PROFILO

21/06/2017 - 05:50

Isole Marchesi, un nuovo continente

La grande baia di Nuku Hiva

Tutto diverso qui, dal continente americano. Siamo arrivati nell'isola di Hiva Oa, forse 30 x 10km, 2000 abitanti in larga misura polinesiani, variamente scuri di pelle, neri di capelli, gentili ma non troppo, un po' indolenti (nessun bar nè snack al porto dove tutti fanno ormeggio..) abbondantemente foraggiati dal governo francese.. E la natura? Incredibilmente verde a terra, foresta pluviale ancora più fitta che a Panama se possibile, su rocce vulcaniche nerissime, il mare non molto attraente per via delle piogge e dei deflussi fangosi, molto densi specie nella baia dove siamo ancorati, a due km dal piccolo villaggio. Atuona, così si chiama, ha tre supermercati (molto poco super..) con poca scelta, quasi nulla di fresco e prezzi molto alti, tipo 5 euro un etto di formaggio o di prosciutto o un succo di frutta o un chilo di arance dalla NZ, 8 una busta di surgelati, e così via. Meno male che la nostra cambusa è ancora ben piena dal Messico! E poi una chiesa, il museo di Gaugin che qui visse e morì, così come Jaques Brel molti anni dopo. Sopra Atuona un giro di montagne ripidissime e verdissime alte oltre 1000m, quasi sempre con cappuccio di nuvole assolutamente sceniche in cima, da dove sbucano come dal nulla fino a 14 cascate piccole e grandi. Una quinta naturale incredibile! Ieri ė arrivata Sarah, una ragazza inglese che gira il mondo e starà con noi fino a Raiatea, dove il 15 giugno termina la stagione 2017 di Bulbo Matto. È una persona carina ed equilibrata, per fortuna, e non credo avremo nessuno dei problemi che paventavamo nelle nostre fantasie e nell'attesa della vigilia, nel ricordo non così positivo di un'altra tipa che a marzo aveva fatto una breve (per fortuna) permanenza a bordo. Invece Galen, il nostro fantastico equipaggio USA, sempre gentile e disponibile e competente è partito, lasciandoci ancora in quattro, essendo Roberto e Renzo i miei validissimi marinai. Il programma è quindi di girare le Marchesi fino al 26, quando parte Roberto da Nuku Hiva, la capitale, per poi traversare alle Tuamotu, serie di atolli non più alti di un metro sul mare, e poi a Raiatea, dove ci aspetta un cantiere per il carenaggio e la sosta di Bulbo Matto fino alla stagione prossima 2018. Questo è quanto per adesso, a risentirci presto! Fulvio

Commenti

Marko Vulesica (non verificato)

Ero lì con i miei colleghi da www.sebastus.com in cerca di nuovi posti per navigare ed è stato incredibile. Non potrei credere che questo paradiso esiste.