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31/07/2017 - 01:16

McDougall + McConaghy Moth Worlds 2017 a Malcesine, l'epilogo

Vecchio laserista fa buon brodo

Alla fine il campione del mondo di vela volante è Paul Goodison, 40 anni tra tre mesi, cresciuto a spaccarsi la schiena sul Laser anche dopo l'oro di Pechino 2008, prodotto dell'accademia di Weymouth, ex sparring-partner di Ben Ainslie. A Malcesine ha battuto tutti i più osannati velisti del momento. Peter Burling al secondo posto ("Dopo 4 prove il penultimo giorno ero stanco, Paul invece schienava  ancora!"). Primo italiano Francesco Bruni. Guerra in famiglia tra i gemelli Ferrighi per il titolo Youth - FOTO E VIDEO

 

Vecchio laserista fa buon Moth. Vince Paul Goodison, primo a conquistare due mondiali Moth di fila. Vince a 40 anni, battendo il G20 della vela planetaria riunito al cospetto di Ora e Peler a Malcesine e sul Garda di bellezza accecante. Tutti a vedere da vicino l'alba di una nuova vela. Paul Goodison, anche lui era a Bermuda, a bordo di Artemis, è il più completo dei mottisti, fisico, tecnica, tattica e affidabilità nel giusto mix che serve a una barca che schizza, vola, spiazza, stupisce, non si fa capire ancora bene.

Peter Burling, oro a Rio 2016 e conquista dell'America's Cup 2017, il Signore della Vela di questi mesi, conosce l'onta di essere battuto da un quarantenne con zazzera rossa capace di schienare di più dei suoi 26 anni, nel momento decisivo, la quarta prova del penultimo giorno, dopo 5 ore di lago.

Terzo posto per Iain Jensen, il vendicatore dei prodieri, lui prodiere di Nathan Outteridge sul 49er, oro 2012 e argento 2016, è arrivato davanti al suo stesso timoniere, alza il vessillo di tutti i colleghi di prua del mondo e prende il podio della regata simbolo del futuro velico. Segno che il Moth e in genere il foiling sanno essere democratici e redistribuiscono le gerarchie senza troppo badare all'ortodossia.

Quarto Tom Slingsby, battuto ancora da Burling per la seconda volta in due mesi, ma sempre seduto alla mensa che conta. Quinto il "normale" Scott Babbage, mottista della primissima ora, che dell'affidabilità e conoscenza del mezzo fa strumenti tecnici in grado di tenerlo in classifica con i mostri sacri. Sesto Nathan Outteridge, per la verità molto sfortunato con avarie a ripetizione.

Non è questione da poco, il Moth, questo Moth, è un gioco bellissimo ma al suo interno c'è una componente "pro" che lo trasforma in una piattaforma commerciale, si passi il termine, in una vetrina capace di aggiornare ranking e considerazioni su un buon numero di top sailors e relativo mercato.

Primo degli italiani Francesco Bruni, altro uomo di Artemis, altro cervello velico completo, e altro quarantenne d'assalto, undicesimo con rimonta finale e piazzamenti da zona podio. Ancora ricordiamo con emozione il giorno della sua prima uscita sul Moth appena "scartato" a Mondello (GUARDA QUI QUEL VIDEO).

Subito dietro di lui 12° Carlo De Paoli, tra i primissimi in Italia a credere nel Moth. Lui e Bruni chiudono davanti a Tom Burton, medaglia d'oro Laser più recente (Rio 2016), a dimostrazione ulteriore che il volo sul Moth e un gioco complesso, dove serve mixare al meglio ingredienti diversi: fisica, tecnica, tattica, affidabilità.

E Carlo scrive su facebook: "Moth worlds 2017, il privilegio di regatare con i migliori velisti del momento e con campioni olimpici del presente e del passato, la soddisfazione di metterne dietro diversi. Concludo 12esimo sulla flotta più numerosa di sempre di un mondiale Moth: 220 barche. Un risultato difficile solo da immaginare alla vigilia. Ringrazio sentitamente tutti coloro che in questi giorni mi hanno dato il proprio supporto, gli amici più stretti, e in particolare Kevin Ellway per il prezioso contributo tecnico di questi mesi, così come i miei amici preparatori atletici, nonché motivatori Christian Van Garda Meer e Andrea Comini"

Il titolo Mondiale Youth è stato un romanzo familiare tra i gemelli Gian Maria e Stefano Ferrighi, ex della squadra agonistica Optimist della Fraglia Vela Riva del Garda. A 21 anni questi due nativi foiler hanno giocato quasi alla pari con i migliori. Il romanzo sta nel fatto che Stefano ha superato Gian Maria proprio nel finale, strappandogli per 3 posti il titolo. Chissà cosa si diranno a casa stasera. Noi gli diciamo bravi, e adesso vogliamo rivedervi anche in altre sfide.

Alla fine tutti pazzi per Malcesine e per il Garda di una accecante bellezza. Per l'organizzazione della Fraglia Vela Malcesine, con gli sponsor McDougall, McDoneghy, Veneri, Zhik e Negrinautica, più i soliti supplier del circolo, tutti ingredienti di una torta riuscita benissimo.

Tra qualche anno ripenseremo a questo mondiale di grandi stelle e grandi speranze, come a una finestra aperta dalla quale si è intravisto un pezzo di futuro.

INTERVISTA A PAUL GOODISON

 

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