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02/03/2011 - 23:25
Barcelona World Race a una svolta
Barcelona World Race a una svolta
Un tranquillo giovedi
a Capo Horn
a Capo Horn
Virbac Paprec 3 (Loick Peyron e Jean-Pierre Dick) e Mapfre (Iker Martinez e Xabi Fernandez) doppiano il più mitico dei capi degli oceani del mondo. Il giro del mondo per due svolta a sinistra: inizia la risalita dell'Atlantico. Match Race a 50 nodi. E dietro, iniziano le difficoltà per la flotta
Capo Horn è la pietra miliare per i velisti. Un simbolo, un nome che evoca storie e imprese. Un obiettivo, un sogno, una boa. Si cambia oceano e si affrontano le ultime 10mila miglia verso l'arrivo. Per le regate a vela moderne un passaggio quasi normale, che normale non è. Giovedì 3 marzo 2011 è il giorno di Capo Horn per i leader della Barcelona World Race. E' Francia-Spagna della vela.
Le due barche di testa della Barcelona World Race, Virbac-Paprec 3 e MAPFRE, si apprestano ad aggiornare le tattiche in funzione delle nuove condizioni, dopo la corsa nei 40-50 degli oceani del sud. L'Atlantico del sud, come dimostrano le precedenti edizioni di regate in solitario, è l'oceano durante il quale si verificano i più grandi rivolgimenti nella classifica, con guadagni e perdite enormi in termini di miglia, anche per la estrena variabilità delle condizioni.
Per i capoclassifica, Jean-Pierre Dick e Loïck Peyron, sarà rispettivamente il terzo passaggio dell'Horn in regata. Dick ha esordita nel 2005 nella sua prima Veldee Globe e poi nella vittoriosa Barcelona World Race; Peyron nella Vendee. Tra i due inseguitori, tre passaggi (con quello di queste ore) anche per Habi Fernandez, grazie alle due Volvo Ocean Race, al contrario per Iker Martinez sarà il secondo passaggio dopo l'ultima Volvo.
Dopo la rotta verso nord di ieri che li aveva rallentati, i due spagnoli hanno ripreso a correre e rosicchiato miglia a Virbac Paprec 3. Entrambi questi IMOCA 60 e le due coppie straordinarie che li comandano, corrono a una velocità tra 18 e 21 nodi verso Capo Horn. Quando arriveranno, lo troveranno in condizioni che qualcuno ha definito "da cartolina": vento forse a 50 nodi e mare conseguente, anche per l'arrivo del ciclone Atu, e il peggio, secondo gli esperti, toccherà proprio a Mapfre che è atteso al Capo cinque ore dopo il primo.
Nel resto della flotta si combatte duramente per la sopravvivenza. L'ultimo in classifica We Are The Water ieri ha messo l'albero in acqua come ha raccontato uno dei suoi skipper Jaume Mumbrú. La barca è stata coricata da un treno di onde enormi, mentre navigava con randa e tre mani, senza fiocco, finendo incastrata tra due onde, e imbarcando molta acqua. Tuttora a bordo i due stanno lavorando per risistemare le molte cose che hanno subito danni di diversa entità, e restare in corsa. I due stanno cercando anche di evitare il pit-stop a Wellington.
A Wellington, distante solo 100 miglia, e con attrezzatura di fortuna, si sta dirigendo invece Central Lechera Asturiana, dopo aver rotto l'albero mercoledì.
La flotta alle 14 del 2 marzo 2011
1. VIRBAC-PAPREC 3 (Jean-Pierre Dick - Loïck Peyron), at 7.274 miles to finish
2. MAPFRE (Iker Martínez - Xabi Fernández), at 80,6 miles from the leader
3. RENAULT Z. E. (Pachi Rivero - Antonio Piris), at 1.374 miles
4. NEUTROGENA (Boris Herrmann - Ryan Breymaier), at 1.415 miles
5. MIRABAUD (Dominique Wavre - Michèle Paret), at 1.609 miles
6. GROUPE BEL (Kito de Pavant - Sébastien Audigane), at 1.901 miles
7. ESTRELLA DAMM (Alex Pella - Pepe Ribes), at 1.967 miles
8. HUGO BOSS (Wouter Verbraak - Andy Meiklejohn), at 2.340 miles
9. GAES CENTROS AUDITIVOS (Dee Caffari - Anna Corbella), at 2.543 miles
10. FÒRUM MARÍTIM CATALÀ (Gerard Marín - Ludovic Aglaor), at 4.276 miles
11. CENTRAL LECHERA ASTURIANA (Juan Merediz - Fran Palacio), at 4.408 miles
12. WE ARE WATER (Jaume Mumbrú - Cali Sanmartí), at 4.965 miles
RTD FONCIA
RTD PRESIDENT
55°58'47"S e 67°16'18"W
Capo Horn viene indicato convenzionalmente come il punto più meridionale del Sudamerica. Situato nell'arcipelago della Terra del Fuoco, nell'isola detta di capo Horn, non è in realtà il punto più meridionale del sudamerica continentale che è rappresentato invece da Capo Froward. A circa 100 km a sud-ovest di Capo Horn si trovano poi le piccole Isole Diego Ramirez, anch'esse considerate uno dei punti più a meridione del'America del sud. Venne doppiato per la prima volta dagli europei il 26 gennaio 1616. L'impresa riuscì alla spedizione olandese di Willem Schouten e Jacob Le Maire che lo battezzarono Kaap Hoorn in onore della città di Hoorn, luogo di nascita di Schouten.
