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08/04/2011 - 09:30

Il Centro Studi Tradizioni Nautiche: un tesoro nascosto nel porto di Napoli

Cultura nautica, dalle parole ai fatti

Il Centro Studi Tradizioni Nautiche è un tesoro nascosto tra i vicoli del porto a Napoli: biblioteca, museo, raccolta di riviste, foto e video. Uno strumento per divulgare la storia del mare e della vela, già usato da ricercatori, che può (e deve) essere scoperto anche da tutti gli appassionati
 
Si parla tanto di cultura nautica, per fortuna c'è chi la fa. E non solo navigando e insegnando, tessendo con pazienza la tela delle proprie (e altrui) conoscenze veliche e marinaresche. Della promozione della cultura del mare è parte qualificante - quasi ne fosse un fondamento - la raccolta, la manutenzione e la condivisione dei suoi elementi storici. Le tradizioni, le tecniche, i personaggi, le storie, l'evoluzione di un intero mondo di mestieri e passioni, archiviata, certificata e consultabile attraverso gli strumenti di conservazione e comunicazione: libri, riviste, annuari, fotografie in bianco e nero, immagini e video, pubblicazioni di ogni tipo: bandi, regolamenti, normative, progetti e disegni, carte nautiche, diari di bordo, persino oggetti e modelli.
 
La nostra storia è l'essenza del nostro presente. Ora provate a pensare che qualcuno, con certosina pazienza e incrollabile passione, abbia iniziato da una dozzina d'anni (nel 1999 per la precisione) quest'opera di raccolta e tutela. E l'abbia proseguita anno dopo anno, sviluppandola, accrescendola senza sosta, incurante delle difficoltà e spesso della scarsità di risorse, dedicando buona parte della propria vita alla costruzione di un patrimonio comune. E immaginate che questo patrimonio sia cresciuto fino a diventare un contenitore enorme, con pochi paragoni nel mondo, una vera istituzione. Questo qualcuno è un gruppo eterogeneo di uomini e donne che dal 1999 hanno fatto nascere e tenuto in vita l'esperienza del Centro Studi Tradizioni Nautiche, connesso alla sezione di Napoli della Lega Navale Italiana.
 
Questo Centro (CSTN)  è oggi, nel 2011, un incredibile tesoro nascosto, dalle potenzialità enormi. Ha margini di crescita straordinari e può rappresentare un volano per tutto il movimento. Perché quando si parla di cultura del mare - a proposito della promozione alle giovani generazioni, della comunicazione al pubblico degli sport del mare e in particolare della vela, o del progressivo inserimento della vela nel mondo scolastico - non si può prescindere dalla cura degli elementi e delle tradizioni che quella cultura hanno costruito nel tempo.
 
Qualche numero impressionante del CSTN. Una biblioteca aperta al pubblico e frequentata da studiosi, studenti universitari e appassionati, con quasi 6.000 volumi frutto di donazioni, cui si sommano quasi 11.000 volumi catalogati e conservati presso terzi (altra caratteristica interessante e che sta favorendo donazioni o disponibilità di reperti e pubblicazioni da parte di privati che contribuiscono ad aumentare la dotazione del Centro). Circa 6500 numeri di 120 riviste specializzate italiane e mondiali. Una catalogazione e informatizzazione del materiale suddiviso in ben 36 settori, dalle barche alle attrezzature, dalle Olimpiadi alla Coppa America, dall'arte marinaresca alla cantieristica, dal canottaggio alla motonautica, dalle Capitanerie di Porto alle Federazioni, dalla gastronomia alla meteorologia, dalla Marina Militare a quella Mercantile, dalla medicina all'oceanografia, dal modellismo ai musei, dalla navigazione alle assicurazioni, dai viaggi alla narrativa, dalla pesca ai portolani, dalla didattica alle regate, dalla storia navale ai saloni nautici...
 
Oggi nel mondo una raccolta ordinata di questa vastità esiste forse solo al Mystic Seaport, The Museum of America and the Sea, che si trova nel Connecticut (USA), e che fu fondato nel 1929 come Marine Historical Association. Oggi visitato da circa 400.000 persone all'anno.
 
Credo sia chiaro il valore enorme di ciò che è oggi il CSTN, grazie al lavoro dei suoi fondatori (un gruppo di appassionati nautici partenopei, con qualche collaborazione anche da altre regioni), dei collaboratori operativi e scientifici. Il CSTN ha già in atto convenzioni con l'Università degli studi di Napoli "Federico II", con l'Associazione Italiana Docenti di Fisica, con l'Università degli studi di Napoli "Parthenope", con l'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale", con il Servizio Bibliotecario Nazionale. Ha avuto riconoscimenti, patrocinii e stringe relazioni con altre istituzioni, associazioni, circoli nautici e yacht club, ha stampato alcuni libri unici, una collana di quaderni, e dato vita a iniziative culturali e concorsi. Ma non sono certo questi dei punti d'arrivo.
 
C'è una caratteristica assai importante che rende il Centro davvero unico: il suo enorme archivio è infatti a disposizione di tutti gli appassionati del mare, oltre che degli studiosi o dei ricercatori che già oggi lo utilizzano. Ciascuno può beneficiare di questo patrimonio storico con facilità, e grazie alle tecnologie gran parte dei contenuti sono fruibili anche telematicamente. Per questa sua caratteristica il CSTN e il suo archivio sono un bene appetibile a molti, interessante per un vasto pubblico.
 
Ora che il Centro è già uno dei più grandi esempi del suo genere in Europa e nel mondo, può diventare un punto di riferimento per tutti, e per la crescita del mondo del mare in Italia. A partire dalle sue basi storiche e con l'aiuto e la partecipazione di tutti.
 
Fabio Colivicchi

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