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18/01/2016 - 18:55

Il passato non muore mai?

San Francisco, tornano i 12 mt!

Da Farr la barca per San Francisco Yacht Racing Challenge, un'idea di Tom Ehman. Regole ferree su nazionalità ed età dell'equipaggio. Barca ed evento sono quelli giusti?



Tom Ehman, un tipino che di Coppe Americhe ne ha viste, fatte, vinte e sudate percecchie, spesso dietro le quinte, a giostrare di fioretto, politica e relazioni. Oggi è vice commodoro del Golde Gate Yacht Club di San Francisco, il circolo detentore dela Coppa America, ma lui sembra disinteressato agli sviluppi della 35ma edizione che si svolgerà a Bermuda, e invece ha rilanciato una "nuova-vecchia" idea, una regata tra nazioni su barche uguali. A San Francisco (per ora). E nel 2017 (guarda caso, l'anno della Coppa bermudiana...). Sentite cosa dice Ehman sulla sua creatura, e poi vi faremo vedere la barca scelta.

"Tornare a una competizione sportiva tra nazioni, in amicizia, nel posto più significativo per la vela, quello con il vento più giusto al mondo. Per limitare i costi e garantire una competizione ad armi pari, era necessario il ricorso al One Design, il monotipo. Inoltre, gli equipaggi dovranno seguire precise regole sulla nazionalità (di fatto saranno "nazionali di vela" dei vari paesi, ndr), a bordo saranno in 12, con minimo di 2 uomini, 2 donne, 2 Under 22 e un Over 62. 

"Per realizzare questi obiettivi ci serviva una nuova classe monotipo, e l'abbiamo chiamata Super Twelve, Super 12."

Benvenuti nella San Francisco Yacht Racing Challenge (letteralmente la Sfida di barche a San Francisco), e benvenuti a bordo della nuova Classe Super 12. Appena guardate i piani e i rendering 3D vi rendete subito conto di cosa sia: una riedizione moderna dei gloriosi 12 metri Stazza Internazionale, la classe più longeva all'America's Cup, in servizio dal 1958 al 1987 tra challenger e defender. Una barca leggendaria, questo il senso della scelta.

Ma i Super 12 (che saranno costruiti da Westerly Marine in California) somigliao ai vecchi 12 metri sono nelle linee generali: le appendici, i materiali e tanti altri particolari, che utilizzano concetti moderni e ultime tecnologie, li rendono attuali, qualcosa in più di uno "Spirit of Tradition" (come le vele d'epoca chiamano le fedeli repliche di yacht antichi). Faccia leggendaria ma cuore giovane, i Super 12 di Tom Ehman sperano di riscrivere belle pagine di vela. Ci riusciranno?

Il progetto scelto è dello studio Bruce Farr di Annapolis. Per lo studo ha parlato il vicepresidente, il Senior Naval Architect Britton Ward: "Siamo emozionati per essere stati scelti, questo progetto ha richiesto tutta la nostra storia ed esperienza nel costruire le più competitive flotta one design del mondo. Con questi 12 metri moderni speriamo di ritornare a una vela che offra dignità, stile e stabilità nelle regate."

Obiettivi chiari, ma c'è un mercato per evento e barca? O andremo a un'altra kermesse da 4-5 iscritti? Tom Ehman, da vecchia volpe, la butta sul tema più sensibile, i soldi: "Una barca costerà tra 2 e 3 milioni di dollari, e altri 500mila ne costerà la campagna. Abbiamo già parecchi armatori interessati."

Si può immaginare l'interesse di vari "trasfughi" dagli sviluppi recenti dell'America's Cup, italiani compresi, come gli ultimi due nostri tycoon di Coppa, Vincenzo Onorato e Patrizio Bertelli. Sarà vero? Lo vedremo

http://sfyrc.com

Commenti

Gianni (non verificato)

Mi sembra un'ottima iniziativa che, se supportata dai media, può far riappassionare molti velisti ed avvicinare altre persone che oggi nelle sfide di coppa non trovano più l'agonismo puro della competizione data dal valore dell'equipaggio. Molto bene!!!!!!!

romano less (non verificato)

Quando una specie ( nel caso la CA) mostra segni di debolezza altre tentano la conquista dei suo habitat. Non è una critica ma una interpretazione darwiniana della notizia. Dall'origine le regate hanno mostrato due facce, una tecnico-sportiva e una causidico-polemica. L'iniziativa mi intriga assai, perchè forse riporta ad un canfronto più tra "manici" che tra capitali, ma non vorrei che togliesse spunto alla ricerca e innovazione che la CA ha portato negli ultimi tempi. I nomi in gioco fanno ben sperare, buon vento! Romano