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15/07/2020 - 13:43

Il prologo del Vendée Globe ha detto già molte cose. E per noi buone notizie

Charal vola di più, Beyou re dell'Artico

GIANCARLO PEDOTE E PRYSMIAN GROUP, 8° CON GRANDE RIMONTA - Jeremie Beyou con Charal vince in volata dopo una battaglia entusiasmante su Charlie Dalin (Apivia) e Thomas Ruyant (LinkedOut), staccati solo di una manciata di miglia! Pedote fa un gran finale, toglie il piede dal freno ed è ben dentro la top-ten. Se questo era l'antipasto del giro in solitario, ci sarà da divertirsi (e mancava un certo Alex Thomson...) - SU SAILY TV IN ARRIVO GLI ULTIMI DIARI DI BORDO E LE IMMAGINI DEGLI ARRIVI

 

di Christophe Julliand

All'ultima classifica delle 8.30 del penultimo giorno, Jérémie Beyou (Charal) era volato in testa a 234 miglia del traguardo con un po' più di 7 miglia di vantaggio su Charlie Dalin (Apivia) e 8,4 miglia di vantaggio sul terzo Thomas Ruyant (LinkedOut). Dopo aver privilegiato una rotta più Nord della rotta diretta, queste tre barche fanno rotta diretta verso la meda cardinale Vouch Sud davanti a Les Sables d'Olonne, linea d'arrivo della Vendée-Arctique e del Vendée Globe che dovrebbe raggiungere la prossima notte.

Si è riformato quindi il trio che ha dominato la prima parte della regata. Domenica, nella bonaccia in avvicinamento alla boa virtuale Gallimard, queste tre barche navigavano ancora a vista.

Se ieri mattina, Dalin è stato il primo a virare la boa intitolata al famoso editore francese seguito da vicino da Beyou e Ruyant, Samantha Davis (Initiatives Coeur) e Kevin Escoffier (Prb) rispettivamente quarto e quinto avevano soltanto 6 e 13 miglia di ritardo. 24 ore dopo il passaggio dell'ultima boa, con l'accelerazione dovuta al vento da Nord che il gruppo di testa è andata a cercare risalendo al largo della Biscaglia: gli stessi Davis ed Escoffier hanno visto il loro ritardo crescere fino a quasi 30 miglia e con questo diminuire le loro chance di salire sul podio. Anche se, secondo le previsioni, il vento dovrebbe calare nelle prossime ore man mano che la flotta si avvicinerà alle coste francesi. Siccome non è previsto soltanto un calo d'intensità del vento ma anche un giro a sinistra, ci potrebbe essere una fase di bordeggio di poppa nelle ultime miglia forse qualche possibilità di recupero.

E questo vale anche per Giancarlo Pedote (Prysmian Group). autore di una bella rimonta nella seconda parte di regata: tredicesimo alla boa Unesco più a Nord, decimo alla boa Gallimard più a Sud, Giancarlo è saldamente in ottava posizione con 67 miglia di ritardo sul leader. L'italiano è anche il concorrente posizionato più a Sud della flotta. Ci sono 18 miglia di separazione laterale con Fabrice Amedeo (Newrest) al nono posto, un po' di più rispetto a Yannick Bestaven (Maitre Coq) e Boris Herrmann (SeaExplorer-YC de Monaco), però questi due concorrenti rispettivamente settimo e sesto sono anche più vicini al traguardo di circa venti miglia rispetto alla posizione di Pedote.

Nella depressione - la quarta - che la flotta ha dovuto superare questo week end prima della boa Gallimard, Isabelle Joshke (Mcsf) ha rotto il boma del suo 60 piedi, ma ha deciso di proseguire fino al traguardo senza ovviamente poter sfruttare tutto il potenziale della barca come aveva fatto nella prima parte della regata rimanendo costantemente tra il quinto e il settimo posto.

ARRIVO ELETTRIZZANTE - Dopo una delle battaglie più elettrizzanti della storia della Classe IMOCA, Jeremie Beyou al timone di Charal questa sera è salito sul traguardo per vincere la combattuta Vendee-Arctique-Les Sables d'Olonne Race. Beyou ha raggiunto la linea dopo una volata finale di 550 miglia nautiche dal Waypoint di Gallimard, che lo ha visto sorpassare Charlie Dalin su Apivia che era stato il primo a raggiungere il waypoint, per prendere quello che sembrava un solido vantaggio. Il secondo era Thomas Ruyant.

Ma nelle condizioni profonde e di sottovento e nella leggera brezza del nord, Beyou è riuscito a spingere di nuovo in avanti per riprendere il comando mentre si avvicinava alla costa francese. Alla fine Dalin ha chiuso al secondo posto 50 minuti dopo Beyou, mentre Ruyant ha dovuto accontentarsi del terzo posto, altri 20 minuti indietro. Minuti, dopo dieci giorni di regata...

Ed era giusto che alla fine di questo "warm-up" per il Vendee Globe del 2020, Beyou dovesse tagliare lo stesso traguardo che verrà utilizzato per il classico del giro del mondo nel 2021. 

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Dopo una delle battaglie più elettrizzanti della storia della Classe IMOCA, Jeremie Beyou al timone di Charal questa sera è salito sul traguardo per vincere la caldamente contestata Vendee-Arctique-Les Sables d'Olonne Race.
 
Beyou ha raggiunto la linea dopo una drammatica finale di 550 miglia nautiche dal Waypoint di Gallimard, che lo ha visto sorpassare Charlie Dalin su Apivia che era stato il primo a raggiungere il waypoint, per prendere quello che sembrava un solido vantaggio.
 
Tuttavia questa straordinaria gara - una delle più vicine, se non la più vicina alla storia dell'IMOCA - ebbe ancora un'ultima svolta e girò mentre Thomas Ruyant su LinkedOut si precipitò da dietro Dalin per sorpassare sia lui che Beyou.
 
Ma nelle condizioni profonde e di sottovento e nella leggera brezza del nord, Beyou è riuscito a spingere di nuovo in avanti per riprendere il comando mentre chiudeva la costa francese.
 
Alla fine è stato ben chiaro di Dalin che ha chiuso al secondo posto 50 minuti dopo Beyou, mentre Ruyant ha dovuto accontentarsi del terzo posto, altri 20 minuti indietro.
 
Era giusto che alla fine di questo "warm-up" per il Vendee Globe del 2020, Beyou dovesse tagliare lo stesso traguardo che verrà utilizzato per il classico del giro del mondo nel 2021. Dopo averlo fatto, si fermò sul a prua di Charal con le mani in alto in festa. - Ed Gorman
 
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