Capo Horn è la pietra miliare per i velisti. Un simbolo, un nome che evoca storie e imprese. Un obiettivo, un sogno, una boa. Si cambia oceano e si affrontano le ultime 10mila miglia verso l'arrivo. Per le regate a vela moderne un passaggio quasi normale, che normale non è. Giovedì 3 marzo 2011 è il giorno di Capo Horn per i leader della Barcelona World Race. E' Francia-Spagna della vela.
Le due barche di testa della Barcelona World Race, Virbac-Paprec 3 e MAPFRE, si apprestano ad aggiornare le tattiche in funzione delle nuove condizioni, dopo la corsa nei 40-50 degli oceani del sud. L'Atlantico del sud, come dimostrano le precedenti edizioni di regate in solitario, è l'oceano durante il quale si verificano i più grandi rivolgimenti nella classifica, con guadagni e perdite enormi in termini di miglia, anche per la estrena variabilità delle condizioni.
Per i capoclassifica, Jean-Pierre Dick e Loïck Peyron, sarà rispettivamente il terzo passaggio dell'Horn in regata. Dick ha esordita nel 2005 nella sua prima Veldee Globe e poi nella vittoriosa Barcelona World Race; Peyron nella Vendee. Tra i due inseguitori, tre passaggi (con quello di queste ore) anche per Habi Fernandez, grazie alle due Volvo Ocean Race, al contrario per Iker Martinez sarà il secondo passaggio dopo l'ultima Volvo.
Dopo la rotta verso nord di ieri che li aveva rallentati, i due spagnoli hanno ripreso a correre e rosicchiato miglia a Virbac Paprec 3. Entrambi questi IMOCA 60 e le due coppie straordinarie che li comandano, corrono a una velocità tra 18 e 21 nodi verso Capo Horn. Quando arriveranno, lo troveranno in condizioni che qualcuno ha definito "da cartolina": vento forse a 50 nodi e mare conseguente, anche per l'arrivo del ciclone Atu, e il peggio, secondo gli esperti, toccherà proprio a Mapfre che è atteso al Capo cinque ore dopo il primo.
Nel resto della flotta si combatte duramente per la sopravvivenza. L'ultimo in classifica We Are The Water ieri ha messo l'albero in acqua come ha raccontato uno dei suoi skipper Jaume Mumbrú. La barca è stata coricata da un treno di onde enormi, mentre navigava con randa e tre mani, senza fiocco, finendo incastrata tra due onde, e imbarcando molta acqua. Tuttora a bordo i due stanno lavorando per risistemare le molte cose che hanno subito danni di diversa entità, e restare in corsa. I due stanno cercando anche di evitare il pit-stop a Wellington.
A Wellington, distante solo 100 miglia, e con attrezzatura di fortuna, si sta dirigendo invece Central Lechera Asturiana, dopo aver rotto l'albero mercoledì.
La flotta alle 14 del 2 marzo 2011
1. VIRBAC-PAPREC 3 (Jean-Pierre Dick - Loïck Peyron), at 7.274 miles to finish
2. MAPFRE (Iker Martínez - Xabi Fernández), at 80,6 miles from the leader
3. RENAULT Z. E. (Pachi Rivero - Antonio Piris), at 1.374 miles
4. NEUTROGENA (Boris Herrmann - Ryan Breymaier), at 1.415 miles
5. MIRABAUD (Dominique Wavre - Michèle Paret), at 1.609 miles
6. GROUPE BEL (Kito de Pavant - Sébastien Audigane), at 1.901 miles
7. ESTRELLA DAMM (Alex Pella - Pepe Ribes), at 1.967 miles
8. HUGO BOSS (Wouter Verbraak - Andy Meiklejohn), at 2.340 miles
9. GAES CENTROS AUDITIVOS (Dee Caffari - Anna Corbella), at 2.543 miles
10. FÒRUM MARÍTIM CATALÀ (Gerard Marín - Ludovic Aglaor), at 4.276 miles
11. CENTRAL LECHERA ASTURIANA (Juan Merediz - Fran Palacio), at 4.408 miles
12. WE ARE WATER (Jaume Mumbrú - Cali Sanmartí), at 4.965 miles
RTD FONCIA
RTD PRESIDENT
55°58'47"S e 67°16'18"W
Capo Horn viene indicato convenzionalmente come il punto più meridionale del Sudamerica. Situato nell'arcipelago della Terra del Fuoco, nell'isola detta di capo Horn, non è in realtà il punto più meridionale del sudamerica continentale che è rappresentato invece da Capo Froward. A circa 100 km a sud-ovest di Capo Horn si trovano poi le piccole Isole Diego Ramirez, anch'esse considerate uno dei punti più a meridione del'America del sud. Venne doppiato per la prima volta dagli europei il 26 gennaio 1616. L'impresa riuscì alla spedizione olandese di Willem Schouten e Jacob Le Maire che lo battezzarono Kaap Hoorn in onore della città di Hoorn, luogo di nascita di Schouten.
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