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10/04/2011 - 12:09

Trofeo Princesa Sofia Mapfre a Palma

E alla fine sul podio...
C'è sempre lei

Alessandra Sensini interpreta meglio di tutti la Medal Race, risale dal quinto posto fino al terzo, bruciando di un punto un'irruenta Laura Linares (OCS), e affiancando i Sibello (secondi nel 49er) quali unici piazzamenti azzurri sul podio. E adesso tutti a Hyeres
 
Gira e rigira e rigira, la vela olimpica italiana approda sempre allo stesso scoglio, dove c'è un bel faro sempre acceso: chi c'è sul podio alla fine di Palma 2011? La solita, immortale, capitana, Alessandra Sensini, terza nel windsurf RSX. E con lei i fratelli Sibello, Pietro e Gianfranco, nell'acrobatico 49er, splendidi secondi (lo erano matematicamente già ieri, prima della Medal Race).
 
La storia delle finali tra i top-ten in tutte le classi, ci restituisce il malessere di una Medal Race che non sembra piacere proprio ai nostro atleti. Il podio di Alessandra è frutto dell'unica Medal disputata decentemente (è arrivata terza), e contemporaneamente dell'OCS (partenza anticipata, la squalifica non si scarta nella Medal...) della irruenta Laura Linares. Così, a chiudere il libro della prima settimana di selezioni olimpiche tra gli azzurri, nella classe windsurf femminile si ristabiliscono le gerarchie messe seriamente in dubbio fino a ieri, e in che modo? Con la testa, come ammoniva il DT Paolo Ghione nell'intervista a Saily. La Sensini ha ritrovato fiducia ed equilibrio e ha fatto ...la Sensini.

La Linares è rimasta forse vittima del suo stesso temperamento agonistico, ha attaccato nella Medal che poteva affrontare, tra virgolette, "in difesa", e ha perso tutto, podio e leadership delle selezioni. Nella bolina aveva fatto cose egregie, nei primissimi posti, poi la delusione in boa per l'OCS, e la rabbia perché non pensava di meritarlo. Ventanni di differenza serviranno pure a qualcosa, no? Noi comunque ringraziamo le atlete: per lo spettacolo, le emozioni, l'alta classifica, la preparazione. Nella certezza, sempre citando Ghione, che questa selezione si deciderà all'ultima regata.
 
I Sibello hanno concluso al 7° posto la Medal Race, hanno provato ad attaccare i francesi Dyon e Christidis, ma quelli hanno li hanno marcati e alla fine hanno limitato i danni quel tanto che bastava a non farsi superare. La Medal - punteggio doppio e non scartabile - è per molti versi ancora da comprendere a fondo, per utilizzarne i segreti ed evitarne i tranelli.
 
Nelle altre classi gli azzurri hanno collezionato Medal Race non brillantissime. Nel 470M Gabrio Zandonà e Pietro Zucchetti hanno tagliato il traguardo ultimi al 10° posto, identico piazzamento della classifica generale finale. Comunque di livello eccelso. Ora serve un colpo d’ala a Hyeres. Nel 470F Giulia Conti e Giovanna Micol seste nella Medal si accontentano (per loro è il caso di dirlo) del settimo in generale. Ricordiamoci sempre che siamo all’inizio di una stagione lunghissima e massacrante che avrà il suo clou a dicembre in Australia per la selezione del 75% delle nazioni: non solo non si può pretendere che i nostri siano in forma adesso, ma è persino giusto che non lo siano. Tanto più quegli equipaggi (e G&G sono tra questi) che non avranno certo problemi a centrare il limite federale delle 10 nazioni. Dunque: G&G alla via così.
 
Nella Star Diego Negri e Enrico Voltolini settimi all’arrivo della Medal Race, giusto davanti (sarà un caso?) a Francesco Bruni e Leone Rocca, ottavi. Piazamenti che valgono il 4° posto a Diego e Enrico (terzi prima della finale, podio sfumato) e il 9° di Checco e Leone. Livello alto, due rivali forti e che si straconoscono, livelli psicologici che crescono… anche in questa classe saranno selezioni belle e ricche.
 
Nelle altre Medal Race senza azzurri, vittorie inglesi di Ben Ainslie sul Finn e di Paul Goodison sul Laser, trionfo neozelandese sul Laser Radial e statunitense nel Match Race.
 
Guardando al “medagliere” - si fa per dire: forse sarebbe il caso di chiamarlo “podiere” – ecco cosa viene fuori:
 
Gran Bretagna (6): 3 ori, 1 argento, 2 bronzi
Francia (5): 2 ori, 2 argenti, 1 bronzo
Nuova Zelanda (3): 2 ori, 1 argento
Spagna (1): 1 oro
USA (1): 1 oro
Olanda (1): 1 oro
ITALIA (2): 1 argento, 1 bronzo
Germania, Finlandia, Giappone, Belgio (1) 1 argento
Seguono le nazioni con un solo bronzo
 
L’Italvela è quindi la settima nazione in questa ranking, che ha valore solo simbolico. Un livello che conferma gli standard soliti. E che fa capire come la base sia solida: basterebbe un acuto, un decollo, una sorpresa, a cambiare le cose e far salire parecchio le azioni della nostra vela olimpica. E quello a cui si sta lavorando, con più d’una prospettiva. Appuntamento a Hyeres.

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