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14/10/2021 - 18:58
Vela Olimpica
Mondiali Formula Kite i sogni nascono a Torregrande
GUARDA 2 VIDEO - Un'area marina protetta (la seconda più grande d'Italia) nel golfo di Oristano, ospita il primo storico Mondiale della nuova specialità olimpica della vela. Primo viaggio alla scoperta di un mondo nuovo che si confronta con le aspettative e le pressioni del livello olimpico. Ecco storie e protagonisti che impareremo a conoscere...
Con il primo Mondiale in Italia a Torregrande (Oristano), parte la corsa olimpica ai Giochi di Parigi 2024 per la nuova specialità del vento: Formula Kite. E’ un evento storico, è l’apertura di una nuova era, che porta con se la scoperta di nuovi personaggi, nuovi volti di atlete e atleti destinati a diventare popolari, accendere la fantasia dei tifosi, correre per il sogno di una Olimpiade o di una medaglia. Il tutto sulla costa di uno dei tanti spot del kite che le coste italiane, e la Sardegna in particolare, possono offrire.
Sullo splendido Golfo di Oristano, Torregrande è in un'area marina protetta circondata da spiagge incontaminate e colline spettacolari, sta ospitando la bellezza di 138 atleti: 89 uomini e 49 donne provenienti da 34 paesi e 6 continenti. I Campionati del Mondo di Formula Kite 2021 sono organizzati dall'International Kiteboarding Association (IKA), sostenuti dalla Regione Sardegna e dalla Città di Oristano.
Eddy Piana, l'organizzatore dell'evento, ha accettato la sfida di organizzare una regata così cruciale, nonostante gli ostacoli posti sulla sua strada dalla pandemia, che lo scorso anno ha costretto alla cancellazione dei Mondiali di Formula Kite. "Questa per noi è una grande opportunità. Ci dà la possibilità di mostrare al mondo la bellezza e anche il potenziale di Torregrande e Oristano. È un luogo perfetto per questo tipo di sport.”
Gli sport del vento come le gare di kitefoil d'élite, sono un modo ideale per promuovere i doppi obiettivi di sostenibilità e conservazione, che risuonano con la designazione dell'area come Area Marina Protetta (MPA) che comprende 20 km di costa e diverse isole. E’ la seconda AMP più grande in Italia, con un habitat vitale per la posidonia marina che funge da terreno fertile per i pesci del golfo, proteggendo allo stesso tempo il litorale dall'erosione.
“Lavoriamo a stretto contatto con l'area marina protetta perché è fondamentale promuovere questi sport sensibili alla natura e all'ambiente”, ha affermato Sergio Cantagalli, direttore sportivo dell'evento. "Aiuta davvero ad aumentare la consapevolezza sulla conservazione e la cultura del mare e incoraggia il rispetto per l'oceano". Saranno cinque giorni di gare e omaggio alla natura.
PROTAGONISTI NUOVI (E VECCHI)
AMERICANONA FORTISSIMA - La campionessa femminile in carica, la statunitense Daniela Moroz, è entusiasta di avere la possibilità di difendere il suo titolo. La ventenne spera di farla diventare una straordinaria quinta corona consecutiva, tale è il suo dominio. E in effetti vedendo la classifica non si fatic a rendersene conto. Ma con la disciplina olimpica, le cose cambiano. Diversamente da prima, questa volta Moroz fa parte di una squadra statunitense di sei atleti che hanno il supporto di due allenatori e un fisioterapista, riflettendo come la posta in gioco sia stata alzata dall'inclusione olimpica del kiteboarding.
"Sono davvero entusiasta di essere qui", ha detto Moroz. “Voglio davvero il quinto titolo. Ma ci sono così tante ragazze competitive. Ci sono molti nuovi paesi che hanno costruito le loro squadre, con così tanti volti nuovi. È fantastico per il nostro sport. Mi sento super bene, super preparata. Ma sento decisamente la pressione. Sarà bello vedere come andrà a finire".
OCCHIO AI FRANCESI - Moroz si ritroverà contro la francese Lauriane Nolot, 22 anni, impegnata nei suoi primi mondiali. Protagonista sul Garda all’ultimo CICO, è esplosa sulla scena delle corse di kitefoil negli ultimi due anni e si è unita alla squadra francese, con 21 atleti a Torregrande, riflettendo la sua importanza nella corsa fino a Parigi 2024.
"Sono così eccitata", ha detto Nolot. “Sono i miei primi mondiali e spero di vincere. Cercherò di non mettermi troppa pressione, ma c'è una quota per la nazionale che dipende da questa competizione. È enorme, molto importante per la federazione velica francese”.
Il connazionale Axel Mazella, tra i maschi, è un altro che sembra ben posizionato per puntare al titolo, fresco di vittorie consecutive contro i migliori del mondo all'IKA KiteFoil World Series: "Non vedo l'ora. Nella mia mente è solo un'altra competizione. Non voglio pensarla come i campionati del mondo o la più grande competizione dell'anno. Sto solo cercando di mantdnere la calma e trattarla come qualsiasi altra competizione, ma sarà intensa".
