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07/04/2017 - 15:34

35 America's Cup: -48 giorni

Spithill diffidente
sulle scelte kiwi

Il catamarano misterioso di Emirates Team New Zealand comincia a preoccupare i rivali, in particolare il defender Oracle USA. Jimmy Spithill si dice diffidente sul lavoro fatto dai kiwi, in particolare sull'efficacia del sistema grinding a pedali. E Dalton, dopo l'intervista esclusiva a Saily TV, rincara la dose: "Ogni giorno ci sono spie di Oracle e Softbank che controllano ogni nostra mossa... Questo mi fa supporre che siamo sulla strada giusta!"

 

di Fabio Colivicchi

 

Le spie giapponesi e americane che non perdono di vista i movimenti in casa neozelandese. Il ritardo dei kiwi nel trasferirsi a Bermuda, restando "nascosti" a Auckland a finire la preparazione. Il mistero e l'attesa sull'efficacia dei grinder ciclisti... L'America's Cup che si avvicina (mancano meno di due mesi) suscita nervosismi e attese crescenti. Soprattutto in casa del defender.

L'ultimo a parlare è stato Jimmy Spithill, in una intervista a un settimanale di lusso e lifestyle a proposito della Coppa America, ha detto: "Non abbiamo ancora visto il catamarano di Emirates Team New Zealand - ha detto Spithill - Di sicuro abbiamo tante persone nostre in Nuova Zelanda che li guardano da vicino (sorride)... ma finchè non sei fianco a fianco con la barca non è possibile dare un giudizio completo."

Sulla soluzione rivoluzionaria del team guidato da Grant Dalton e nel quale c'è anche l'ex Luna Rossa Max Sirena, ovvero i grinder a pedali al posto dei consueti coffee con le manovelle girate con le braccia, Spithill resta perplesso: la maggiore potenza sprigionata dal sistema a pedali, infatti, sarebbe compensata (in negativo) dalla perdita di tempo nel passaggio di mure a ogni virata o strambata.

Ma qui subentra la scelta di ETNZ di allenarsi a oltranza a Auckland e arivare a Bermuda solo all'ultimo momento. I neozelandesi contano di migliorare le manovre e arrivare a pareggiare il tempo di passaggio a ogni cambio di mure, in modo di massimizzare l'extra-potenza dei pedali nel gestire i sistemi idraulici dei foil e della wingsail. Particolari forse, differenze minime. Ma è proprio su queste che si giocherà la prossima Coppa.

Intanto Grant Dalton, dopo l'intervista esclusiva a Saily TV della scorsa settimana, è tornato a parlare al New Zealand Herald: "Ci sono spie di Oracle e di Softbank tutti giorni a terra e in acqua che ci seguoni attentamente. Questo mi fa pensare che il nostro catamarano ha colto nel segno, siamo dalla parte giusta."

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