Volvo Ocean Race 2017-2018: l'altro arrivo

LE FOTO - Una settimana dopo la scomparsa in mare di John Fisher, SHK/Scallywag è ormeggiata alla meno peggio su una banchina di transito a Puerto Montt. L'equipaggio resta in Cile per fare un ampio debriefing, poi comunicherà le scelte sul futuro. Intanto la polizia cilena ha aperto una indagine e sentito alcuni dei velisti 

E' trascorsa esattamente una settimana da quel lunedi del tragico incidente costato la perdita in mare di John Fisher. Sette giorni di navigazione col cuore in gola, e l'equipaggio di Sun Hun Kai Skallywag è approdato lungo le coste del Cile, a Puerto Montt, città potuale della regione di Los Lagos, da dove parte la strada di comunicazione chiamata Carretera Austral, che arriva fino alla Patagonia.

La barca è ormeggiata in punta a una banchina del porto turistico. Il team ha navigato questi sette giorni combattendo una battaglia emotiva e fisica che ha svuotato i velisti di ogni energia. Ma alla fine la priorità di tutti è stata quella di far arrivare la barca e l'equipaggio del VO65 sani e salvi in porto. Lo shore team ha parlato con l'equipaggio, che a quanto pare intende restare in Cile, dove nei prossimi giorni avranno un debriefing, e quindi decidere i piani futuri. Il team darà ulteriori informazioni non appena saranno disponibili.

Il debriefing completo sull'accaduto è atteso con ansia anche dal quartier generale della Volvo Ocean Race ad Alicante, perchè si vuole in tutti i modi ricostruire ciò che è andato storto, e ottenere ulteriori informazioni per evitare che incidenti del genere possano ancora ripetersi. Si spera in tal senso che il debriefing di Skallywag abbia la massima diffusione pubblica.

Dal canto suo, la struttura del Maritime Rescue Coordination Centre Chile ha confermato che l'operazione avviata sette giorni fa per il "Search and Rescue" è stata disattivata. Secondo l'agenzia AFP, la polizia cilena avrebbe ascoltato la versione dei fatti da alcuni dei membri dell'equipaggio di SHK/Scallywag, al loro arrivo a Puerto Montt, in relazione all'incidente, e alla morte, che si presume sia avvenuta dopo una caduta fuori bordo nel corso della settima tappa della Volvo Ocean Race da Auckland (Nuova Zelanda) a Itajaì (Brasile). L'indagine e gli interrogatori sarebbero comunque un "atto dovuto". 

SU SAILY TV, IN ARRIVO UNA PUNTATA SPECIALE DI VOR STORIES: UOMO IN MARE, COME EVITARLO, COME AFFRONTARLO, L'ESPERTO SPIEGA TUTTO