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15/12/2016 - 17:22

Giro del mondo a una svolta

Vendée, arrivano
giorni decisivi

Superata senza troppi danni la grande tempesta, sulla flotta del Vendée sono giorni forse decisivi per le sorti della regata. Le Cleac'h e Thomson in una bolla di alta pressione, ma col francese nettamente avanti. I due hanno infranto il muro delle 10.000 miglia all'arrivo e del 60% di gara superato. E gli altri? Ecco la situazione completa. Mentre Bstide Otio (la barca dalla quale è stato salvato Kito De Pavant) non trasmette più segnale: è affondata?

 

di Christophe Julliand

Passata la grande burrasca a Sud dell'Australia, sembra tornato lo status quo sulla flotta del Vendée Globe. In realtà i concorrenti vivono giornate forse decisive per il seguito della regata. Per quanto riguarda il duo di testa, Armel Le Cleac'h sempre più davanti con Banque Populaire sta staccando Alex Thomson (Hugo Boss) nel mezzo del Pacifico. Per loro il log indica meno di 10.000 miglia al traguardo, Capo Horn è ancora a 2.700 miglia seguendo la rotta ortodromica.

Rotta però impossibile da seguire poiché passerebbe nella zona vietata per evitare i ghiacci. Ora però la principale preoccupazione dei leader non è tanto il ghiaccio, piuttosto una zona di alta pressione sulla rotta per Capo Horn. Entrando in questa zona hanno rallentato parecchio già da ieri. Transizione in cui il migliore posizionamento di Le Cleac'h più a Sud gli ha permesso di allungare sul rivale inglese (300 miglia di vantaggio) e una separazione laterale importante. Il rischio per entrambi è di dover rimanere in questa zona fino al ritorno del vento da ponente generata dalla prossima depressione che arriva da Ovest.

Depressione che stanno già "surfando" i primi inseguitori: Paul Meilhat (SMA) e Jérémie Beyou (Maitre CoQ) che viaggiano rispettivamente tra i 15 e i 16 nodi di media quando i primi ne fanno 10 con difficoltà. Così il ritardo si scioglie come neve al sole: è ancora sopra le 1.000 miglia oggi, 39mo giorno di regata. La situazione potrebbe essere ben diversa a Capo Horn.

Regata incerta anche per il trio di concorrenti che ha affrontato la grande burrasca sotto le coste dell'Australia. Hanno avuto tre modi diversi di gestire il peggio: ore passate alla cappa per Elies, fuga veloce sulla rotta per Le Cam e fuga a Nord per Dick che è passato nello stretto di Bass e deve tornare dalla sua posizione a Nord.

Il concorrente che ha guadagnato tanto in questo fase è Jean Le Cam (Finistère Mer Vent) ormai tornato a una quarantina di miglia del quinto posto di Yann Elies (Cap Guéguiner-Leucémie Espoir).

Intanto la comunità del Vendée è stata raggiunta da una notizia shock, anche se senza conseguenze per le persone: ha smesso di trasmettere la boa di segnalazione della posizione dell'IMOCA 60 Bastide Otio, che dopo la rottura della chiglia (attaccata allo scafo solo per un paio di bulloni) era stata abbandonata dallo skipper Kito De Pavant, in salvo su una nave dirottata su di lui. E' probabile che la chiglia si sia stacata del tutto e la barca rovesciata e quindi affondata. Comunque persa.

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