News | Regata
01/10/2021 - 12:40
Terminato il tour
Marina Militare Nastro Rosa: si puo’ fare di più
SENZA VOTO: EVENTO DA RIVEDERE – Si chiude dopo un mese un evento esagerato in tutti i sensi, che non lascia ricordi indelebili. Potenzialità notevoli, dispersioni anche. Enti giganteschi, titoli sopra le righe, organizzazione balbettante. Finale in giallo per i Figaro, con una notte di proteste
Non è il giro che volevamo e che serve alla vela. Almeno non lo è ancora. Dopo un anno di annullamento per Covid, questo secondo tentativo ha messo in luce alcune contraddizioni che per il momento impediscono di guardare al Nastro Rosa con fiducia come a un evento in grado di far bene a tutta la vela, come è stato per anni il Giro Vela di Cino Ricci. Siamo molto distanti da quella situazione.
Diamo per scontata la buona volontà, i mezzi notevoli, la presenza nell’organizzazione di un ente ministeriale come Difesa Servizi, qualche sprazzo di comunicazione innovativa (i grandi manifesti comparsi in alcune città), la genuina soddisfazione di alcuni dei partecipanti: ma a conti fatti il MMNRT 2021, prima edizione, lascia la sensazione di una grande incompiuta. Di più, della difficoltà a ripetersi se non ci saranno cambiamenti significativi in futuro. Troppe categorie e tipologie di regata, formati, livelli di racconto diversi, target di partecipanti e pubblico. Tutto molto difficile da capire, figurarsi da seguire.
Palese e francamente stucchevole l’iperbole (con il colpevole contributo di World Sailing, quanto meno superficiale nella circostanza) di definire una discesa del Tirreno di 10 Figaro “Europeo” e la risalita dell’Adriatico degli stessi o quasi “Mondiale” di una disciplina di fatto ancora non esistente e regolata come l’Offshore mixed che ha perso il treno olimpico.
Eppure c’erano elementi molto interessanti: le città di mare italiane, i fari, le coste, c’era un racconto potenzialmente forte, c’era una produzione video tra le migliori al mondo che ha operato con il freno a mano. Ci sono state tensioni dietro le quinte, pressioni sui gruppi sportivi delle Forze Armate per spingere i propri atleti alla partecipazione, anche in sovrapposizione con regate FIV, ce molti, troppi, cambi di programmi, orari, percorsi, rotte, regole.
Fino a un finale inquietante che ha travolto definitivamente il già esagerato titolo mondiale Offshore. La regata finale da Ravenna a Venezia ha visto prima un cambio di coefficiente, poi di percorso e ha avuto inevitabilmente una coda di proteste (anche piuttosto vibranti) sull’interpretazione di un taglio di percorso di alcuni equipaggi, che con l’eventuale sanzione avrebbe cambiato la classifica. Un finale opaco, il nastro resta rosa pallido. La potenziale importanza di un evento del genere, per gli attori e la geografia che coinvolge, merita una riflessione profonda e scelte strutturali. Non si fa un giro d’Italia a vela che non sia realmente “di tutti”.
(L’ultimo comunicato dell’organizzazione) Dopo un mese di gara, il Marina Militare Nastro Rosa Tour è giunto al termine. L'evento, organizzato da Difesa Servizi Spa, Marina Militare e SSI Events sotto l'egida della Federazione Italiana Vela e sostenuto a Venezia dalla Compagnia della Vela, si è concluso con la premiazione, svoltasi nell'affascinante contesto dell'Arsenale Militare di Venezia, alla presenza di importanti funzionari istituzionali.
Il velista italiano Rockstar Pietro D'Alì e la tre volte campionessa europea J/70, Claudia Rossi. Il duo italiano, impegnato a bordo del Team ENIT e vincitore della Leg Marina di Ravenna-Venezia, ha anticipato l'equipaggio della Marina Militare (Andrea Pendibene e Giovanna Valsecchi), vincitrice della Leg che si è conclusa a Marina di Ravenna, e del Team Belgium-Red Dolphins Volvo (Sophie Faguet e Jonas Gerckens), confermati ai massimi livelli nel corso dell'intero evento.
Grande soddisfazione è stata espressa Giuseppe Albeggiani, amministratore delegato di ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo, che in un solo mese ha celebrato le vittorie nel Doppio Campionato Europeo Misto Offshore (Alberto Bona e Cecilia Zorzi) e nel Doppio Campionato Mondiale Misto Hempel Offshore, entrambi tenuti nell'ambito del Marina Militare Nastro Rosa Tour. Per quanto riguarda i successi assoluti nelle tre principali categorie dell'evento, per festeggiare tra i Beneteau Figaro 3 dopo un totale di sei tappe, è stata la combinazione del Team Belgio-Red Dolphins Volvo che ha anticipato la Marina Militare e il Team Spagna-Pulsee di Volvo Ocean Race leggenda Guillermo Altadill e Alina Bouzà.
Tra i #Diam24, protagoniste delle regate sulle boe in tutto lo scalo della manifestazione (Genova, Civitavecchia, Gaeta, Napoli, Brindisi, Bari, Marina di Ravenna e Venezia), gli uomini del Team France-YCSL, che hanno vinto metà delle tappe disputate, sono stati in cima alla classifica. Terminando con soli quattro punti da Oman Sail mentre il terzo gradino del podio è andato alle ragazze di Luna Rosa-Intesa San Paolo, guidate lungo la circumnavigazione della penisola dall'ex campione del mondo Maelle Frascari. Gloria anche per i piloti della categoria kite foil, le cui evoluzioni sono state tra le più apprezzate dal pubblico che ha affollato il race village per tutto il corso dell'evento. Lorenzo Boschetti, Dominator della classifica generale, e Irene Tari, che era la migliore tra le donne.
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