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28/04/2018 - 18:58

Volvo Ocean Race 2017-2018

Finalmente aliseo sulla Volvo

Alla regata intorno al mondo giorni delicati e decisivi, barche vicinissime (a vista!) risalgono la costa brasiliana, all'altezza di Recife. La flotta è entrata nel flusso degli Alisei. Turn The Tide on Plastic resiste in testa, ma Vestas ha ridotto a metà il distacco nelle ultime 24 ore - SU SAILY TV IN ARRIVO NUOVO EPISODIO DI VOR STORIES DA NON PERDERE

 

L'ALISEO C'E' ANCORA, PER FORTUNA - Tom Johnson da Vestas 11th Hour Racing dice che il suo team, distanziato di poco più di 6 miglia, e ormai in condizioni di aliseo stabile, continua la caccia ai battistrada. “E’ un meraviglioso sabato mattina, qui in Atlantico meridionale.” Ha spiegato durante una chiamata al Race Control centre di Alicante. “Sole, non troppe nuvole, finalmente, e stiamo recuperando. Vediamo Turn the Tide on Plastic, il che significa che durante la notte ci siamo avvicinati. Abbiamo navigato bene. Sifi (il navigatore Simon Fisher) ha fatto un ottimo lavoro e tutto il team ha lavorato bene. E’ bello essere secondi, navigare bene e siamo felici della nostra posizione.”

I battistrada hanno condizioni di vento medio-leggero, da 8 a 12 nodi, quasi in poppa piena, una delle andature più veloci e comode su un Volvo Ocean 65. Al rilevamento delle ore 13 italiane Turn the Tide on Plastic stava lottando per mantenere la prima piazza con un vantaggio sceso poco sopra le 6 miglia su Vestas 11th Hour Racing mentre Dongfeng Race Team e Team Brunel, rispettivamente terzo e quarto, si trovano a 10 e 15 miglia più dietro. E team AkzoNobel navigava vicino a Brunel.

“Abbiamo ancora il ruolo di preda, anche se dalle prime ore del mattino possiamo vedere i nostri avversari di Vestas.” Ha scritto la skipper Dee Caffari nel suo blog di sabato da bordo della barca in testa. “Loro sono un po’ più in terra di noi, in un flusso di corrente più favorevole e si sono rifatti sotto dall’ultimo report delle posizioni. Le nuvole sono molte meno rispetto a ieri sera e a bordo abbiamo potuto riposarci. Il morale resta alto.”

I sette equipaggi si stanno tutti godendo momenti di pausa in condizioni più stabili e dopo giorni di manovre e di cambi di vele continui a causa delle formazioni nuvolose, che portavano temporali e vento instabile e ballerino. “Stiamo addirittura pensando che potrebbe essere una domenica senza cambi di vele!” Ha risposto il kiwi Peter Burling da Team Brunel, alla domanda su cosa desiderasse veramente per il fine settimana. “Negli ultimi giorni abbiamo fatto un sacco di straordinari.”

Per gli spagnoli di MAPFRE, invece, le ultime 48 ore sono state piuttosto dure. La sfortuna di essere incappati in diverse nuvole malevole, li ha fatti scendere nella classifica e ora si trovano in sesta posizione a oltre 45 miglia dai leader e a oltre 30 dagli arci-rivali di Dongfeng Race team. “Sappiamo di dover inseguire, e accettiamo la sfida.” Ha detto l’esperto navigatore iberico Juan Vila. “Le condizioni di vento dovrebbero essere più stabili, malgrado qualche piccolo temporale, forse, oggi. Adesso stiamo navigando in un aliseo moderato da est-sud-est, che dovrebbe durare fino a Recife.”

In coda alla flotta Sun Hing Kai Scallywag sta cercando una nuova possibilità per attaccare. Forse le calme equatoriali forniranno al team di David Witt una buona opportunità di salvarsi. “Finalmente è entrato un po’ di vento buono e non ci sono nuvole da evitare.” Ha scritto la navigatrice britannica Libby Greenhalgh. “Mancano ancora circa 400 miglia ai Doldrum, dove si comincerà a divertirsi. Speriamo siano la nostra buona occasione. Le ultime 48 ore non sono state delle migliori, abbiamo pagato per la nostra scelta a ovest. Adesso siamo passati dietro a tutti e dovremo aspettare il momento buono più avanti… Possiamo ancora dire la nostra.” La cartografia elettronica è ancora in modalità live per dare modo agli appassionati di seguire questa interessante fase della tappa.

