Storia | Regata > Vela Oceanica
08/11/2016 - 18:25
Imprese da sogno
Imprese da sogno
Mulas, a 70 anni
Cagliari-Capo Horn
Cagliari-Capo Horn
Festeggiare 70 anni in una "lunga rotta" in solitario dalla Sardegna a Capo Horn via Polinesia. Gian Biagio Mulas, ex pilota civile, originario di Lanusei e cagliaritano di adozione, è partito pochi giorni dopo Gaetano Mura. Due storie simili divise dall'età...
Mica solo Gaetano Mura... Ecco la storia di Gian Biagio Mulas, un altro velista solitario partito da Cagliari per un giro del mondo. Appassionato di voli, ma anche di vela. Mulas è partito dal porto di Cagliari e conta di restare "in giro" per il mondo almeno due anni. Ambasciatore della longevità sarda in tutto il mondo, consegnerà ad ogni scalo un documento per mostrare ufficialmente che arriva dalla terra dei centenari.
Non solo: dalla sua barca con la bandiera dei Quattro Mori aggiornerà un report sulle sue condizioni psicofisiche consultandosi con l’associazione Medicina sociale. I dati saranno poi analizzati nell’ambito degli studi sull’invecchiamento attivo. Pochi giorni fa in una cerimonia al palazzo Viceregio di Cagliari, Mulas ha ricevuto il premio Prometeo, riconoscimento assegnato a ultrasessantacinquenni che hanno scelto di stare lontani dalla tv invecchiando bene”. Come si diventa vecchi in forma? Tra le ricette: “Assecondare le proprie passioni e affrontare nuovi progetti”.
(ANSA) Sessantanove anni, in pensione dal 2010, ma nessuna voglia di riposarsi. A pochi giorni dal via all'impresa di Gaetano Mura, lo skipper di Cala Gonone che sta tentando di battere il record del giro del mondo in barca a vela, c'è un altro navigatore solitario che parte dalla Sardegna per sfidare le onde dell'Atlantico.
Si chiama Gian Biagio Mulas, ex pilota dell'Aeronautica, che partirà da Cagliari la mattina di domenica 23 ottobre con il suo Ulyxes, cutter in acciaio di 12 metri. Sarà testimonial e ambasciatore della Comunità mondiale della longevità. Lo dice chiaramente: nessun primato da battere.
"Ci metterò due anni - spiega all'ANSA poco prima della presentazione alla Lega Navale di Cagliari organizzata dall'associazione Vento di Shardana - ho intenzione di godermi il più possibile posti e persone che vedrò". Come dire, nessuna intenzione di mettersi sulla scia del collega o di sorpassarlo. Il clou del suo viaggio sarà la Patagonia: se ne era innamorato durante l'ultimo viaggio e vuole rivederla al più presto godendosi ogni sfumatura con tutto il tempo che ci vuole.
La rotta? Gibilterra, Cuba, Panama e poi giù verso la punta meridionale del continente americano. Da solo in barca ma in compagnia di una bella scorta di prodotti alimentari sardi in cambusa. Su tutti un sacco di pane carasau. Ma anche di farina per fare il pane.
Naturalmente sempre a contatto con i suoi amici radioamatori. Sulla sua barca è stato installato un beacon: sulle onde corte, sui 14,066 MHz, si potrà rilevare sempre la sua posizione. Perché lo fa? "Perché la vela - dice - è libertà e avventura". Paura? Quella giusta di chi ha il coraggio anche di non giocare troppo d'azzardo.
"Quando si va in mare o si vola - racconta - non è che si può accostare a lato, mettere il freno a mano e uscire". Ogni dettaglio è curato, però: "Bisogna sempre avere pronto un piano B". Partenza domenica da Su Siccu: poi via alla grande avventura.
Mica solo Gaetano Mura... Ecco la storia di Gian Biagio Mulas, un altro velista solitario partito da Cagliari per un giro del mondo. Appassionato di voli, ma anche di vela. Mulas è partito dal porto di Cagliari e conta di restare "in giro" per il mondo almeno due anni. Ambasciatore della longevità sarda in tutto il mondo, consegnerà ad ogni scalo un documento per mostrare ufficialmente che arriva dalla terra dei centenari.
Non solo: dalla sua barca con la bandiera dei Quattro Mori aggiornerà un report sulle sue condizioni psicofisiche consultandosi con l’associazione Medicina sociale. I dati saranno poi analizzati nell’ambito degli studi sull’invecchiamento attivo. Pochi giorni fa in una cerimonia al palazzo Viceregio di Cagliari, Mulas ha ricevuto il premio Prometeo, riconoscimento assegnato a ultrasessantacinquenni che hanno scelto di stare lontani dalla tv invecchiando bene”. Come si diventa vecchi in forma? Tra le ricette: “Assecondare le proprie passioni e affrontare nuovi progetti”.
(ANSA) Sessantanove anni, in pensione dal 2010, ma nessuna voglia di riposarsi. A pochi giorni dal via all'impresa di Gaetano Mura, lo skipper di Cala Gonone che sta tentando di battere il record del giro del mondo in barca a vela, c'è un altro navigatore solitario che parte dalla Sardegna per sfidare le onde dell'Atlantico.
Si chiama Gian Biagio Mulas, ex pilota dell'Aeronautica, che partirà da Cagliari la mattina di domenica 23 ottobre con il suo Ulyxes, cutter in acciaio di 12 metri. Sarà testimonial e ambasciatore della Comunità mondiale della longevità. Lo dice chiaramente: nessun primato da battere.
"Ci metterò due anni - spiega all'ANSA poco prima della presentazione alla Lega Navale di Cagliari organizzata dall'associazione Vento di Shardana - ho intenzione di godermi il più possibile posti e persone che vedrò". Come dire, nessuna intenzione di mettersi sulla scia del collega o di sorpassarlo. Il clou del suo viaggio sarà la Patagonia: se ne era innamorato durante l'ultimo viaggio e vuole rivederla al più presto godendosi ogni sfumatura con tutto il tempo che ci vuole.
La rotta? Gibilterra, Cuba, Panama e poi giù verso la punta meridionale del continente americano. Da solo in barca ma in compagnia di una bella scorta di prodotti alimentari sardi in cambusa. Su tutti un sacco di pane carasau. Ma anche di farina per fare il pane.
Naturalmente sempre a contatto con i suoi amici radioamatori. Sulla sua barca è stato installato un beacon: sulle onde corte, sui 14,066 MHz, si potrà rilevare sempre la sua posizione. Perché lo fa? "Perché la vela - dice - è libertà e avventura". Paura? Quella giusta di chi ha il coraggio anche di non giocare troppo d'azzardo.
"Quando si va in mare o si vola - racconta - non è che si può accostare a lato, mettere il freno a mano e uscire". Ogni dettaglio è curato, però: "Bisogna sempre avere pronto un piano B". Partenza domenica da Su Siccu: poi via alla grande avventura.
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