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30/07/2021 - 13:03
Nel weekend due Medal per la vela olimpica italiana, e non finirà qui
Zennaro da sogno: adesso se la gioca!
E LEI DICE: "IN MEDAL POTRO' ATTACCARE, E LO FARO'" - Il racconto delle ultime due prove che hanno rimescolato tutto. 470 W: Elena Berta e Bianca Caruso (8-16), sono decime. 470 M: Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò (9-4), risalgono al 9°. Tutti gli equipaggi italiani tornano nella top-10 delle 6 discipline in cui sono presenti - E DOMANI SABATO 31 DALLE 14:30 LE DUE MEDAL RACE DEI WINDSURF: MATTIA CAMBONI, FINALE PER UNA MEDAGLIA, MARTA MAGGETTI PER L’ONORE
Ormai è sicuro: i prossimi due giorni saranno di grandi emozioni sportive legate alla vela olimpica. Cinque anni dopo Rio, abbiamo due Medal Race con la matematica che schiude le porte ai sogni. Mattia Camboni che partirà domani da terzo, per entrare nella storia con quella che sarebbe la prima medaglia olimpica nel windsurf maschile per la vela azzurra. Non sarà facile, ma sarà più bello.
Dopodomani invece, nella Medal che non t'aspetti, una Silvietta Zennaro mai vista, la prova di quanto forte sia la serenità nello sport, partirà per la Medal senz'altro da chiedere che divertirsi e far divertire, per poi fare i conti all'arrivo sapendo che si, davvero, non è impossibile, anzi. Si devono incastrare un po' di cose, ma la sua forza sta nel sapere di aver già fatto l'impensabile, e comunque vada il suo sarà il migliore piazzamento olimpico di una italiana nella classe Laser Radial.
Come si è arrivati a tanto? Con l'Olimpiade strana, alcune favorite che non decollano, un inizio pieno di scarti per tutti. E poi grazie a lei e solo a lei. Come nota il DT Marchesini, Zennaro ha il miglior punteggio lordo della flotta, e significa qualcosa. La più regolare, e a Enoshima non è per niente facile perchè il primo a non esserlo è il vento. Dove ha trovato questo karma, questa tranquillità che si vede anche da lontano, anche in tv, anche quando stramba o vira o cazza o in un giro di boa affollato Laser-style, Silvia sembra fare tutto con calma glaciale, quasi con un sorriso. E a terra dice: "Sono serena". Ecco, serena: senza nubi, senza pensieri, senza pressioni, senza niente, solo serena.
Oggi due prove rompicapo e rompiclassifica, due roulette, era facile cadere nell'errore e infatti ci sono cadute tutte, tranne la canadese Douglas e la Bouwemeester, ma lei è di un altro pianeta, anche se lo ha ricordato un po' tardi. La caduta più rovinosa è della leader, l'imprendibile Rindom, che dopo il 26 della prima prova si è presa due gialle prima del via alla seconda, finisce in lacrime, poteva essere oro già oggi, dovrà sudarsi la Medal contro quel mostro dell'olandese. Nelle lacrime di una atleta che sermbrava una macchina granitica, c'è tutta la fragilità dello sport a livello olimpico, il confine sottile che è facile superare. Lei era programmata per festeggiare oggi, e non ha retto all'imprevisto.
Invece Silvia... parte bene, gira tra le prime, sa che soffrirà di poppa con l'arietta, ma resiste, serena, fa le cose normali, non perde la testa, neanche immagina di poterla perdere, resta sul treno davanti. Nella seconda regata stesso copione, parte bene e sembra nel gruppo di testa, poi un giro di vento e finisce nel frullatore del gruppone che gira la boa di bolina... ventottesima. E lei? Serena: si mette di poppa e macina recuperi, sia in tv che sul tracking sembra di vedere quel sorriso più forte di tutto. Alla fine sfiora le prime dieci, soprattutto lascia dietro, molto dietro, una bella fetta delle rivali della Medal, e i distacchi da maxi diventano mini. Domenica ci divertiremo. Grazie.
Domattina faremo il punto prima della Medal di Mattia (parte prima Marta alle 14:30 ora giapponese, le 7:30 in Italia, Mattia alle 15:30. Colazione con la storia. Oggi lui e Marta sono usciti in windsurf, unici atleti della classe, belli, amici, tornati a terra parlottavano, meglio uscire che stare chiusi in camera al villaggio, sono parsi sereni (torna la parolina). E poi l'abbraccio di Ruggero Tita a Silvia a terra. C'è un bel clima a Casa Vela Italia. A prescindere.
Con G&G che hanno rialzato la testa (ma non basta, continuate cos', c'è il vento vostro), mancano all'appello solo Elena e Bianca: forza ragazze, sta a voi.
REPORT GIORNO 5 DELLA FEDERVELA - Altre buone notizie dalla vela azzurra di Tokyo 2020: arriva un’altra finale con punteggio in corsa per una medaglia, grazie alla sorprendente Silvia Zennaro (Laser Radial). Sesto giorno di regate a Enoshima, cielo velato e vento leggero: le regate del mattino che hanno visto protagonisti gli azzurri si sono corse con 7-8 nodi di vento. Nel pomeriggio per le altre classi in gara (senza italiani), il vento si è mantenuto a 5-7 nodi, al limite della regolarità.
