Storia | Tecnica
16/02/2011 - 16:53
Diporthesis, guarda che barche!
ASPRONADI, l'associazione dei progettisti nautici presieduta da Giovanni Ceccarelli, ha premiato a Ravenna le migliori tesi di laurea dedicate a barche da diporto. Hanno partecipato 33 concorrenti da 8 nazioni. Con tante (belle) sorprese...
Sabato 5 febbraio, nella sala conferenze dell'Autorità Portuale di Ravenna, ha avuto luogo la cerimonia di premiazione del Concorso internazionale per tesi di laurea e master Diporthesis, organizzata da AS.PRO.NA.DI. l'Associazione dei progettisti nautica da diporto presieduta da Giovanni Ceccarelli. Il quale conferma: "Aspronadi vuole essere vicina a chi opera professionalmente nel mondo della progettazione della nautica da diporto e agli studenti, i professionisti del futuro, che costituiscono un patrimonio creativo da aiutare e indirizzare sulla giusta rotta.
L'originalità dell'iniziativa risiede nel fatto che i partecipanti non hanno un tema da svolgere come in altri concorsi, ma devono presentare la propria tesi di laurea o il lavoro di chiusura del master. Unico vincolo, le categorie dei premi: la vela, il motore, la tecnologia per la nautica e la portualità. Quattro temi che racchiudono l'esperienza ultra trentennale degli associati di As.Pro.Na.Di.
Il Premio è internazionale e già in questa prima edizione ha suscitato grande interesse, presentando 33 concorrenti provenienti da otto Nazioni (Francia, Italia, Portogallo, Russia, Serbia, Spagna,Turchia, USA).
Sei le Università presenti con le tesi dei loro studenti: Palermo, Federico II di Napoli, La Sapienza di Roma, Alma Mater di Bologna, Camerino e Genova. Quattro gli Istituti di formazione master post Universitario: il Quasar e l'Istituto Europeo di Design di Roma, l'Istituto Europeo di Design Venezia, e il Politeia di Palermo.
La qualità della Giuria è stato un altro elemento caratterizzante che ha suscitato l'interesse delle Università e degli Istituti di formazione post universitaria che hanno segnalato agli studenti questa opportunità.
I giurati sono noti professionisti del settore che operano ad alto livello contribuendo al successo del Made in Italy nel mondo. Presidente della Giuria il dott. Luca Bassani Antivari, una delle menti progettuali italiane che maggiormente hanno saputo innovare e cambiare la visione della nautica da diporto per le grandi unità a vela e a motore. La giuria era composta da: Sergio Abrami, Attilio Albeggiani, Giovanni Ceccarelli. Lorenzio Giovannozzi, Giovanni Zuccon, Franco Gnessi, Andrea Vallicelli.
Si è voluta premiare la concretezza dei lavori esaminati, la loro fattibilità unita all'innovazione e sempre nel rispetto dell'ambiente che ci circonda.
Come ha sottolineato più volte l'Arch. Prof. Giovanni Zuccon (da oltre 20 anni principale firma del gruppo Ferretti), sono emerse le tesi che meglio racchiudevano la completezza del progetto applicando al design anche la fattibilità.
Dato che la tesi di laurea è per il giovane progettista un biglietto da visita per presentarsi nel mondo del lavoro sia nell'industria, sia nella libera professione, non dovrà esaltare temi per barche non realizzabili, senza concetti di architettura navale, di sicurezza di navigazione, quindi è molto importante non creare illusioni in un mondo effimero e virtuale, che la crisi economica ancora in corso ha comunque in gran parte spazzato via, riportandoci alla concretezza che la nautica esige. Questi in sintesi i temi che hanno indirizzato la scelta dei premiati per questa edizione.
