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23/04/2012 - 13:42

Giro del Mondo in Atlantico

Volvo: ciao Brasile
Prossima fermata Miami

!--paging_filter--strongUna grande festa carioca per i cinque team della Volvo Ocean Race, partiti da Itajaì verso Miami. La sesta tappa di circa 4.800 miglia riporta barche e velisti a passare l'equatore e i Doldrums. Primo rilevamento: Puma in testa verso il mare aperto, inseguono Team Telefonica, Camper, Abu Dhabi e Groupama/strong!--break--br / nbsp;br / br / Gli americani di Puma hanno lasciato Itajaì come l'avevano raggiunta al termine della quinta tappa, in testa e seguiti a breve distanza dagli spagnoli di Telefonica. Il team guidato dallo skipper Ken Read non ha perso l'occasione di mostrare le proprie velleità agli avversari guidando la flotta verso il mare aperto e le oltre 4.800 miglia che lo separano da Miami. Dopo il percorso costiero, sviluppato su sei lati e corso con una buona brezza fra l'entusiasmo del pubblico locale a bordo delle numerose barche spettatori, Puma ha virato l'ultima boa seduto da Team Telefónica, Camper with Emirates Team New Zealand, Abu Dhabi Ocean Racing e Groupama 4.br / nbsp;br / Sull'onda positiva della vittoria nella quinta tappa, lo skipper di Puma Ken Read ha detto che il suo team era più che pronto a tornare in regata. "Penso potremo navigare bene, forse è la prima tappa in cui possiamo dirlo. Sembra che avremo un po' di poppa, un po' di bella navigazione negli alisei e delle belle onde regolari. Siamo tutti pronti."br / nbsp;br / La flotta nel corso della prima notte incontrerà probabilmente condizioni più dolci di quelle trovate nelle partenze precedenti con un flusso di vento da sud-est intorno ai 15 nodi, perfetto per un'andatura al lasco. Una situazione che potrebbe sulla carta vedere favoriti i francesi di Groupama, che in passato hanno dimostrato di gradire in modo particolare questa andatura. "Potremo divertirci molto in questa tappa" ha detto lo skipper Franck Cammas "C'è un sacco di lasco, di condizioni favorevoli per noi. Vanno bene per l'equipaggio e per la barca dove credo sappiamo portarla bene."br / nbsp;br / E tuttavia, con Camper ancora alla ricerca della sua prima vittoria di tappa, nessuno può dormire sonni tranquilli. Il co-skipper Stu Bannatyne, alla sua sesta Volvo Ocean Race, ha dichiarato che lui e i suoi compagni non potrebbero essere più pronti. "Sarà una tappa dura, e non sarà facile battere gli altri. Sembra che la tappa sarà divisa in tre parti con l'inizio e la fine separati da una parte centrale negli alisei. Pensiamo di poterci mettere 14 giorni, cioè la metà di quanto abbiamo impegato per finire la scorsa tappa. Non vediamo l'ora di batterci."br / nbsp;br / Joca Signorini, l'unico brasiliano della regata, imbarcato su Team Telefonica ha detto che lasciare la sua terra non è stato semplice: "E' stata dura, è stata uan bellissima settimana per tutti, speciale per me con tutto quel pubblico che è venuto a seguire la regata, una bella cosa per la vela e per il Brasile." Quanto alla tappa Signorini ha detto che: "E' importante passare indenni dalla prima parte e poi si vedrà." Il suo skipper Iker Martinez ha detto che "Sarà interessante dal primo all'ultimo minuto."br / nbsp;br / La partenza di oggi ha visto anche il ritorno alla navigazione offshore di Abu Dhabi Ocean Racing, che era giunto via nave a Itajaì solo lo scorso giovedì e i cui uomini dello shore team avevano dovuto lavorare senza sosta per riparare il danno strutturale alla prua. "Per quello che ne sappiamo è tutto sotto controllo, speriamo non ci siano cose che non sappiamo." Ha detto lo skipper Ian Walker prima dello start.br / I cinque team sono alla ricerca dei 30 punti che andranno al primo classificatonbsp; di tappa, preziosi come non mai, visto che ormai la classifica generale, dopo i risultati di ieri è più corta e le soprese potrebbero essere notevoli.br / nbsp;br / Bellissima e molto calorosa la festa che i fan brasiliani hanno voluto tributare a terra agli equipaggi. E nell'Earth Day anche i velisti della Volvo Ocean Race hanno voluto ricordare il rispetto per il pianeta, apponendo