Laser Radial– Questa classe ha completato le 10 prove in programma e definito la griglia delle prime 10 posizioni che disputeranno la finale Medal Race: l’azzurra Silvia Zennaro è stata protagonista di un’altra giornata di grande spessore. Nella squadra azzurra tutti parlano di lei, diventata la sorpresa della spedizione olimpica italiana. Oggi in condizioni non sue (preferisce vento forte), la timoniera veneta si è difesa in due regate complicatissime che hanno falcidiato gran parte delle migliori in classifica, incappate in piazzamenti altissimi o squalifiche. A fine giornata la regolarità della Zennaro (9-13) le ha consentito di chiudere il gap con le prime, e dopo 10 prove la classifica la vedrà partire per la Medal Race di domenica 1 agosto dal 6° posto a soli 5 punti dal bronzo e 13 dall’argento.
I distacchi sono minimi e nella Finale puo’ succedere di tutto: la classifica vede al comando sempre la danese Anne-Marie Rindom (oggi in crisi: 26-DSQ) con 64 punti, seguita dall’olandese Marit Bouwemeester con 71, dalla svedese Josefin Olsson con 79, quindi la canadese Sarah Douglas (82), la belga Emma Plasschaert (84), l’azzurra Silvia Zennaro (84), la finlandese Tuula Tenkinen (87). Completano la Finale, più staccate, la norvegese Flem Hoest (101), la greca Vasileia Karachaliou (106) e l’inglese Allison Young (117).
DICHIARAZIONE DI SILVIA ZENNARO ALLA MIXED ZONE - “E’ andata molto bene, giornata difficilissima, in condizioni di vento leggero che non sono proprio le mie preferite, ma ho deciso di fare del mio meglio e non mollare neanche un metro, non mi sono mai arresa fino alla fine, anche nella seconda regata quando ero indietro ho recuperato. Ho portato a casa una buona giornata che mi ha fatto avvicinare alle prime, e adesso… vediamo cosa succederà in Medal.
“Il mio obiettivo era sempre stato di entrare in Medal e fare il meglio che potevo, ora che sono a pochi punti dal podio posso attaccare, e lo farò sicuramente. Non ho pensato alla strategia, voglio partire e arrivare più avanti possibile, so che non dipende solo da me, ma di sicuro io farò tutto quello che posso!”
470 Femminile– Nella giornata hanno corso altre due regate anche i 470. Elena Berta e Bianca Caruso anche nella loro terza giornata hanno alternato i risultati (8-16), e sono al 10° posto della classifica generale dopo 6 prove. In testa sempre le polacche Agnieszka Skrzypulec e Jolanra Ogar, seconde le inglesi Hannah Mills e EWilidh McIntyre e terze le francesi Camille Lecointre e Aloise Retornaz. Domani i 470 riposano.
470 Maschile– Il vento leggero rilancia i romani Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò che con due buone prove (9-4) risalgono la classifica e tornano in top-10 con il 9° posto, con punteggio non lontano dalle zone alte, e con previsioni meteo che indicano vento leggero anche nei prossimi giorni.
L’ANALISI DEL GIORNO DEL DT MICHELE MARCHESINI - “Una giornata perentoria di Zennaro, tra le boe con la testa giusta. Niente massimi sistemi,tanta concretezza in una giornata delicata che richiedeva carattere e sensibilità. Silvia entra in Medal Race con chances di podio reali dopo una serie notevole in qualifica che la vede con il miglior punteggio lordo della flotta. Il lavoro sulla solidità e la rifinitura fatti da Vigna sulla nostra singolista si confermano di altissimo profilo.
“Ferrari e Calabrò hanno aggredito una condizione completamente diversa da ieri, rischiando dove c’era da rischiare: bilancio della loro giornata positivo. Berta e Caruso devono trovare dentro di sé le chiavi per una svolta, per rientrare in classifica: non ci sono margini d’errore. Per Camboni e Maggetti oggi una sgambata sul campo Fujisawa, focus sui dettagli (in acqua e a terra) e gruppo unito.”
DOMANI MEDAL WINDSURF: E' IL CAMBONI-DAY! – Sarà domani, sabato 31 luglio, la prima finale con vista medaglia per la vela azzurra: Mattia Camboni, 24enne di Civitavecchia, parte con la pettorina rossa e il 3° posto. Medaglia d’oro praticamente già assegnata all’olandese Kiran Badloe (33 punti), restano due medaglie per tre contendenti molto vicini: il francese Thomas Goyard (52), l’azzurro Mattia Camboni (54) e il polacco Piotr Myszka (57). Una volata per cuori forti. Previsione di vento leggero. Diretta prevista su Rai 2, oltre agli spazi Eurosport e Discovery Plus.
In campo femminile, podio matematicamente deciso, con la cagliaritana Marta Maggetti che correrà per difendere un 4° posto comunque di enorme spessore ai suoi primi Giochi.
Gli orari previsti per le Medal di domani, vento permettendo, sono: 14:30 RS:X Femminile e 15:30 RS:X Maschile.
COME FUNZIONA LA MEDAL RACE - La Medal Race è la finale delle discipline della vela olimpica, si corre tra i primi 10 della classifica dopo le prove previste (10 o 12 a seconda delle discipline). La particolarità della Medal, che si corre vicino alla costa per renderla visibile al pubblico, è il punteggio doppio rispetto alle prove normali (al primo 2 punti, al secondo 4, al terzo 6 e così via), che offre ampie possibilità di ribaltamenti di posizioni, e rende sempre emozionanti queste finali.
Il link per seguire le regate con il tracking SAP System sul sito FIV
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