Storia | Regata > International

02/11/2016 - 18:30

Rolex Sailor of the Year

10 VIDEO medaglie
e nomination

GUARDA 10 VIDEO - La lista dei finalisti per il Velista dell'Anno Rolex World Sailing, per quest'anno è tutta scintillante di medaglie olimpiche: Peter Burling e Blair Tuke (NZL), Sime Fantela e Igor Marenic (CRO), Santiago Lange (ARG), Giles Scott (GBR), e il paralimpico Damien Seguin (FRA) tra i maschi. E in campo femminile: Marit Bouwmeester (NED), Cecilia Carranza Saroli (ARG), Martine Grael e Kahena Kunze (BRA), Hannah Mills e Saskia Clark (GBR), e Charline Picon (FRA). Vi raccontiamo qualcosa di loro 
 
ULTIM'ORA
72 ORE PER VOTARE TUTTI: APERTO IL VOTO POPOLARE, ECCO IL LINK
Aperto il voto pubblico per 2016 Rolex World Sailor of the Year. Chi vuole votare per scegliere il vincitore del premio, sia maschile che femminile, dalla lista pubblicata in questo articolo, può farlo a questo indirizzo:

http://www.sailing.org/2016-world-sailor-of-the-year-voting.php

Il voto pubblico è aperto fino a lunedi 7 novembre alle ore 12:00 UTC mentre le World Sailing's Member National Authority (le federazioni nazionali) potranno votare fino alle 17:00 UTC. La cerimonia di premiazione dei Velisti mondiali dell'ano Rolex è in programma martedi 8 November presso Casa Llotja de Mar a Barcelona.



di Fabio Colivicchi
 
In attesa di definire gli ultimi colpi della battaglia elettorale per la presidenza, tra Carlo Croce, Paul Henderson e Kim Andersen (su Saily.it la nostra intervista in esclusiva italiana), e soprattutto in vista dell'inverno reso caldissimo dalle scelte delle nuove (?) classi olimpiche per Tokyo 2020, World Sailing prova a distrarsi con l'appuntamento Rolex Sailor of the Year 2016. E tanto per restare in tema, dopo edizioni nelle quali la federazione mondiale aveva inserito in nomination anche velisti oceanici o storie di vela originali, questa volta i finalisti sono tutte rigorosamente medaglie olimpiche e una paralimpica. Un segnale chiaro, e nel 2016 di Rio diremmo inevitabile.
 
La proclamazione dei vincitori del titolo maschile e femminile sarà fatta martedi 8 novembre a Barcellona in una serata di metà Annual Conference di World Sailing (dal 4 al 13, gran finale con l'Assemblea elettiva), a seguito dei voti delle federazioni nazionali membri WS, e anche (per la prima volta) dal voto del pubblico, che sarà aperto il 4 novembre per un periodo di tre giorni (72 ore). I dettagli per il voto popolare online saranno resi noti in seguito.
 
Queste le due liste dai quali usciranno i vincitori.
 
Nomination maschili
Peter Burling e Blair Tuke (NZL)
Sime Fantela e Igor Marenic (CRO)
Santiago Lange (ARG)
Giles Scott (GBR)
Damien Seguin (FRA)

Nomination femminili
Marit Bouwmeester (NED)
Cecilia Carranza Saroli (ARG)
Martine Grael e Kahena Kunze (BRA)
Hannah Mills e Saskia Clark (GBR)
Charline Picon (FRA)
 
E cerchiamo di (ri)scoprire chi sono questi straordinari campioni della vela.
 

MASCHILE

Peter Burling e Blair Tuke (NZL)
I due kiwi sono medaglia d'oro 49er a Rio 2016, quattro anni dopo l'argento di Londra 2012. Campioni del Mondo 2015 e 2016. Vi basta? A Emirates Team New Zealand per la sfida di America's Cup è bastato: li ha assunti entrambi, sono colonne della squadra. I due kiwi sono talmente forti che a Rio hanno vinto l'oro con due regate di anticipo...
 
