'evento, mentre la Marina Reale dell'Oman ha fornito supporto medico durante tutto l'evento.

l Barceló Mussanah Resort si prepara ora ad ospitare i Campionati Mondiali Giovanili di Vela 2021, a cui prenderà parte una nutrita compagine italiana. Appuntamento importante nel calendario della vela mondiale giovanile, la rassegna si svolgerà dall’11 al 18 dicembre 2021, con 350 delle future stelle della vela presenti in Oman per il 50° anniversario della competizione e il primo svolto in Asia.

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