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01/04/2019 - 17:53
Vela Olimpica e oltre
Licenze Laser, parla Gianni Galli
Gianni Galli, presidente dell'AICL, l'Associazione Italiana Classi Laser, fa il punto con Saily sulla confusione nel mondo Laser a seguito della revoca della licenza costruttiva al primo cantiere LaserPerformance Europe decisa dall'associazione internazionale ILCA. "Vogliamo capire meglio, ILCA deve spiegare. Ed è importante fare ciò che vogliono i soci, cioè i laseristi"
Emersa dalla annosa diatriba del disconoscimento di Assolaser e diventata il centro dell'attività della classe più diffusa al mondo, AICL ha anche ereditato numeri che la rendono l'associazione di classe Laser nazionale prima al mondo (1300 soci). Il suo presidente Gianni Galli, ex laserista, allenatore, dirigente, non sembra molto contento di affrontare quest'ultima "grana" della licenza costruttiva, per di più nel bel mezzo di un delicato passaggio nel quale il Laser si gioca la conferma dello status olimpico per il 2024.
"Ci sono problemi da capire meglio: tra ILCA (International Laser Class Association) e World Sailing (la Federvela internazionale), e tra ILCA e le regole antitrust. Nel primo caso si gioca la partita della conferma olimpica, nel secondo ci sono meccanismi da mettere a punto. Certo è singolare che la rottura sia proprio tra ILCA e LaserPerformance Europe (LPE), vista la storia. LPE è stato il primo a costruire il Laser insieme al progettista Bruce Kirby, e per questo è il titolare del marchio, e sempre LPE ha dato vita alla classe, vista la grande diffusione: fu il cantiere stesso a indicare le persone che fondarono l'associazione, alla quale poi anni dopo LPE concesse la possibilità di attribuire il marchio ad altri cantieri in altri continenti, per aumentare la diffusione. Oggi questa rottura è un trauma, sembra quella tra Apple e Steve Jobs. AICL si rivolta contro il suo creatore LPE..."
Al di là del trauma, cosa sta succedendo, e perchè? E come classe italiana cosa farete?
"Ho sentito Jean-Luc Michon presidente EURILCA (l'associazione delle associazioni Laser europee, ndr), con quale abbiamo condiviso una priorità: capire meglio cosa sta succedendo, i motivi di questa decisione sul cantiere. Lui si sta confrontando con altre associazioni nazionali, secondo qualcuno la mossa di ILCA potrebbe rientrare, ma resta un fatto grave, che fa scattare una domanda. Come agisce il consiglio di ILCA? Come vengono prese le decisioni? Per una decisione pesante come quella sul più importante cantiere costruttore, sono stati sentiti tutti gli organi associativi nel mondo, e quindi i velisti stessi? Cosa dice lo Statuto di ILCA? Noi faremo questa domanda direttamente a ILCA. Il peso dell'Italia deve farsi sentire, ne abbiamo tutto il diritto."
Ti sei fatto un'idea sul perchè di questa decisione?
"Penso che ci siano ragioni strategiche, spero nell'interesse della classe per restare olimpica, ma non è detto poi che la modalità scelta sia giusta. Stando a quanto si sente dire in giro, credo che la grande maggioranza della vela ritenga che sarebbe un danno gravissimo togliere il Laser dalle Olimpiadi. A livello internazionale e italiano la diffusione è altissima, e la barca non è così vecchia come si vuol far credere. Poi il mondo cambia e anche il Laser cambierà. C'è un discorso aperto su nuovi rig, ci sarà un'evoluzione graduale. Credo che la gradualità delle modifiche sia uno dei temi. Alcune voci fanno risalire la rottura tra ILCA e LPE al rifiuto del cantiere di portare ai trials di Valencia la barca con un nuovo e moderno rig albero-vela, ecco perchè va seguita l'evoluzione dei rapporti tra ILCA e WS. Ma ripeto: le decisioni vanno prese sentendo la maggioranza del mondo Laser."
In attesa di capire meglio, come deve comportarsi un velista italiano che voglia acquistare un Laser?
"In questo momento ILCA dice che i paesi europei possono essere approvvigionati dai due cantieri ancora licenziatari, in Australia e Giappone. Ma cosa significa? Da quale data esattamente LPE non potrebbe più produrre Laser? E da quando il rivenditore italiano Negri Nautica non dovrebbe più distribuire il Laser LPE? E chi puo' vietare a LPE di continuare a fare i Laser, visto che è titolare del marchio? Tante domande, come si vede. Per avere tutte le risposte servirà un confronto, anche piuttosto duro. Voglio ribadire: per noi la dirigenza ILCA è obbligata a chiarire ai suoi soci, e prima possibile. Noi come Italia ci ripromettiamo di stimolarla a farlo."
Mario Orlich (non verificato)
Vannino (non verificato)