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31/10/2017 - 18:31

Parte la seconda tappa, quasi 3000 miglia in Atlantico

Mini Transat, ci risiamo
Oceano, a noi due!

Mini Transat, secondo atto. Tutti pronti per la tappa atlantica che parte mercoledi 1 novembre. L’Oceano aspetta i Mini 6.50 con 2700 miglia di percorso: da Las Palmas (Canarie) a Le Marine (Martinica). La vigilia dei navigatori italiani in gara: Ambrogio Beccaria (Alla Grande Ambeco), Andrea Pendibene (Pegaso Marina Militare), Andrea Fornaro (Sideral), Emanuele Grassi (Penelope). ULTIM'ORA: cambio percorso, gate a sud per rischio ciclone - GUARDA 2 VIDEO - Come seguire - A BORDO CON SAILY TV

 

Partono per una ventina di giorni di oceano, fascia Alisei, direzione Caraibi, ben fuori dalla stagione degli uragani. Previsioni meteo morbide, si dovrà scendere un po' di latitudine all'inizio per agganciare prima gli Alisei di Nord Est, che soffieranno tra 14 e 17 nodi per almeno una decina di giorni, prima di tendere a calare un po'. Per ora niente super aliseo da 25-30 nodi, insomma. E' il tappone, cervellotico, nel quale si deve prendere il ritmo prima di tutto con se stessi e poi con la barca. Maratona dove contano il mezzo, l'esperienza, l'equilibrio, la fortuna.

ULTIM'ORA - Un aggiornamento meteo, durante il briefing con i concorrenti, ha evidenziato che, a causa della temperatura dell'acqua molto alta per il periodo, oltre all'aliseo debole c'è una saccatura intorno alla quale c'è un 20% di possibilità che si possa formare un ciclone tropicale. Questo esattamente lungo la teorica rotta diretta verso Martinica. Di fronte al rischio, sia pure remoto, organizzatori e concorrenti si sono trovati a fare una scelta di prudenza: il percorso è stato cambiato con l'aggiunta di un gate obbligatorio tra due delle Isole di Capo Verde: Santo Antao a Nord e Sao Vicente a Sud. Comporterà un aumento di 200 miglia e forse un giorno in più per raggiungere Martinica, ma tanta sicurezza in più per i ministi. Una novità che renderà la traversata un pelo più scontata, tutti sul treno degli alisei, escludendo tentazioni di rotte dirette più a Nord. Ma i marinai lo sanno: la prudenza non è mai troppa.

Las Palmas de Gran Canaria ribolle di passioni veliche, voglia di planare con gli Alisei, tensioni da traversata estrema, soli su 6 metri, in mezzo al pianeta oceano. Per i solitari della Mini Transat ancora poche ore e poi tutto avrà il sapore e i rumori dell’oceano, i Mini 6.50 sono pronti alla seconda e ultima tappa di questa Mini Transat.

Dopo una lunga pausa a Las Palmas, archiviata la prima parte della regata, gli skipper hanno avuto il tempo per cambiare registro a bordo delle loro barche ed entrare nel vero e proprio spirito oceanico. Si cambia assetto, si alleggerisce l’abbigliamento e si prepara una nuova cambusa, più ricca, per coprire le 2700 miglia del percorso, che prevede l’arrivo a Le Marine in Martinica. Sulla linea di partenza ci sono quattro velisti italiani, che rappresentano anche la Classe Mini 6.50 Italia, supportata da Ambeco Srl. 

LO SPECIALE MINI TRANSAT DI SAILY TV CONTINUA: VI RACCONTEREMO LA SECONDA TAPPA CON ESCLUSIVI VIDEO DA BORDO CON I VELISTI ITALIANI

Ambrogio Beccaria skipper di ITA 539 Alla Grande Ambeco (Pogo 2) si sente pronto ed è tranquillo. Dopo il suo 6° posto alla prima tappa non c’è pressione per l’oceano, ma consapevolezza di poter dimostrare ancora tanto e un obiettivo sportivo: “Arrivare tra i primi dieci”. Ambrogio ha ampiamente dimostrato le sue doti di navigatore e la tratta La Rochelle – Las Palmas è stata ben gestita sia dal punto di vista della tattica che dal punto di vista della conduzione del suo Mini.

