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13/01/2016 - 16:24

Federazione Internazionale, novità vere o presunte

Tanta voglia di World Sailing...

Ex-ISAF: nuovo CEO, nuovo sito e produzioni tv. Rio Olimpiade record per la vela. Tutto molto inglese. Funzionerà? Ecco la guida alle novità 



Cinquantadue anni, di Watford, il nuovo Chief Executive Officer dell’ex ISAF, oggi World Sailing, la federvela mondiale, e succede al dimissionario Peter Sowrey (ex Accenture). Saily è stato il primo media a dare la notizia con largo anticipo. La precedente esperienza manageriale di Hunt è stata la gestione del team olimpico britannico ai Giochi di Londra 2012, per i quali è stato anche capo missione del comitato olimpico inglese. Un incarico delicato, con l’Olimpiade in casa, e che ha vissuto anche momenti forti, come quanto Hunt ha trascinato Locog (il comitato organizzatore dei Giochi Olimpici di london 2012) in Tribunale per una disputa sulla distribuzione degli eventuali utili olimpici. Causa poi ritirata a seguito di un accordo tra le parti.
 
Insomma, non proprio un tipino tenero, come si vede anche dall’aspetto. Andy Hunt è un dirigente di sport con una visione molto portata agli aspetti finanziari, e non è un mistero che il profilo ricercato da World Sailing fosse proprio quello di un manager capace anche di portare risorse nelle casse federali, e di valorizzare gli eventi a partire dalla Sailing World Cup.
 
Inoltre, pur essendo un manager, Hunt viene direttamente dall’interno del mondo sportivo e ne conosce a fondo le regole e i tranelli. Questo è un altro elemento che ha portato alla sua scelta, dopo che un supermanager come Sowrey, che veniva da un santuario della consulenza aziendale mondiale come Accenture, si era di fatto scontrato con le logiche, i tempi e la politica di una federazione olimpica internazionale.
 
“Sono contento che abbiamo trovato quello che ci serviva – ha detto il presidente WS Carlo Croce – Andy combina eccezionali capacità di leadership e di fare business, con una eccellente carriera nell’amministrazione sportiva, una profonda conoscenza del movimento olimpico e paralumpico, ottime relazioni con il CIO e l’ASOIF (l’associazione delle federazioni dei giochi olimpici estivi), e infine ha da sempre la passione per la vela.
 
“Andy lavorerà strettamente con me e con l’Exevutive, perseguendo la nostra visione e strategia per lo sviluppo del mondo velico”.
 
Andy Hunt si era dimesso dal Comitato Olimpico britannico nel febbraio 2013 e aveva ricoperto vari ruoli, compreso quello di presidente di Progressive Media Group, un gruppo internazionale di società nel campo dei media e della business information, ed era stato direttore di England Hockey e Glouchester Rugby.
 
“Sono felicissimo – ha detto Hunt – di essere stato scelto dall’Executive, sarà un onore lavorare per uno sport che ho praticato sin da ragazzino. Sono ansioso di lavorare fianco a fianco con tutti i protagonisti del mondo della vela e a portare avanti questo sport.” Buon lavoro…

MEDIA E MARKETING, LENZUOLATA DI NOVITA'...
Al salone nautico di Londra la federvela mondiale ha presentato le sue novità di media e marketing. Il doppio oro olimpico Malcolm Page, oggi direttore del segmento per la WS, il vicepresidente Gary Jobson, che di media e tv si intende parecchio, e il giornalista Mattherw Sehanan, ex direttore del mensile Yachting World, hanno spiegato come si muoveranno a partire dai prossimi mesi.
 
Ecco la lenzuolata di “novità” illustrate: 1) le regate del circuito Sailing World Cup (SWC) trasmesse in diretta tv in tutto il mondo; 2) nuova serie tv globale chiamata “World Sailing”; 3) Rio 2016 sottolineata come la più grande Olimpiade per la vela grazie al numero di nazioni emergenti qualificate; 4) lancio del nuovo sito web.
 
Il sito web – sailing.org – è stato ridisegnato con una chiara intenzione semplificatrice, volta a facilitarne l’uso da parte del lettore. Il tempo dirà se l’obiettivo è stato raggiunto. Per ora il sito resta ancora un po’ “in progress” con alcune parti nuove e parecchie vecchie, alle quali si arriva dai link. Nel sito ci sarà una specifica “risorsa”, un deposito di materiale a disposizione dei media di tutto il mondo.
 
“Idee fresche e innovative”, questo ha voluto suscitare Malcolm Page (al quale Saily ha di recente dedicato una copertina di successo). “Il 2016 sarà un anno cruciale per la vela, con le Olimpiadi all’orizzonte. Il nuovo sito è in stretto rapporto con il mondo social, e risponde alla nostra esigenza di comunicare direttamente con il nostro pubblico attraverso molteplici piattaforme.”
 
Il nuovo sito segue di poco il varo del nuovo logo e del nome (da ISAF a World Sailing), e l’annuncio della partnership con la casa di produzione video tv Sunset+Vine|App, nel creare la nuova serie televisiva di 26 minuti “World Sailing”.
 
La stessa produzione curerà la fornitura di news, highlights e delle dirette delle Medal Race delle tappe di Coppa del Mondo di vela olimpica, così importante nell’anno di Rio 2016. Prossimi appuntamenti: Miami, Hyeres e Weymouth.
 
RIO E LA VELA NEL MONDO
Sui 274 posti disponibili per le qualifiche a Rio 2016 nella vela, ne sono stati assegnati 219, con ben 55 nazioni rappresentate. Già adesso, in attesa di ulteriiori numeri, quella di Rio sarà la maggiore Olimpiade velica della storia. La creazione di personaggi, in attesa delle regate per le medaglie olimpiche, porterà molti broadcaster a seguire la vela della World Cup, e gli appassionati potranno comunque seguire la programmazione anche su World Sailing TV su un canale Youtube. 20 tv nel mondo hanno confermato l’accordo per trasmettere gli highlights, mentre le news complete saranno distribuite direttamente ai detentori dei diritti olimpici (per l’Italia la RAI).
 
Il programma di 26 minuti World Sailing conterrà editoriali, servizi, personaggi e il meglio della vela, e sarà distribuito dalla produzione di Sunset*Vine International a 36 TV sotto contratto, ma è stato detto a Londra che l’obiettivo è raggiungere il numero di 50 televisioni e 190 paesi.
 
RICAPITOLANDO
Australiano il direttore Media, inglese il nuovo CEO (addirittura capo missione del team britannico agli ultimi Giochi), inglese il direttore del nuovo programma tv, inglese la casa di produzione, inglesi i commentatori… La vela mondiale – che pure è nata nel Solent – non è mai stata british come oggi. Forse non è un male, forse è un segno dei tempi, ma certo fa un certo effetto pensare che tutto ciò avviene con un presidente italiano a Southampton.
 
In ogni caso, la necessità (e anche la voglia) di comunicare, promuovere, portare la vela alla più vasta audience possibile è totalmente condivisibile, tanto più da chi, come noi, è da tempo impegnato in questa missione. Ora però, dalle parole ai fatti: vedremo se e quanto davvero il nuovo sito, le nuove produzioni tv e le nuove iniziative, saranno condivise con i media, i giornalisti, i comunicatori della vela in tutto il mondo che ogni giorno informano migliaia e migliaia di appassionati e velisti. La vera crescita sarà in questa capacità di World Sailing di interagire con le decine di giornali, magazine, siti web, tv e webtv, mettendo a disposizione quanto più materiale possibile.

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