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18/02/2017 - 09:38

World Sailing verso Tokyo 2020

La vela offshore alle Olimpiadi?

L'ipotesi di vedere una prova di vela d'altomare offshore alle Olimpiadi fa un deciso passo avanti: il Council di World Sailing ha votato la proposta che sarà inviata al CIO. Una regata lunga 3-4 giorni in doppio misto su un monotipo di 8-12 metri. A Tokyo 2020 potrebbe essere uno degli "showcase event" dimostrativi. Decisione attesa per l'estate. Possibile ticket con il Kiteboard?

 

La vela d'altura torna alle Olimpiadi? Si diceva da tempo che il programma della vela olimpica era troppo basato su derive piccole e giovani, e stava risalendo la voglia di classi a chiglia, ma il passaggio fatto la settimana scorsa dal Council di World Sailing (la federvela mondiale presieduta dal danese Kim Andersen) è qualcosa di ben più grosso.

Il Council (40 persone) ha votato a grande maggioranza (29 a favore, 8 contrari e 3 astenuti) una submission dell'Oceanic & Offshore Committee, presieduto dal navigatore Stan Honey, per introdurre come sport dimostrativo a Tokyo 2020 una prova di vela d'altomare. Senza assegnare medaglie, l'evento dimostrativo proposto è una regata costiera di 3-5 giorni, su un monotipo d'altura tra gli 8 e i 12 metri (l'identikit perfetto per il Figaro Beneteau, del quale è appena stata presentata la terza generazione, dotata di foil), con equipaggiio doppio misto (la parità di genere è una fissa del CIO).

Dietro la mossa c'è la forte lobby della federvela francese: i francesi sono i maestri della vela offshore e vedrebbero con grande favore una ipotesi olimpica per la specialità, specie se dopo l'eventuale dimostrazione con successo a Tokyo ci fosse la definitiva consacrazione tra le specialità olimpiche, a partire dal 2024.

La strada è lunga, ma è avviata: il 28 febbraio World Sailing ufficializzerà la proposta al CIO, la cui Commissione per il Programma Olimpico invierà una submission al Comitato Esecutivo che avrà tempi fino alla prossima estate per prendere la sua decisione. Tra le difficoltà, o la possibile confusione davanti al CIO, il fatto che la stessa World Sailing ha inserito al CIO anche la proposta di sport dimostrativo per il Kiteboard, e difficilmente il Comitato Olimpico accetterà il rischio di due showcase velici.

Ma quella che a prima vista può apparire come concorrenza può trasformarsi in un ticket, e dare più forza a tutto il progetto olimopico della vela. La concorrenza con il Kite non c'è: entrambe le specialità sono proposte da World Mailing perché rappresentano una vela diffusa e amata dal pubblico. Ed entrambe sono interessanti agli occhi del CIO che cerca attrazioni che rendano i Giochi al passo con i tempi per ciascuna disciplina sportiva. Vela offshore e Kite sono entrambi espressioni alte della Vela, e come tali ci auguriamo di vederle a Tokyo 2020, avere successo e guadagnarsi un futuro da "medaglie"!

Staremo a vedere.

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