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14/07/2010 - 18:34
Marchio (per ora) e speranze della possibile sfida alla Coppa America
Marchio (per ora) e speranze della possibile sfida alla Coppa America
Venezia Challenge
Graffio tricolore
Graffio tricolore
di f.col
Il marchio della nuova sfida all’America’s Cup depositato e presentato. L’imprenditore Carlo Magna: “Non stiamo vendendo fumo”
Corsi e ricorsi storici: una sfida italiana all’America’s Cup che porta il nome “Venezia”, e che farà base all’Arsenale nel cuore della laguna. Diciotto anni dopo Raul Gardini e Paul Cayard: non a caso l’entusiasmo locale fa già definire la sfida come “il nuovo Moro di Venezia”. Aspettative ed esagerazioni a parte, oggi il progetto Venezia Challenge ha fatto un passo – molto formale e visibile – in avanti, con la presentazione ufficiale del logo, che ruota intorno a un “graffio” tricolore di qualche Leone di Venezia, e opera dell’art director Alfonso Granirei.
Ispiratore della sfida è l'imprenditore milanese Carlo Magna, arrivato in mattinata a Venezia per vedere l'assessore comunale al Turismo Roberto Panciera. Le sue dichiarazioni sono riportate dall’edizione online de La Nuova Venezia: «Non stiamo vendendo fumo, ma la concreta possibilità di avere enormi ritorni di immagine e comunicazione a livello internazionale. La Coppa America, sotto questo profilo, è un palcoscenico senza eguali. Per questo il progetto è impostato sul made in Italy a 360º: barca costruita in Italia, base a Venezia, velisti e imprenditori italiani».
Sempre La Nuova Venezia riporta i quesiti sul cantiere per l'eventuale costruzione delle barche da Coppa America, ma del resto c'è tempo. I promotori hanno campo libero fino 31 gennaio 2011, per presentare l'iscrizione ufficiale. Arco di tempo nel quale reperire tra i 35-50 milioni di euro per mettere in piedi il consorzio a tutti gli effetti. Il 2012 sarebbe l'anno per la costruzione e il varo delle barche. Un anno dopo, la sfida probabilmente a San Francisco. «Ci stiamo muovendo a tutto tondo e abbiamo già riscontrato molto interesse nel mondo imprenditoriale per reperire finanziamenti - sottolinea Carlo Magna - In quello sportivo è andata allo stesso modo. Molti velisti sono allettati dall'ipotesi di fare la Coppa America sotto il nome di Venezia.”
Corsi e ricorsi storici: una sfida italiana all’America’s Cup che porta il nome “Venezia”, e che farà base all’Arsenale nel cuore della laguna. Diciotto anni dopo Raul Gardini e Paul Cayard: non a caso l’entusiasmo locale fa già definire la sfida come “il nuovo Moro di Venezia”. Aspettative ed esagerazioni a parte, oggi il progetto Venezia Challenge ha fatto un passo – molto formale e visibile – in avanti, con la presentazione ufficiale del logo, che ruota intorno a un “graffio” tricolore di qualche Leone di Venezia, e opera dell’art director Alfonso Granirei.
Ispiratore della sfida è l'imprenditore milanese Carlo Magna, arrivato in mattinata a Venezia per vedere l'assessore comunale al Turismo Roberto Panciera. Le sue dichiarazioni sono riportate dall’edizione online de La Nuova Venezia: «Non stiamo vendendo fumo, ma la concreta possibilità di avere enormi ritorni di immagine e comunicazione a livello internazionale. La Coppa America, sotto questo profilo, è un palcoscenico senza eguali. Per questo il progetto è impostato sul made in Italy a 360º: barca costruita in Italia, base a Venezia, velisti e imprenditori italiani».
Sempre La Nuova Venezia riporta i quesiti sul cantiere per l'eventuale costruzione delle barche da Coppa America, ma del resto c'è tempo. I promotori hanno campo libero fino 31 gennaio 2011, per presentare l'iscrizione ufficiale. Arco di tempo nel quale reperire tra i 35-50 milioni di euro per mettere in piedi il consorzio a tutti gli effetti. Il 2012 sarebbe l'anno per la costruzione e il varo delle barche. Un anno dopo, la sfida probabilmente a San Francisco. «Ci stiamo muovendo a tutto tondo e abbiamo già riscontrato molto interesse nel mondo imprenditoriale per reperire finanziamenti - sottolinea Carlo Magna - In quello sportivo è andata allo stesso modo. Molti velisti sono allettati dall'ipotesi di fare la Coppa America sotto il nome di Venezia.”
Anonimo (non verificato)
fcolivicchi