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06/04/2018 - 19:38

Yachting e geopolitica

Barcelona Race KO per la crisi catalana

L'instabilità politica e finanziaria della Catalogna miete la prima vittima illustre nella vela: annullata la Barcelona World Race 2018-19, importante giro del mondo in coppia che aveva conosciuto uno sviluppo notevole e faceva parte del circuito Globe Series della classe IMOCA. Gli organizzatori hanno dato appuntamento al 2022-23. Ma non mancano le proposte alternative. La più affascinante? Il giro del mondo con i Class 40... - VIDEO

 

di Christophe Julliand

La Barcelona World Race è sospesa. La quarta edizione del giro del mondo in doppio riservato alle imbarcazioni della classe IMOCA doveva partire dalla capitale catalana il prossimo 12 gennaio 2019. Non sarà così. A causa dell'instabilità politica in Catalogna, si legge nel comunicato sul sito della regata LINK http://www.barcelonaworldrace.org/en/news/news/barcelona-world-race-2018... gli organizzatori – e cioè la FNOB (Fondazione per la Navigazione Oceanica di Barcellona) - hanno deciso di sospendere la regata e di puntare all'organizzazione di una prossima edizione all'orizzonte 2022-2023.

Salta così un evento maggiore nel calendario delle Globe Series, il campionato della classe IMOCA proprio quando le novità annunciate per la prossima edizione (scalo a Sydney e possibilità di sostituire il co skipper) sembravano aver raccolto il consenso degli addetti ai lavori con una dozzina di team che avevano annunciato la loro intenzione di partecipare al giro del mondo.

Se il comunicato che annuncia la sospensione della regata conclude assicurando che ''la FNOB farà tutto il possibile per sopportare la classe IMOCA con soluzioni alternative'', una proposta molto più radicale è giunta dai navigatori catalani Guillermo Altadill e Anna Corbella per salvare la Barcelona World Race. Il comunicato con la proposta di Altadill e Corbella è stato rilanciato da diverse testate in Spagna.

L'alternativa Class 40 - La soluzione proposta è di disputare la Barcelona World Race con i Class 40, categoria di monoscafi di 12,5 metri molto più low tech e quindi più accessibili dal punto di vista economico rispetto ai 60 piedi della classe IMOCA. Corbella e Altadill argomentano così: ''Se la volontà del Comune di Barcellona (una delle istituzioni pubbliche che insieme con la regione autonoma di Catalogna che finanziano la FNOB, Ndr) è quella di mantenere il proprio posizionamento di evento internazionale nel calendario della vela oceanica, è necessario effettuare un cambio di formato per adattarsi alla situazione attuale."

Proseguono: ''Si è parlato di motivi come l'instabilità politica e la mancanza di sponsor (…), si è detto che c'erano 14 squadre pre-registrate, ma tra questi quasi nessuno aveva la sponsorizzazione necessaria per partecipare con i 60 piedi e quindi il rischio era di correre una BWR con poche barche partecipanti, quindi di proporre un evento di basso livello dal punto di vista sportivo."

Passando ai Class 40: ''la regata che proponiamo è un nuovo design per BWR che lo rende attraente per gli sponsor e vitale per i marinai spagnoli e non, un evento globale pionieristico con un formato che assicura un alto livello sportivo e un importante attenzione mediatica", aggiungono Corbella e Altadill sottolineando il fatto che, rimanendo nel quadro degli accordi siglati con la FNOB, si potrebbe continuare a sfruttare i benefici fiscali riguardo sponsorizzazioni e partnership per un costo globale paragonabile all'organizzazione di una tappa delle Extreme Sailing Series.

Prima o poi una regata intorno al mondo in Class 40... - Organizzare una regata intorno al mondo con i Class 40 a tappe o senza, del resto, non è una nuova idea. Anzi, è stata già concretizzata da Josh Hall che ha organizzato due edizioni di quella che fu chiamata la Global Ocean Race circumnavigazioni a tappe classiche (Europa, Sudafrica, Sud America, Nord America e ritorno in Europa): prima edizione nel 2008-2009, seconda nel 2011-2012 mentre la terza prevista per il 2015-2016 non è mai partita per mancanza di sponsor.

Il giro del mondo in regata sempre in Class 40 ma senza scalo, è (o era?) anche il progetto del navigatore romano Matteo Miceli (la Roma Ocean World) che ci ha provato di persona, da apripista, con Eco 40 nel 2014-2015. Nel 2016, il sardo Gaetano Mura ha provato anche lui a concludere la circumnavigazione del pianeta non stop in Class 40 ma ha dovuto fermarsi in Australia e non è riuscito a battere il record stabilito dal cinese Guo Chuan nel 2012-2013 (137 giorni).

E di fatto, nell'ambito dell'associazione degli armatori di Class 40, l'idea di un giro del mondo è nell'aria da tempo. Ne ha parlato recentemente Halvard Mabire, il presidente della Class 40 in un'intervista rilasciata a Voiles & Voiliers, profetizzando: ''Si avvicina il giorno in cui ci saranno giri del mondo in Class 40. Mi piacerebbe una regata in solitario nel 2019 e mi piacerebbe se potessimo annunciarlo prima della Route du Rhum (novembre 2018, Ndr). E poi andremo verso un altro giro del mondo in doppio o in equipaggio a tappe (…). Spero che entro quest'estate potremo annunciare una prima regata intorno al mondo.''

VIDEO TEASER BARCELONA WORLD RACE

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