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01/02/2017 - 16:56
35 America's Cup
ETNZ non firma e vuole vincere
Come previsto, la sfida kiwi di Emirates Team New Zealand ha rigettato l'accordo definito "quadro" tra il defender Oracle e 4 dei 5 sfidanti, che prevede già il formato delle prossime due edizioni della Coppa
Accordo quadro? No grazie. Grant Dalton e il team neozelandese, ovvero la corazzata della vela e dell'America's Cup, sempre presenti negli ultimi 25 anni al massimo evento, si sfila con decisione dal pastrocchio voluto da Russell Coutts.
L'agreement, annunciato in una conferenza stampa a Londra la scorsa settimana (e anticipato da Saily con uno scoop), vorrebbe blindare le classi attuali (i catamarani AC50 con foil e randa alare), abbassare i costi di ingresso per potenziali nuovi sindacati, e dare continuità di attività tra una edizione e l'altra, il cui intervallo è accorciato a due anni.
Emirates Team New Zealand, che non era presente a Londra (e non era stato neanche invitato, ndr) ha fatto sapere di non aver firmato l'accordo, che diventerebbe praticamente carta straccia, qualora i kiwi dovessere vincere la Coppa America a giugno nel Great Sound di Hamilton, Bermuda.
I neozelandesi hanno confermato ad alcuni quotidiani di Auckland, di voler continuare a seguire le tradizioni dell'America's Cup, e le regole del Deed of Gift: "ETNZ crede che il futuro formato dell'America's cup debba essere deciso dal detentore e dal challenger of record, il primo sfidante, come è successo storicamente."
Il caso fa sentire pesantemente l'assenza del Challenger of Record in questa 35th America's Cup. Infatti dopo la rinuncia dello sfidante australiano Hamilton Island Yacht Club, il ruolo di COR è stato sostituito, con un altro accordo-blitz tra i team, da un comitato dei restanti sfidanti.
Emirates Team New Zealand resta in contenzioso con ACEA, l'autorità organizzatrice, che ha anche costretto a risarcirla pesantemente dopo la cancellazione del previsto evento di World Series ad Auckland. Di fatto i kiwi proseguono, da sfidanti, la battaglia che Luna Rossa aveva avviato, con il clamoroso ritiro nonostante il grande vantaggio acquisito sui concorrenti. Nel team neozelandese c'è anche Max Sirena, che era lo skipper di Luna Rossa.
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