DAY 1 - Gli uomini sono stati divisi in tre flotte con teste di serie per le qualifiche che decideranno chi prenderà parte alla serie di Medal dell'ultima giornata e avrà la possibilità di riempire il podio. Le donne sono divise in due flotte per le loro serie di qualificazione.
Ma ecco gli scherzi del vento, tutti lo aspettano e lui non si fa trovare. Primo giorno faticoso, di attesa, delusione e regate in extremis. Uomini a terra, prove complicate per le donne.
La britannica Katie Dabson parte forte poi rallenta, chiude la giornata seconda. Le teenager polacche Nina Arcisz (17 anni) e Julia Damasiewicz hanno aumentato il ritmo mentre le regate si intensificavano, e chiudono rispettivamente terza e quarta in classifica. Ma la campionessa del mondo di Formula Kite IKA Daniela Moroz, che mira a sollevare il quinto titolo consecutivo, ha mostrato ancora una volta il suo dominio con tre primi consecutivi e la testa della prima classifica generale, nonostante un inizio non impeccabile nella prima gara.
Nella seconda batteria, la britannica Dabson si è trovata di fronte al forte duo francese composto da Poema Newland e Lauriane Nolot. Ma la coppia francese ha perso punti nonostante delle vittorie di manche, lasciando avanti la più consistente Dabson. Anche nel Kite come nella vela conta la costanza… "Si tratta di non commettere errori e di stare con il vento libero ove possibile", ha detto Dabson.
DAY 2 - I protagonisti del grande Kite mondiale hanno dato grande spettacolo oggi nel Golfo di Oristano, impegnati nella seconda giornata di regate del Formula Kite World Championship.
I primi ad entrare in acqua sono stati gli uomini, partiti alle 12:00 come da cronoprogramma, in testa alla classifica c’è il francese Theo De Ramecourt, seguito dall’atleta di Singapore Maximilian Maeder e Axel Mazzella, in acqua con il vessillo francese. Chiudono la top five l’inglese Guy Bridge e l’italiano Riccardo Pianosi.
Tra le donne resta in testa anche per il secondo giorno l’americana Daniela Moroz seguita dalle due atlete francesi Lauriane Nolot e Poema Newland, in quarta posizione Julia Damasiewics del team polacco e l’inglese Ellie Aldridge.
“Inizio bellissimo, intenso, per la giornata di ieri” spiega Mirco Babini Presidente della Federazione Internazionale del Kiteboarding IKA e Presidente di CKWI (Classe Nazionale di Kiteboarding e Wingfoil). “Le condizioni erano difficili e hanno dimostrato che l’organizzazione dell’evento era pronta a tutto. La giornata di oggi, 14 ottobre, è stata caratterizzata da un vento molto rafficato, non consono in questo Golfo, dai 14 ad oltre 20 nodi, concludiamo la seconda giornata con una interessante classifica, 6 regate per gli uomini, 7 per le donne.
La giornata di venerdì sarà l’ultimo giorno di regate di qualificazioni per poter definire gold, silver e bronze, per giungere alle fasi conclusive dell’week- end.”
Dopo il Golfo di Oristano, la grande carovana delle World Series si trasferirà alle Isole Canarie con una tappa a Fuerteventura e la finalissima a Maspalomas in Gran Canaria. Sabato 16 e Domenica 17 ottobre Torre Grande andrà in diretta mondiale sui canali web del Formula Kite e verrà rilanciata dai canali social dell’Open Water Challenge. A commentare queste due grandi giornate, insieme ai giornalisti, ci saranno Mirco Babini e Tiger Tyson, giovane promessa del Kite mondiale.
ALTRE STELLE NASCENTI DEL FIRMAMENTO KITE – Conosciamone altre… Justina Kitchen, 32 anni, neozelandese, è madre di due figli, per molte è un modello di riferimento. Olimpionica di windsurf, ha rinunciato alle competizioni dopo la nascita delle sue figlie di quattro e sei anni. Ma il richiamo di un'altra Olimpiade nella nuova classe Formula Kite l'ha riportata alle competizioni e ora si allena dopo aver lasciato i bambini a scuola.
DAL 49er AL KITE - La tedesca Leonie Meyer, 28 anni, si è ispirata proprio alla Kitchen dopo aver trascorso due mesi ad Auckland con lei e aver visto che era possibile gestire una piccola famiglia e competere ai massimi livelli. Per Meyer, che ha appena completato i suoi studi di medicina e ha dato alla luce un figlio cinque mesi fa, la corsa ai Mondiali si è rivelata impegnativa. Ha solo sei giorni di allenamento quest'anno, ma ora si sente libera di dedicare tutto il tempo che la vita familiare consente alla sua campagna olimpica, e così allatta suo figlio ai campionati. Membra della squadra tedesca da gennaio, è una veterana di una campagna olimpica nella classe 49er dal 2012 al 2016.
