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07/10/2014 - 17:46

Campionato di classe

Zennaro, un po'
Ufo e un po' Alien

Concluso il 18° Campionato nazionale di classe Ufo 28: Alien Campione, Cattivik al posto d'onore ed un Bandito che mantiene la terza piazza. Il racconto barca per barca. E adesso Barcolana by night....


Il campionato è finito, tre spendide giornate di sole, vento sempre teso, ma non troppo, equipaggi veramente forti. Le tredici barche iscritte in 50 minuti di regata sono sempre arrivate con uno scarto massimo di pochi minuti dal primo all'ultimo, segno di una preparazione e di una tecnica sopraffina per tutti.

Alien: che dire, un campionato perfetto, i due armatori Jenko e Pandullo non volevano neppure iscrivere la barca, problemi di lavoro li avevano distratti, ho fatto bene ad insistere perchè hanno preparato un equipaggio fortissimo e tirato fuori la matta Zennaro facendo piazza pulita con una energia ed una perfezione da ammirare.

Cattivik: lotta sempre come un leone, non ne ha per nessuno, anche se a volte butta il cuore oltre l'ostacolo. Ma il suo posto è la, tra i primi un ottimo secondo.

Bandito: Abbiamo gia' parlato della banda del bandito ma credo che altre due righe non facciano male. Gianfranco Noè ha preparato bene i ragazzi e con l'inserimento di Chiara Calligaris è venuto fuori un equipaggio fortissimo, qualche errore di troppo e si sono giocati il secondo posto, il primo era gia' assegnato.

Goofy: I fratelli Perelli devono allenarsi all'idroscalo per essere sempre così competitivi, hanno messo a segno qualche ottimo piazzamento ma le prove le hanno sempre giocate ottimamente, terza giornata aggressivi come broker alla borsa di Milano quando il titolo è in ribasso, ma sempre sul pezzo, bravi.

Don Chisciotte: i muli di Don Chisciotte sono sempre li, puntuali, i veri outsider, se succede qualcosa hanno le capacità e l'attenzione per metterci la zampata. Da invidiare.

Fuzzy Fun: che dire del Fuzzy, Micalli è bravo e anche tutto il suo equipaggio, ma per andare davanti quest'anno serviva una marcia in piu'.

Poison: Lemuledelpoison sono stratosferiche riescono a gestirsi in otto senza pestarsi i piedi, quando le vedi in pozzetto sembrano api operaie che lavorano in sincrono, ottime regatanti e sempre corrette.

Spinello: i ragazzi terribili dell'agonistica veneziana hanno cambiato nome: i muletti. Bravi efficaci ma si sono persi un po' per strada, poca lucidità per stanchezza e per l'inesperienza contro le corazzate triestine. Sono contento di averli portati al campionato, e finire a tre punti dalla sesta piazza è stato un onore.

Baraimbo: Cunial e company sono bravi e non meritano questa posizione. Hanno messo sotto stress la barca e hanno pagato caro qualche rottura di troppo.  Ma ci vedremo in circuito, nuovi arrivati alla classe.

Ufology: Nicola Lapo è un gentleman, non si scompone, fa la sua regata, si diverte, quando puo' mette la zampa anche su posizioni più alte, un buon equipaggio affiatato.

Canaglia: i vecchi lupi di mare saliti su canaglia diventano immediatamente le vecchie canaglie. Rompono il timone alla prima giornata, ma riescono ad essere sempre vicini alle posizioni di mezza classifica. Voglio vedervi ancora su un ufo.

Scheggia: Giovanni, Dario, Renato e soci sono imbattibili nella simpatia, cortesia e disponibilità, in regata si impegnano fanno il loro compitino ma il bordo del carabiniere non paga quasi mai. arrivano a ridosso della flotta ma dietro, basta poco, anche se quel passo non è semplice.

Renero: I ragazzi lavorano duro, sempre in barca a cercare di sistemare tutto, forse un po' troppo aggressivi per la posizione, secondo me hanno bisogno di una guida.

Gufo: Roberto Nobile promette la sua presenza per notturna e barcolana con un equipaggio di "muletti" per un pronto riscatto. dai che ti aspettiamo.

SVOC: Ha ragione il "pastpresident" Lapo quando dice che la società ha tutte le carte in regola per essere competitiva con i blasonati circoli triestini, abbiamo avuto un'ospitalità splendida, sempre cortese, e in effetti la baia e l'organizzazione si prestano ad eventi di alto livello. GRAZIE.

Un ultimo ringraziamento a Franco Deganutti, si è speso moltissimo per la classe andando a prendere due barche sul garda, mettendo a disposizione tutte le energie possibili per far crescere questo evento, non possiamo permetterci di far svanire questo momento magico. Prossimo appuntamento è la Barcolana by night e la grande kermesse della domenica.

ZENNARO, ZENNARO, ZENNARO...
Dalla a…lien alla z…ennaro, tutto l’alfabeto per festeggiare un campione nazionale eccezionale.
Enrico Zennaro su Alien degli armatori Pandullo e Jenko vine il !8° campionato Italiano Ufo 28. Tre splendide giornate di vento e di sole, Un circolo che si è speso oltre il dovuto per festeggiare questa corsa. In acqua 13 equipaggi, concentrati, bagnati, accaldati, incazzati, e alla fine tutti (o Quasi) contenti.
Enrico, da gran campione, nella terza giornata ha controllato le tre prove, ne ha vinta solo una, ma controllando Bandito prima, cattivik poi, e con l’occhio attento sul Goofy, è riuscito nell’impresa!|.
Bravo, bravo bravo, non ci sono altre parole per definire un comportamento in regata così.
Per i posti di rincalzo si deve ancora giocare, qualche protesta, ancora in discussione, potrebbe variare le classifiche, chi vivra’ vedra’, intanto alla SVOC, fiumi di birra, equipaggi che discutono, chiaccherano e si divertono sul piazzale e si riposano dopo tre giornate tiratissime.
Siamo ai ringraziamenti, non si può non inserire per prima la Societa’ Velica Oscar Cosulich, ringraziando il Presidente Marco Centini credo di diffondere i ringraziamenti anche a tutto lo staff, impegnatissimo nell’organizzazione, ai cuochi, che si sono consumati nel offrire portate di cibo per accontentare anche gli incontentabili.
Grazie agli equipaggi e agli armatori, le regate sono state organizzate per loro, ma senza di loro non ci sarebbe stato campionato. Grazie ai giudici, un campo di regata sempre pronto, con un vento sempre teso ma molto ballerino, non era facile da sistemare.
Un grazie particolare a Gianfranco Noe’, in banchina è una persona squisita, sempre pronta al dialogo, da grande campione quest’anno ha deciso di aiutare la classe e far crescere anche altre barche. Monta su Bandito, soffre, come hanno sofferto tutti i membri dell’equipaggio, assieme a loro per tutta la stagione si spezza la schiena, crescono i ragazzi del bandito disponibili e ricettivi agli insegnamenti del maestro . Bandito arriva al campionato italiano e per due giorni annusa l’ebbrezza dei primi posti anche a chi,l’anno prima navigava nelle retrovie, l’ultima giornata gira tutto storto, succede in acqua, succede nella vela, come nella vita. Grazie Gianfranco, mi auguro di trovarti ancora tra le vele degli ufo il prossimo anno, non possiamo permetterci di perdere uno come te.

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