Sime Fantela e Igor Marenic (CRO)
I due croati (allenati dal sanremese Andrea Mannini), hanno vinto l'oro nel 470 a Rio 2016. La prima storica medaglia d'oro olimpica per la Croazia, che li ha tramutati in eroi nel loro paese. Vengono da lontanissimo, dall'Optimist e da una vita spesa in mare ad allenarsi. Quest'anno il capolavoro, che ha significato battere i sovrani imbattibili della classe, gli australiani Belcher e Ryan, superati sia al Mondiale (dopo 3 consecutive vittorie) che ai Giochi. Una storia, anzi due, di costanza e volontà.
 
Santiago Lange (ARG)
54 anni, è diventato il mito, la storia delle storia all'Olimpiade velica brasiliana. Per il suo oro nel Nacra misto (con Cecilia Carranza, in nomination tra le donne, sarebbe una accoppiata facile, che dimezzerebbe il numero dei premiati...) arrivato al termine di una Medal pazzesca con due penalità, e al termine di un quadriennio altrettanto da sogno, passato attraverso un tumore, operazioni, cure, voglia di tornare in mare, provarci. Sempre e comunque. Santiago non è uno qualunque: arrivava da due medaglie di bronzo in 49er. E quando vinci tre medaglie, vuol dire che dentro hai qualcosa in più, no?
 
Giles Scott (GBR)
Oro a Rio, mondiale nel 2015 e nel 2016 (a Gaeta), il tutto nel Finn, il singolo pesante che lotta per restare simbolo della vela che fu e che non deve mai smettere di essere: forza, tattica, marineria, studio di materiali e fisica. Il lungo Giles raccoglie alla grandissima l'eredità immensa di Ben Ainslie (che infatti l'ha voluto subito nella sua squadra Land Rover BAR per la sfida inglese di Coppa America), vince sempre, ma sempre si emoziona. Come se fosse difficile, mentre visto da fuori è di una facilità irrisoria.

VIDEO

Burling e Tuke -

Fantela e Marenic -

Santiago Lange -

Giles Scott -

Damien Seguin - 

FEMMINILE

Damien Seguin (FRA)
Oro Paralimpico a Rio (per il momento l'ultima Paralimpiade velica) nella classe 2.4. Sempre sorridente, è un atleta e velista paralimpico considerato fonte di ispirazione per molti. Anche lui viene da lontano (oro alle Paralimpiadi di Atene e argento a Pechino 2008), e l'inserimento tra i finalisti suona come messaggio del movimento paralimpico velico che vuole fortemente tornare ai Giochi dal 2024.
 
Marit Bouwmeester (NED)
La bellissima e biondissima laserista olandese, argento a Londra 2012, è oro a Rio 2016 sempre nel Laser Radial. Tosta, forte, sveglissima, reattiva davanti alle difficoltà e con il più visibile killer istinct della flotta Laser mondiale, Marit è giustamente diventata un mito sportivo tra i mulini a vento.
 
Cecilia Carranza Saroli (ARG)
La prodiera di Santiago Lange, oro Nacra 17 a Rio. Non basta, non può bastare. E infatti c'è molto di più. Due volte olimpica di Laser Radial, è salita sul Nacra 17 prima di Santiago, che sarebbe diventato il suo timoniere. Insieme hanno fatto un buon quadriennio, ma il capolavoro è l'Olimpiade, vinta sul piano nervoso e fisico prima che tecnico. La Medal Race (che noi ricordiamo assai bene, perchè avevamo gli azzurri Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri in corsa per il podio), è stata letteralmente divorata, azzannata, dai due argentini, costretti a girare su se stessi due volte per 360 gradi (con il cat non è uno scherzetto), e ogni volta a ripartire. Se guardate il video di quella regata, vi imbattete negli occhi di Cecilia, e nei suoi movimenti a bordo, nella battaglia che ha fatto per portare quell'oro (per un punto!) a lei e Santiago. Inchino.
 
