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10/10/2017 - 15:44
Da quattro giorni senza vento
Mini Transat: razionati i viveri!
Mini Transat senz'aria: la prima tappa si trascina in una ampia zona di venti leggerissimi tra Gibilterra e le Canarie. E i navigatori hanno iniziato a razionare i viveri a bordo, cibo e acqua. Perchè le previsioni indicano 5 nodi anche per i prossimi due giorni. Leger, in testa tra i Proto, a 87 miglia da Las Palmas. Splendido Beccaria (5-S). Bene Fornaro (9-P), grande rimonta di Pendibene (16-S). Tutti tra 140 e 170 miglia dall'arrivo. Grassi (47-S) - VIDEO LAS PALMAS
Ministi nella bonaccia. Sgretolata la fama di tappa ventosa, la prima frazione della Mini Transat, superato il temuto Finisterre e costrggiato il Portogallo, ha portato i navigatori con le loro piccole-grandi barchette oceaniche oltre le colonne d'Ercole, a spingersi a Sud nell'Atlantico, verso l'Africa e le Canarie. Da almeno quattro giorni la flotta è alle prese con vento che soffia a 2-3 nodi (quindi nulla), e quando va meglio arriva a 4-6 nodi. Il tracking impietoso mostra le barchette che cercano traiettorie indefinite, spesso fuori rotta, per tenere un minimo di passo e avanzamento. A farne le spese maggiori sono gli scafi più potenti, quelli con idee di foiling e prue tonde, pensati per scivolare veloci negli Alisei, in crisi con le ariette specie se si bolina. Le previsioni indicano che il Sud Est continuerà per almeno 48 ore a 5-9 nodi.
I navigatori corrono ai ripari. Una tappa nata per essere completata in 6-8 giorni, è già entrata nel nono giorno, e se un terzo circa della flotta è ormai entro le 150 miglia da Las Palmas, buoni due terzi hanno ancora tanta strada da fare. Nelle comunicazioni radio con la direzione corsa e tra di loro quando vicini, gli skipper aggiornano sulla decisione di razionare viveri e acqua. Di sicuro a Las Palmas i Mini arriveranno vuoti! I migliori tra i Proto hanno fatto percorrenze nelle 24 ore tra 60 e 80 miglia. E anche tra i Serie la media nelle 24 ore è per tutti sui 3,5 nodi.
In testa tra i Proto Arthur Leopold Leger (Antal XPO 709) con 25 miglia di vantaggio sul solito Lipinski (Griffon 865). Tra i Serie cambiamenti frequenti, adesso è primo Valentin Gautier (Shaman Banque du Leman 903), ma incollato c'è Erwan Le Draoulec (Emile Henry 895).
GLI ITALIANI - Il più in vista di tutti, per piazzamento e per posizione, è uno splendido Ambrogio Beccaria (Alla Grande Ambeco 539), 5° tra i serie, ma davanti a moltissimi Proto. E' l'italiano più vicino all'arrivo di Las Palmas (140 miglia circa). Considerando l'età del suo Pogo 2, sta facendo una regata straordinaria. Resta in evidenza anche Andrea Fornaro (Sideral 931), al 9° posto tra i Proto e a 160 miglia dall'arrivo. Dopo i bordeggi creativi intorno a Finisterre, Andrea è andato dritto e mediamente più a Ovest, guadagnando terreno. Le ariette leggerissime non si addicono al suo prototipo molto potente.
La rimonta più prodigiosa però è venuta da Andrea Pendibene (Pegaso Marina Militare 883), che dal 28° posto è risalito fino al 16° ed è ormai in vista del gruppo di testa dei Serie. Motivi: anche lui ha navigato mediamente più a Ovest degli altri, e nelle ultime 24 ore la sua media è superiore a quasi tutta l'intera flotta: 3,9 nodi di media e 93,27 miglia percorse. Con la sua barca di Serie Pendibene si trova a sole 15 miglia da Fornaro. La Mini con la bonaccia mette in gioco anche altre cartucce oltre a velocità della barca e scelte tattiche azzeccate. L'equilibrio uomo-barca è fondamentale.
Emanuele Grassi (Penelope 603) è 47° a 300 miglia dall'arrivo, naviga tranquillo dopo aver risolto, con l'assistenza radio di una delle barche al seguito, alcune piccole avarie.
ALLA SCOPERTA DI LAS PALMAS, L'ARRIVO DI TAPPA
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