"So che dovrò passare un po' di tempo in ospedale nei prossimi anni per alcuni interventi chirurgici a mio figlio, quindi per me è davvero un bene che non sia più uno sport di squadra, e mi è piaciuto il formato", ha detto Meyer. "Non voglio stare seduta in ospedale con lui, mentre i miei compagni di squadra Jannis Maus e Florian Gruber mi aspettano per allenarmi".
Con i suoi studi e la nascita alle spalle, la Meyer ha intenzione di prendersi i prossimi sei mesi di pausa per dedicarsi agli allenamenti per la sua campagna olimpica con l'aiuto del suo ragazzo che condivide i doveri familiari. "Per i Mondiali non ho grandi aspettative", ha detto Meyer. “Sarò felice se non mi schianterò per tutto il percorso. Ma dopo questo farò più ritiri e gare possibili”.
STORIE DI EQUILIBRISTE - La statunitense Kirstyn O'Brien, 34 anni, non è estranea alle esigenze in competizione della vita familiare e delle corse. Una veterana pilota di kitefoil, madre di una ragazza e un ragazzo, ha corso sul circuito per diversi anni ed è sul punto di entrare nella squadra degli Stati Uniti.
O'Brien vive nella Repubblica Dominicana con il marito pilota e ha il lusso di allenarsi nel pomeriggio con i suoi figli dopo che hanno finito la scuola. Suo figlio, di 10 anni, ha mosso i primi passi su un kitefoil, mentre sua figlia, di appena nove anni, si dedica al freestyle strapless. "La cosa principale per me è mantenere tutto in equilibrio, in modo che il mio tempo trascorso in viaggio per le competizioni non vada a loro svantaggio. Quando sono via, mio marito è con i bambini. Ma non si tratta solo di eventi. Quando sono a casa si tratta di assicurarmi che raggiungano il livello di kite che devono raggiungere".
ESTREMO ORIENTE - La thailandese Tatsanee "Nam" Phisil, 30 anni, è ancora più fortunata. Suo figlio di 10 anni vive con i suoi genitori a Phuket, il che le consente la libertà di recarsi nei campi di addestramento nazionali, o in questo caso i Mondiali, che è la sua prima competizione internazionale. "È perfetto per me e perfetto per mio figlio", ha detto Nam, che corre con il kitefoil da soli 18 mesi. "È con mia mamma e mio papà e può andare a scuola, altrimenti sarebbe fonte di confusione per lui".
La cilena Ranny Grimdottir è un altra principiante delle corse in kitefoil attratta dal sogno olimpico. Veterana pilota di twin-tip e snowkite, è stata molte volte campionessa cilena. Sua figlia di 10 anni e suo figlio di 8 vanno sempre con la famiglia a fare kite, e hanno continuato a farlo da quando ha trasferito la sua passione alle corse di kitefoil quattro mesi fa.
Grimdottir, dentista “rifugiata pandemica” che vive in Islanda in questo momento, ha in programma di tornare in Cile e spera di ottenere dei finanziamenti per una campagna olimpica di kitefoil dalla federazione velica per i Campionati Panamericani di Santiago nel 2023.
"Quando siamo a casa in Cile, i bambini vengono sempre con noi e adorano il mondo del kite", ha detto Grimdottir. “Quando mia figlia aveva sette anni pensavo che avrebbe chiesto una bambola per il suo compleanno, ma invece ha chiesto lezioni di aquilone. Io adoro le corse, quindi le gare di kitefoil sono state una strada naturale da percorrere”.
L'ungherese Virag Szenasi, 35 anni, con due bambini di 2 e 4 anni e una bambina di 7 che l'accompagnano ai Mondiali, è fortunata che possano viaggiare tutti insieme. Si uniscono a lei quando si sta allenando sul lago Balaton, dove la famiglia ha una casa per le vacanze.
Ma la veterana del freestyle, che si è convertita alle gare di kitefoil solo sei mesi fa, ha scoperto che la sfida è trovare finanziamenti per acquistare attrezzatura e viaggiare per le competizioni. La federazione velica ungherese ha già detto che i suoi finanziamenti arriveranno solo se entrerà nel primo 30% del mondo, un sogno lontano in questo momento.
Szenasi, che lavora part-time come avvocato concedendosi del tempo per allenarsi, si sta godendo il viaggio anche se i Mondiali sono solo la sua seconda competizione internazionale dopo il battesimo del fuoco al KiteFoil World Series di Cagliari la scorsa settimana. “Non sono arrivata ultima, ce l’ho fatta. Non sono sicura di quali siano i miei obiettivi. Questo è il mio primo campionato del mondo. Ma certo: tutti vogliono andare alle Olimpiadi".
OPENING
DAY 1
DAY 2
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