Trofeo Jules Verne, il match race continua...

Le astronavi a vela salutano il più grande, spettacolare, inospitale, eppure affascinante degli oceani del pianeta. Lo fanno attraversando a breve distanza il mitico Capo Horn. Spindrift 2 ha 18 ore di vantaggio sul record. IDEC Sport meno di 6. E adesso hanno 7000 miglia di Atlantico (con inizio difficile: una depressione senza vento sulle coste dell’Uruguay). IL PUNTO, IL TRACKING – VIDEO SU SAILY TV 


di Fabio Colivicchi


Come passerete questi giorni di festa? Natale con i tuoi, con i suoi, con chi vuoi... I velisti del record Jules Verne, sui trimarani che corrono intorno al pianeta come aliscafi, il Natale lo passeranno così: saltanto da un'onda all'altra. Sentite che storia.

Spindrift 2 ha passato la longitudine di Cape Horn giovedi 22 dicembre alle 08:09 GMT, con 20 nodi da Ponente. Dalla partenza di Ushant nella Manica, sono passati 30 giorni, 4 ore e 07 minuti: 18 ore e 11 minuti meglio del record in carica stabilito nel 2012 da Banque Populaire V (la stessa barca che oggi si chiama Spindrift 2) con Loick Peyron. Dona Bertarelli, Yann Guichard e i 12 dell’equipaggio, affrontano adesso le ultime 7000 miglia di Atlantico per conquistare il Trofeo Jules Verne. Ma occhio a IDEC Sport, che è staccato solo di 170 miglia…
 
Il record più ambito, vasto e planetario della vela, il trofeo Jules Verne per il giro del mondo in equipaggio, è in bilico. Sotto assalto di due maxi trimarani diversissimi eppure incredibilmente vicini nelle prestazioni (40 metri e 12 persone di equipaggio Spindrift 2; 31 metri e 6 persone IDEC Sport), il primato che appartiene a Loick Peyron con Banque Populaire V dal 2012 vacilla. A Capo Horn l’astronave di Dona Bertarelli e Yann Guichard è passata con 470 miglia di vantaggio su BP5 e 170 su IDEC Sport. Il Pacifico è sfilato via in 9 giorni e 23 ore, contro i 10 giorni e 15 ore della banda Peyron tre anni fa. Quisquilie? Mica tanto, basti pensare che nel lontano 2005 il catamaranone Orange II fece segnare il record del Pacifico (dalla Tasmania allo Stretto di Drake) in 8 giorni, 18 ore e 8 minuti. Tuttora imbattuto, 10 anni dopo. Se il vento vuole, insomma…
 
Intanto, tra gli iceberg e gli albatross, la corsa continua senza forse tempo per godersi davvero la maestosità dell’ultima natura (parzialmente) incontaminata. E nonostante il vantaggio, il record è ancora tutto da conquistare. Lo dicono gli analisti meteo, che seguono l’impresa definita quasi un match race intorno al pianeta dei due super multiscafi. Perché dopo Capo Horn c’è una vasta area di bassa pressione cui segue un anticiclone difficile da aggirare. Un bel problema per i velisti. Spindrift 2 poche ore dopo il Capo ha visto la velocità crollare da 25 a 8 nodi. Saranno giorni di scelte decisive, nelle quali si possono guadagnare o perdere anche 12 ore.
Alle alte latitudini che si apprestano a lasciare, i velisti hanno trovato notti chiare, con al massimo un’ora di buio, che hanno aiutato i timonieri a concentrarsi. E condiziono dure, soprattutto gli ultimi giorni, con onde notevoli e particolarmente disordinate, con 35 e anche 40 nodi di vento. Roba da Capo Horn insomma, 40 Ruggenti e giù di lì.
 
Se Spindrift 2 festeggia il Capo e il vantaggio sul record, IDEC Sport può essere ben soddisfatto delle prestazioni nel weekend: un prodigioso recupero di ben 850 miglia sul record, risuperato. Anche per Francis Joyon, però, la prospettiva sono le difficili condizioni nell’Atlantico meridionale, con le scelte conseguenti. Come dire che, una volta di più, la regats ricomincia. Proprio come un vero match race.
 
Il record in carica del Trofeo Jules Verbe di Banque Populaire V (oggi Spindrift 2), è 45 giorni, 13 ore, 42 minuti e 53 secondi.
 
QUI IL TRACKING CON LE POSIZIONI DEI DUE SFIDANTI E DEL DETENTORE DEL RECORD A CONFRONTO!
 
 
SU SAILY TV ALTRI SERVIZI ESCLUSIVI E IMMAGINI BELLISSIME: IL PASSAGGIO DI CAPO HORN DI SPINDRIFT 2 VISTO (ANCHE) DALL’OCCHIO DEL DRONE. E POI IDEC SPORT, INTERVISTA A DONA BERTARELLI… IL PIANETA A VELA, SU SAILY, LA TUA TV DI VELA.