Nel corso della cerimonia di premiazione sono intervenuti l'Ing. Fabio Maletti, Segretario Generale dell'Autorità Portuale Ravenna, e Gian Antonio Mingozzi, Vice Sindaco di Ravenna, oltre al Vice Presidente della Confartigianato, Daniele Rondinella. Quindi la Proiezione del Video di Diporthesis, realizzato dall'Architetto Cristiano Bacchi che ha presentato piacevolmente tutti gli elaborati presentati al Concorso, trasformando in spettacolo il momento fondamentale della presentazione degli elaborati prima della proclamazione dei vincitori.
Ai vincitori è stato consegnato il premio Challenge Diporthesis disegnato dall'ing. Epaminonda Ceccarelli su cui è stato inciso il suo messaggio personale "Le vostre mani, gli occhi e la mente sono il piu' grande strumento che dio vi ha dato per la creatività".
I vincitori della prima edizione di DIPORTHESIS
Per la Categoria Imbarcazioni a vela il progetto BLACK MAMBA dell' arch. Francesco Gennaro, Università degli studi di Palermo, Facoltà di Architettura, Relatore prof. Giuseppe De Giovanni. Correlatori prof. Arch. Benedetto Inzerillo e arch. Attilio Albeggiani.
"Il progetto Black Mamba- ha commentato l'arch. Andrea Vallicelli che ha consegnato il premio- ha ottenuto il primo premio per la categoria vela per l'eccellente equilibrio con cui sono stati sviluppati i caratteri architettonici, distributivi, ingegneristici e decorativi. Le soluzioni stilistiche degli esterni e degli interni sono essenziali e restituiscono un'immagine complessiva, rigorosa e ben armonizzata"
Segnalato in questa categoria il progetto SY46 dell' ing. Andrea Castino, Facoltà di Ingegneria Università degli studi di Genova, Corso di Laurea in Ingegneria Nautica, Relatore Prof. Ing. Edward Canepa, correlatore Prof. Ing. Rizzo Cesare Mario. L'Arch. Vallicelli ha poi spiegato il merito della segnalazione dalla giuria "per lo sviluppo approfondito e dettagliato degli aspetti ingegneristici del progetto"
Per la categoria Sistemi tecnologici al servizio della progettazione e realizzazione unità da diporto, il progetto di Francesco Esposito, Ingegneria Meccanica di Palermo Modellazione CAD e analisi strutturali di una imbarcazione a vela da regata da 15' (classe R3 - Mille e una vela ). Relatore Prof. Antonio Mancuso, correlatore Ing. Davide Tumino. Il premio è stato consegnato da Sergio Abrami che ha così commentato: "E' stato apprezzato il lavoro di indagine sui materiali, la corretta procedura di indagine strutturale, la sintetica esposizione delle risultanze progettuali, il tutto riferito ad una imbarcazione da regata di ultima generazione nata per disputare le sfide tra le varie facoltà italiane ed europee che si occupano di progettazione nautica".
Segnalati in questa categoria: 1, ing. Roberto Baraccani, Ingegneria Meccanica Alma Mater di Bologna per la tesi: Ottimizzazione automatizzata di appendici per imbarcazioni a vela. Relatore Prof. Alfredo Liverani, Correlatori: Prof. Caligiana, Ing. Ceccarelli, Prof. ssa Pulvirenti ed Ing. Olivieri. 2. Marco Vacchieri e Manuela Serino per la tesi: Progetto di un mezzo non convenzionale: l'EKRANOPLANO, Relatore Ing. Colaianni, Correlatore Prof. Boote.
Per la Categoria Imbarcazione a motore, il progetto FLAMING ICE dell'arch. Francesco Malinconico, Master presso lo IED di Roma. Coordinatore arch. Massimo Paperini. La quarta categoria prevista dal concorso Servizi alla portualità a nautica da diporto, purtroppo non ha potuto premiare le tesi arrivate in quanto erano discostate dal tema.
Partner: Fondazione Cassa di Risparmio, Confartigianato di Ravenna, Techno HSE, Mosaico, Autorità Portuale di Ravenna. Patrocinatori: Comune, Provincia e Camera di Commercio di Ravenna, FIV, FIM, Lega Navale Italiana, Assonautica, Propeller Club. I soci che hanno contribuito ai lavori: Luca Caruso, Maela Lenci, Simonetta Pegorari (soci Aspronadi) e Majda Ceccarelli.