TURN THE TIDE IN TESTA! - La barca portacolori del progetto Clean Seas delle Nazioni Unite aveva scelto di portarsi più a est rispetto agli avversari, nella lunga risalita della costa brasiliana, guadagnando strada verso nord e verso la linea del traguardo di Newport, negli USA, ora distante circa 4.000 miglia. Dee Caffari e il navigatore di Turn the Tide on Plastic, il francese Nico Lunven, hanno puntato sull’est nella speranza di trovare aria più fresca che permettesse loro di prendere un margine sugli avversari.

Quando si è entrati nel sesto giorno dell’ottava tappa, sembra che la scommessa abbia pagato, visto che il vantaggio sui secondi, i danesi/americani di Vestas 11th Hour Racing ha superato le 11 miglia al rilevamento delle posizioni delle 15. Ciononostante, la navigazione non è stata semplice per Turn the Tide on Plastic che ha dovuto evitare, come hanno dovuto fare anche gli inseguitori, le grandi masse nuvolose dell’Atlantico meridionale che possono sempre rivelarsi fatali.

“Ormai siamo entrati in una zona in cui l’aria ci permette di lascare le scotte e prendere più velocità, ma purtroppo le nuvole a volte remano contro.” Ha spiegato Dee Caffari. “La scorsa notte abbiamo passato circa otto ore sotto una nuvola con il vento che continuava a saltare, e sotto la pioggia. Abbiamo fatto moltissimi cambi di vele e i ragazzi sono rimasti svegli praticamente tutto il tempo. Anche adesso che ci siamo lasciati alle spalle quelle nuvole mostruose, ne arrivano di nuove continuamente. Alcune grandi, alcune piccole, ma tutte portano un salto di vento e alcune della pioggia. Abbiamo scelto una combinazione di vele che ci permette di avanzare bene quando c’è aria e di adattarci quando finiamo sotto l’ennesima nuvola. Ora dobbiamo cercare di rimanere veloci e nella direzione giusta. Facile a dirsi ma non a farsi quando le nuvole cercano di fermarti e gli altri potrebbero farsi sotto.”

A parte la massima concentrazione, l’umore a bordo di Turn the Tide on Plastic è ottimo. “Siamo davanti, è fantastico.” Ha detto con il solito entusiasmo la triestina Francesca Clapcich. “Stiamo facendo una bella tappa, dobbiamo solo andare avanti così ancora per due settimane!”

I battistrada non sono i soli a soffrire per la meteo instabile dovuta alle formazioni nuvolose. Con il vento che passa dai 10 ai 30 nodi in pochi minuti, anche gli inseguitori possono restare vittime della situazione. “C’è un sacco di aria calda nella zona in cui siamo, che crea molta energia.” Ha spiegato il veterano inglese Rob Greenhalgh da bordo di Mapfre, attualmente in sesta piazza. “Queste nuvole spuntano da tutte le parti e sono enormi. Speriamo che il peggio sia passato, le previsioni per le prossime 48 ore dicono che l’aria aumenterà e ci permetterà di navigare con angoli più veloci.”

Al rilevamento delle ore 15 italiane, Mapfre aveva un distacco da Turn the Tide on Plastic di 48 miglia, ma era la barca più rapida della flotta con 16.2 nodi. “Non siamo messi male ma Turn the Tide sta avanzando bene, e continuerà a farlo.” Ha spiegato ancora Greenhalgh. “Speriamo che le cose cambino un po’ in modo da rifarci sotto.” Contrariamente a quanto successo alla barca di Dee Caffari, Team Sun Hung Kai/Scallywag oggi ha pagato il prezzo dell’opzione estrema a ovest, accumulando un distacco di circa 50 miglia. 

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