Sempre in categoria serie Andrea Pendibene, skipper di Pegaso Marina Militare ITA 883 (Pogo 3), ha ritrovato una sintonia importante per affrontare l’oceano. “La prima tappa è stata come un allenamento e lo stop a Las Palmas è servito per l’ultimo set up prima della traversata vera e propria.” Dichiara Pendibene, “mi sento sicuro e ho voglia di sciogliermi un po’ di più per sfruttare al meglio la mia esperienza maturata negli anni sia in questa regata che in Marina Militare.

Una nuova energia anche per Emanuele Grassi, skipper del Pogo 2 Penelope Glam ITA 603, che dopo una prima tappa impegnativa e limitata dalla falla a poppa, causata dalla rottura di uno dei timoni, ha voglia di riscattarsi e di giocare la partita con tutti gli assi nella manica che sa di avere. “Alla partenza a La Rochelle avevo molti pensieri e c’era tanta emozione che oggi invece ho convertito in energia pura. Quindi a questa seconda tappa voglio veramente dare il massimo e dimostrare le mie capacità.”

Per la categoria Proto sarà lo skipper toscano Andrea Fornaro a portare i colori italiani a bordo del suo Sideral ITA 931. “La Mini Transat è una regata impegnativa, forse la più impegnativa del panorama delle traversate in solitario. Dopo i lavori fatti in questi giorni non vedo l’ora ti tirare le marce in Oceano per riprendere qualche posizione persa durante la prima tappa.” 

GALLERY FOTOGRAFICA: MINISTI IN CABINA, L'INTERNO DI TUTTI I MINI IN GARA

Mercoledi 1 novembre alle 14.00 (ora italiana) la partenza dal porto di Las Palmas sarà con vento leggero e variabile, a causa dell’orografia dalle isole circostanti. Sarà quindi importante trovare il canale libero e regolare per poter uscire dalle Canarie ed agganciare gli alisei, già presenti lungo il percorso ma non troppo energici come solitamente ci si aspetta in queste zone.

Il tracking per seguire la regata su: minitransat.fr - Ogni giorno report, news e commenti su Saily Magazine.

IL VIDEO DEL PROLOGO A LAS PALMAS DOMENICA 29

 

LA MINI TRANSAT: UNA BARCA DI 6 METRI E 50, UN UOMO E L’OCEANO ATLANTICO - Nata dall’idea dell’inglese Bob Salmon, la Mini Transat nasce nel 1977 compiendo così i suoi primi 40 anni e forgiando i talenti che hanno scritto le pagine più belle della storia di questo sport.

LE BARCHE La regata è dedicata ad imbarcazioni di 6 metri e 50 appartenenti alla categoria MINI 6.50 e che sono suddivise in due categorie: prototipi, barche su progetto unico, e serie, modelli costruiti in serie da cantiere.

NAVIGARE COME GLI ANTICHI A bordo dei Mini 6.50 gli skipper avranno solo una radio VHF, che permetterà loro di ricevere le previsioni meteo e la posizione della flotta in base alla distanza dall’arrivo, attraverso dei collegamenti giornalieri (detti VACATION), e un GPS non cartografico (strumento per la determinazione della posizione).

NESSUN SUPPORTO TECNOLOGICO che possa fornire allo skipper collegamenti a terra o indicazioni più dettagliate sul meteo o sulla posizione reale dei concorrenti.

IL PERCORSO. La regata è divisa in due tappe: - La Rochelle – Las Palmas (Canarie) per un totale di 1350 miglia. - Las Palmas (Canarie) – La Marine (Martinica) per un totale di 2700 miglia. Percorso totale 4050 miglia in solitario.

VIDEO: IL RACCONTO DELLA PRIMA TAPPA VISTO DALLE BARCHE ASSISTENZA DELLA MINI TRANSAT

Commenti

Raffaele Simeoli (non verificato)

Ciao Fabio ho piacere di seguire la regata attraverso il vostro sito... grazie e buon lavoro