Sabato 5 febbraio, nella sala conferenze dell'Autorità Portuale di Ravenna, ha avuto luogo la cerimonia di premiazione del Concorso internazionale per tesi di laurea e master Diporthesis, organizzata da AS.PRO.NA.DI. l'Associazione dei progettisti nautica da diporto presieduta da Giovanni Ceccarelli. Il quale conferma: "Aspronadi vuole essere vicina a chi opera professionalmente nel mondo della progettazione della nautica da diporto e agli studenti, i professionisti del futuro, che costituiscono un patrimonio creativo da aiutare e indirizzare sulla giusta rotta.
L'originalità dell'iniziativa risiede nel fatto che i partecipanti non hanno un tema da svolgere come in altri concorsi, ma devono presentare la propria tesi di laurea o il lavoro di chiusura del master. Unico vincolo, le categorie dei premi: la vela, il motore, la tecnologia per la nautica e la portualità. Quattro temi che racchiudono l'esperienza ultra trentennale degli associati di As.Pro.Na.Di.
Il Premio è internazionale e già in questa prima edizione ha suscitato grande interesse, presentando 33 concorrenti provenienti da otto Nazioni (Francia, Italia, Portogallo, Russia, Serbia, Spagna,Turchia, USA).
Sei le Università presenti con le tesi dei loro studenti: Palermo, Federico II di Napoli, La Sapienza di Roma, Alma Mater di Bologna, Camerino e Genova. Quattro gli Istituti di formazione master post Universitario: il Quasar e l'Istituto Europeo di Design di Roma, l'Istituto Europeo di Design Venezia, e il Politeia di Palermo.
La qualità della Giuria è stato un altro elemento caratterizzante che ha suscitato l'interesse delle Università e degli Istituti di formazione post universitaria che hanno segnalato agli studenti questa opportunità.
I giurati sono noti professionisti del settore che operano ad alto livello contribuendo al successo del Made in Italy nel mondo. Presidente della Giuria il dott. Luca Bassani Antivari, una delle menti progettuali italiane che maggiormente hanno saputo innovare e cambiare la visione della nautica da diporto per le grandi unità a vela e a motore. La giuria era composta da: Sergio Abrami, Attilio Albeggiani, Giovanni Ceccarelli. Lorenzio Giovannozzi, Giovanni Zuccon, Franco Gnessi, Andrea Vallicelli.
Si è voluta premiare la concretezza dei lavori esaminati, la loro fattibilità unita all'innovazione e sempre nel rispetto dell'ambiente che ci circonda.
Come ha sottolineato più volte l'Arch. Prof. Giovanni Zuccon (da oltre 20 anni principale firma del gruppo Ferretti), sono emerse le tesi che meglio racchiudevano la completezza del progetto applicando al design anche la fattibilità.
Dato che la tesi di laurea è per il giovane progettista un biglietto da visita per presentarsi nel mondo del lavoro sia nell'industria, sia nella libera professione, non dovrà esaltare temi per barche non realizzabili, senza concetti di architettura navale, di sicurezza di navigazione, quindi è molto importante non creare illusioni in un mondo effimero e virtuale, che la crisi economica ancora in corso ha comunque in gran parte spazzato via, riportandoci alla concretezza che la nautica esige. Questi in sintesi i temi che hanno indirizzato la scelta dei premiati per questa edizione.
Nel corso della cerimonia di premiazione sono intervenuti l'Ing. Fabio Maletti, Segretario Generale dell'Autorità Portuale Ravenna, e Gian Antonio Mingozzi, Vice Sindaco di Ravenna, oltre al Vice Presidente della Confartigianato, Daniele Rondinella. Quindi la Proiezione del Video di Diporthesis, realizzato dall'Architetto Cristiano Bacchi che ha presentato piacevolmente tutti gli elaborati presentati al Concorso, trasformando in spettacolo il momento fondamentale della presentazione degli elaborati prima della proclamazione dei vincitori.
