News | Regata > Coppa America
26/03/2020 - 12:28
36 America's Cup
Bye-bye Portsmouth, stessa fine di Cagliari
Anche la seconda tappa delle America's Cup World Series, prevista a giugno in Gran Bretagna, è stata cancellata a causa della pandemia. Analogie e differenze con la tappa italiana. Intanto le tesioni salgono, e la Coppa nel 2021 resta a rischio
"Con grande dispiacere", queste le parole utilizzate, il defender Emirates Team New Zealand e gli organizzatori locali dell'Origin Sports Group, hanno annunciato l'inevitabile cancellazione dell'Emirates ACWS Portsmouth in programma dal 4 al 7 giugno nel sud dell'Inghilterra nella città dove ha base il team inglese Ineos UK.
Nelle scorse settimane, si legge in un comunicato, gli organizzatori hanno seguito gli sviluppi del Covid-19 dall'OMS, dal governo inglese (sic!), dalla città di Portsmouth, dai team di Coppa e dai partner. La decisione conseguente è stata inevitabile: "sarebbe stato irresponsabile non tenere conto delle primarie esigenze di garantire la salute alle persone", e inoltre si fa riferimento alle restrizioni logistiche nei viaggi e nei trasporti. Origin ha anche annunciato che nei prossimi giorni darà il via al rimborso dei biglietti.
La cancellazione di Portsmouth segue a ruota quanto accaduto per Cagliari, forse con qualche vena polemica e qualche annuncio a sensazione in meno. In particolare non sono piaciute le esternazioni di Dean Barker (American Magic) che ha messo pressione sugli organizzatori di Cagliari sulla decisione di rinviare o cancellare l'evento, ma anche la precipitosa "fuga" armi e bagagli degli inglesi dalla base che avevano nel porto di Cagliari, servita per gli ultimi due mesi di intensi allenamenti in acque italiane.
Come noto, poco dopo il rinvio della tappa di Cagliari (che era prevista dal 23 al 26 aprile), un intervento dell'Arbitration Panel ha chiarito che la stessa era da considerarsi "cancellata", ovvero del tutto soppressa, non potendosi prevedere nel prevedibile nuovo calendario della Coppa America.
In base agli accordi seguiti al Protocollo, Cagliari era sotto la gestione organizzativa di COR 36, Challenge of Record, il braccio organizzativo di Luna Rossa, primo e rappresentante degli altri due sfidanti (American Magic USA e Ineos UK GBR). Portsmouth invece era in gestione al defender, e infatti aveva lo stesso sponsor (Emirates). Infine Auckland, la terza tappa ACWS prevista nel 2020, a dicembre, è ancora sotto la gestione di COR 36.
Quest'ultimo, come riportato per prima da Saily.it (QUI LA NOTIZIA) è stato recentemente decapitato nel management e ripartirà con approccio assai diverso per il prosieguo della stagione di Coppa che sarà tutta solo in Nuova Zelanda e prevede (Covid permettendo): ACWS Auckland (17-20 dicembre), PRADA Cup tra i tre sfidanti (15 gennaio - 22 febbraio) e infine America's Cup Match presented by Prada (6-15 marzo).
Il clima e i rapporti tra defender, COR e team non era già idilliaco. Il virus ha aggravato le tensioni. Adesso ognuno sarà chiuso nella propria base, per il momento con scarse possibilità di allenarsi con le restrizioni in atto (forse solo gli americani in Florida possono ancora uscire in mare, ma non si sa per quanto ancora), e tutti fanno i conti con i ritardi nella costruzione delle seconde barche (la situazione forse peggiore riguarda proprio Persico, eccellenza cantieristica italiana, che ha la fabbrica nel bergamasco). Una situazione che, se la pandemia non dovesse rallentare, o peggio farsi più acuta anche in paesi attualmente meno colpiti come la stessa Nuova Zelanda, potrebbe portare al rinvio della stessa XXXVI America's Cup. Se l'ha fatto l'Olimpiade, puo' farlo anche il trofeo sportivo più antico della storia.
Commenti