Martine Grael e Kahena Kunze (BRA)
Vabbè, è la storia del Brasile olimpico intero, quell'oro vinto nel FX con la Medal Race chiusa in volata davanti alle neozelandesi dopo aver dovuto rimontare come forsennate. Ancora suonano e ballano sulla spiaggia di Flamengo per quella serata, con gli occhi lucudi di papà Torben. Martine e Kahena sono forti, dall'inizio del quadriennio, erano favorite in casa, non si sono sciolte anzi hanno preso più energia e l'hanno riversata in tutto quello che serve per vincere la medaglia più preziosa.
 
Hannah Mills e Saskia Clark (GBR)
Oro nel 470 femminile (l'ultimo?) Ennesimo prodotto della filiera della vela olimpica inglese, Hannah e Saskia hanno però una storia in più: quell'argento in casa a Londra 2012, suonato come una sconfitta, al pari di quello di Iain Percy sulla Star. A quel punto, dopo che hai visto passare e scivolar via l'oro più ambito e "giusto" davanti alla tua gente, un atleta normale può anche arrendersi. Non loro due.
 
Charline Picon (FRA)
Quasi non ne vorremmo parlare, visto che la francese ha vinto l'oro nella tavola RSX femminile nel giorno della Medal con Flavia Tartaglini che partiva da leader. Ci ricorda altre francesi sulle tavole, bestie nere di italiane. Ma onore al merito. Con una domanda: se Flavia avesse vinto l'oro, sarebbe finita in nomination?

VIDEO! 

Marit Bouwmeester -

Cecilia Carranza Saroli -

Martine Grael e Kahena Kunze -

Hannah Mills e Saskia Clark -

Charline Picon -

 
L'ALBO D'ORO DEL VELISTA DELL'ANNO ROLEX
Se vincesse Martine, sarebbe il primo caso in cui padre e figlia hanno vinto il trofeo.

2015 Peter Burling & Blair Tuke (NZL), Sarah Ayton (GBR)
2014 James Spithill (AUS), Martine Grael & Kahena Kunze (BRA)
2013 Mat Belcher (AUS), Jo Aleh & Polly Powrie (NZL)
2012 Ben Ainslie (GBR), Lijia Xu (CHN)
2011 Iker Martinez & Xabier Fernandez (ESP), Anna Tunnicliffe (USA)
2010 Tom Slingsby (AUS), Blanca Manchon (ESP)
2009 Torben Grael (BRA), Anna Tunnicliffe (USA)
2008 Ben Ainslie (GBR), Alessandra Sensini (ITA)
2007 Ed Baird (USA), Claire Leroy (FRA)
2006 Mike Sanderson (NZL), Paige Railey (USA)
2005 Fernando Echavarri & Anton Paz (ESP), Ellen MacArthur (GBR)
2004 Robert Scheidt (BRA), Sofia Bekatorou & Emilia Tsoulfa (GRE)
2003 Russell Coutts (SUI), Siren Sundby (NOR)
2002 Ben Ainslie (GBR), Sofia Bekatorou & Emilia Tsoulfa (GRE)
2001 Robert Scheidt (BRA), Ellen MacArthur (GBR)
2000 Mark Reynolds & Magnus Liljedahl (USA), Shirley Robertson (GBR)
1999 Mateusz Kusznierewicz (POL), Margriet Matthijse (NED)
1998 Ben Ainslie (GBR), Carolijn Brouwer (NED)
1997 Pete Goss (GBR), Ruslana Taran & Elena Pakholchik (UKR)
1996 Jochen Schümann (GER), Lai Shan Lee (HKG)
1995 Russell Coutts (NZL), Isabelle Autissier (FRA)
1994 Peter Blake (NZL) & Robin Knox-Johnston (GBR), Theresa Zabell (ESP)
 



 

Commenti