Ai vincitori è stato consegnato il premio Challenge Diporthesis disegnato dall'ing. Epaminonda Ceccarelli su cui è stato inciso il suo messaggio personale "Le vostre mani, gli occhi e la mente sono il piu' grande strumento che dio vi ha dato per la creatività".
I vincitori della prima edizione di DIPORTHESIS
Per la Categoria Imbarcazioni a vela il progetto BLACK MAMBA dell' arch. Francesco Gennaro, Università degli studi di Palermo, Facoltà di Architettura, Relatore prof. Giuseppe De Giovanni. Correlatori prof. Arch. Benedetto Inzerillo e arch. Attilio Albeggiani.
"Il progetto Black Mamba- ha commentato l'arch. Andrea Vallicelli che ha consegnato il premio- ha ottenuto il primo premio per la categoria vela per l'eccellente equilibrio con cui sono stati sviluppati i caratteri architettonici, distributivi, ingegneristici e decorativi. Le soluzioni stilistiche degli esterni e degli interni sono essenziali e restituiscono un'immagine complessiva, rigorosa e ben armonizzata"
Segnalato in questa categoria il progetto SY46 dell' ing. Andrea Castino, Facoltà di Ingegneria Università degli studi di Genova, Corso di Laurea in Ingegneria Nautica, Relatore Prof. Ing. Edward Canepa, correlatore Prof. Ing. Rizzo Cesare Mario. L'Arch. Vallicelli ha poi spiegato il merito della segnalazione dalla giuria "per lo sviluppo approfondito e dettagliato degli aspetti ingegneristici del progetto"
Per la categoria Sistemi tecnologici al servizio della progettazione e realizzazione unità da diporto, il progetto di Francesco Esposito, Ingegneria Meccanica di Palermo Modellazione CAD e analisi strutturali di una imbarcazione a vela da regata da 15' (classe R3 - Mille e una vela ). Relatore Prof. Antonio Mancuso, correlatore Ing. Davide Tumino. Il premio è stato consegnato da Sergio Abrami che ha così commentato: "E' stato apprezzato il lavoro di indagine sui materiali, la corretta procedura di indagine strutturale, la sintetica esposizione delle risultanze progettuali, il tutto riferito ad una imbarcazione da regata di ultima generazione nata per disputare le sfide tra le varie facoltà italiane ed europee che si occupano di progettazione nautica".
Segnalati in questa categoria: 1, ing. Roberto Baraccani, Ingegneria Meccanica Alma Mater di Bologna per la tesi: Ottimizzazione automatizzata di appendici per imbarcazioni a vela. Relatore Prof. Alfredo Liverani, Correlatori: Prof. Caligiana, Ing. Ceccarelli, Prof. ssa Pulvirenti ed Ing. Olivieri. 2. Marco Vacchieri e Manuela Serino per la tesi: Progetto di un mezzo non convenzionale: l'EKRANOPLANO, Relatore Ing. Colaianni, Correlatore Prof. Boote.
Per la Categoria Imbarcazione a motore, il progetto FLAMING ICE dell'arch. Francesco Malinconico, Master presso lo IED di Roma. Coordinatore arch. Massimo Paperini. La quarta categoria prevista dal concorso Servizi alla portualità a nautica da diporto, purtroppo non ha potuto premiare le tesi arrivate in quanto erano discostate dal tema.
Partner: Fondazione Cassa di Risparmio, Confartigianato di Ravenna, Techno HSE, Mosaico, Autorità Portuale di Ravenna. Patrocinatori: Comune, Provincia e Camera di Commercio di Ravenna, FIV, FIM, Lega Navale Italiana, Assonautica, Propeller Club. I soci che hanno contribuito ai lavori: Luca Caruso, Maela Lenci, Simonetta Pegorari (soci Aspronadi) e Majda Ceccarelli.
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