dei grandi striscioni sulle loro barche con la scritta "Keep the Oceans Clean" manteniamo puliti gli oceani, il nome della campagna che segue tutto il giro del mondo a vela e che intende sensibilizzare sulla salvaguardia dei mari, soprattutto le giovani generazioni che oggi erano rappresentate da oltre 60 ragazzi e ragazze brasiliani che indossavano una maglietta con il logo del Giorno per la Terra.br / nbsp;br / strongUNA TAPPA COMPLESSA: VEDIAMO LE PREVISIONI E LE INSIDIE/strongbr / Dall'America del sud a quella del nord, dal Brasile agli Stati Uniti, da Itajaì a Miami. La sesta tappa della Volvo Ocean Race è partita questo pomeriggio e si annuncia, ancora una volta come una frazione complessa e impegnativa, soprattutto per i navigatori che dovranno far fronte a una serie di scelte strategiche da "mal di testa".br / nbsp;br / "Nei primi tre o quattro giorno si potrà perdere o guadagnare molto, si potrebbero persino decidere le posizioni del resto della tappa." Questa è la previsione del meteorologo della regata Gonzalo Infante, secondo cui il ritorno della flotta nell'emisfero settentrionale potrebbe essere fatto in condizioni di vento moderato e con andature portanti, ma con il rischio di incontrare sistemi locali anche violenti.br / nbsp;br / Le prime 500 miglia, su un totale di oltre 4.800, del percoso vedranno i cinque team impegnati nell'attraversamento dell'ampio golfo meridionale del Brasile fino a Capo Frio, dove spesso si sviluppano delle aree depressionarie che possono far rinforzare il vento fino a 30 nodi. "Sono delle basse che possono essere anche violente, accompagnate da temporali e molta attività elettrica dovuta alle nuvole. Sono dei sistemi brutti da passare ma la flotta non avrà alcuna altra scelta."br / nbsp;br / Secondo Infante le 1.000 miglia successive, da Capo Frio a Recife saranno un momento cruciale per il prosieguo della tappa con una doppia opzione: andare al largo per entrare negli alisei e godere di angoli migliori oppure restare sottocosta, fare meno strada e approfittare della corrente equatoriale che può raggiungere i tre nodi e della brezza di terra. Sarà una decisione che determinerà di conseguenza le 2.000 miglia che seguono, fino alle isole Sottovento.br / nbsp;br / "Le ultime 1.300 miglia, attraverso la zona dei Carabi e fino all'arrivo a Miami, potrebbero diventare una corsa di velocità" dice Infante "Anche se in prossimità della Florida potrebbero esserci dei fenomeni depressionari locali che potrebbero cambiare le cose. Sono anche in questo caso depressioni violente, che contrastano gli alisei e che spesso si sviluppano nel Golfo del Messico in prossimità di Capo Hatteras. L'orografia della Florida rende la zona prona alle tempeste con i venti di terra che convergono dai due lati della penisola verso il centro. Perciò la parte finale è tanto difficile da prevedere."br / nbsp;br / La sesta tappa della Volvo Ocean Race 2011-12, da Itajaì a Miami, potrà essere seguita con la cartografia elettronica, aggiornata ogni tre ore, sul sito internet dell'evento a href="http://www.volvooceanrace.com (link is external)" title="www.volvooceanrace.com (link is external)"www.volvooceanrace.com/a.br (link is external) / nbsp;br / strongCOME ERA ANDATA LA DHL IN-PORT RACE/strongbr / Grande soddisfazione per l'equipaggio transalpino di Groupama 4 che ha ottenuto la sua prima vittoria in una regata costiera della Volvo Ocean Race 2011/12 a seguito di un errore di percorso, quanto mai inconsueto, da parte degli spagnoli di Team Telefónica che hanno così offerto ai francesi la chance vincente nella DHL In-Port Race Itajaí, svoltasi ieri nelle acque brasiliane. La regata si è svolta sotto un cielo plumbeo, pioggia e con un vento instabile intorno ai 12/15 nodi di intensità, che ha costretto il Comitato di regata a un posticipo di una decina di minuti dello start e a una riduzione prima del percorso, che è stato coperto dalla flotta in poco più di 45 minuti. Grande e calorosa, come previsto, la partecipazione del pubblico locale, che ha affollato il Race Village e la costa per poter assistere allo spettacolo, malgrado la meteo sfavorevole.br / nbsp;br / E' stata una delle battaglie più combattute fin qui viste nelle in-port race della Volvo Ocean Race fin dalla partenza, tiratissima e che è culminata con l'errore da parte di Telefónica che mentre era al comando con un buon margine ha girato la boa sbagliata (vi era stato un cambio di percorso segnalato dal comitato di regata, che aveva posizionato una nuova boa) uno sbaglio che ha relegato il team guidato da Martínez in coda al gruppo, spegnendo ogni speranza degli iberici di vincere la loro terza In-port race.br / nbsp;br / Dell'errore hanno approfittato i francesi di Groupama che hanno avuto via libera per la testa della flotta, che pure hanno dovuto difendere dai continui attacchi di Camper with Emirates Team New Zealand. Malgrado la pressione costante degli ispano/neozelandesi, Franck Camms e il suo equipaggio sono riusciti a mantenere la prima posizione e a chiudere con 48 secondi di vantaggio. Con questa vittoria Groupama si è aggiudicato 6 punti che aggiunti a quelli già in carniere portano il team a 133 punti, ossia a 16 da Telefónica nel tabellone generale.br / br / "Sono molto felice perché per noi è un grande miglioramento nelle In-port rispetto all'inizio di Alicante." Ha dichiarato Cammas. "Abbiamo dimostrato che possiamo vincere, è sempre la barca che fa meno errori ad avere la meglio."br / nbsp;br / Camper with Emirates Team New Zealand, chiudendo al secondo posto di punti ne ha ottenuti 5 ed è riuscito a tenersi alle spalle gli americani di Puma Ocean Racing powered by Berg, che si sono ripresi da una penalità inflitta loro proprio nelle fasi iniziali della regata. Camper ha dimostrato di saper mantenere una buona forma nelle prove costiere salendo sul podio per la quinta volta su sei regate disputate finora, un risultato che tiene aperte le speranze di poter risalire nella classifica generale. "Non abbiamo fatto cose speciali, ma non abbiamo nemmeno fatto troppi errori" sono state le parole dello skipper australiano Chris Nicholson. "L'equipaggio ha manovrato e lavorato benissimo, cosa che ci ha permesso di restare in gare. Oggi hanno regatato tutti bene."br / nbsp;br / Gli statunitensi di Puma sono stati invece protagonisti di un ritorno eccezionale, dall'ultimo al terzo posto alle spalle di Camper. Gli uomini di Ken Read, hanno effettuato un'ottima partenza ma sono stati penalizzati per aver infranto una regola di rotta, una penalità che sembrava negare loro ogni possibilità di vittoria. Ma l'abilità e l'esperienza dello skipper americano nelle regate sulle boe lo hanno riportato piuttosto velocemente in corsa, facendogli superare sia Telefónica che Abu Dhabi Ocean Racing, e persino mettendo in pericolo il secondo posto di Camper.br / nbsp;br / Al quarto posto e con tre punti in più ha chiuso Abu Dhabi, che come noto ha avuto pochissime ore a disposizione a Itajaì per riparare la barca danneggiata nella quinta tappa, mentre Telefónica nulla ha potuto per riprendersi e ha finito in coda ottenendo 2 punti.br / br / Gli spagnoli hanno accumulato un ritardo superiore ai cinque minuti. "Dopo che abbiamo girato la boa al vento, c'è stata confusione" ha spiegato lo skipper Iker Martínez. "C'erano due boe e noi abbiamo scelto quella sbagliata. E' la prima volta in vita mia che faccio un errore tanto grave e mi sento molto giù, soprattutto per lo shore team che aveva fatto un lavoro incredibile. La cosa positiva è che siamo migliorati molto dall'ultima inshore."br / nbsp;br / strongClassifica DHL In Port Race Itajai/strongbr / 1. Groupama sailing team, 46:27 (6 punti)br / 2. Camper con Emirates Team New Zealand, +0:48 (5 punti)br / 3. Puma Ocean Racing powered by Berg, 1:05 (4 punti)br / 4. Abu Dhabi Ocean Racing, +1:33 (3 punti)br / 5. Team Telefónica, +5:40 (2 punti)br / DNC Team Sanya, (0 punti)br / nbsp;br / strongClassifica provvisoria Volvo Ocean Race 2011-1/strongbr / 1. Team Telefónica, 149 puntibr / 2. Groupama sailing team, 133br / 3. Camper con Emirates Team New Zealand, 124br / 4. Puma Ocean Racing powered by Berg, 117br / 5. Abu Dhabi Ocean Racing, 58br / 6. Team Sanya, 25br /

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