News | Regata > Vela Oceanica

09/06/2022 - 19:38

Solitari in preparazione del Vendée Globe

Vendée Arctique Page, gli aggiornamenti

UNA PAGINA AGGIORNATA LIVE - VIDEO - C'E' ANCHE GIANCARLO PEDOTE CON PRYSMIAN GROUP - La seconda edizione della Vendée Arctique riservata ai navigatori solitari sui classe IMOCA 60, con 25 skipper iscritti tra i quali l'italiano

 

(a cura di Christophe Julliand)

 

la cartografia

 

(MARTEDI 21 GIUGNO) - DIRAMATE DATA E ORA DI ARRIVO DEI CONCORRENTI NEL RITORNO A PORT OLONA: PEDOTE MERCOLEDI - I velisti del Vebdée Arctique - Les Sables d'Olonne sono attesi per tutta la settimana ai pontoni di Port Olona. Al termine di un viaggio particolarmente impegnativo dall'Islanda tornano in Vandea. Il pubblico è stato invitato a venire sul canale ad accoglierli. Ecco un programma provvisorio che verrà regolarmente aggiornato in base all'andamento della flotta:

Martedì

Tra le 8:45 e le 14:15 Manu Cousin (Groupe SÉTIN, RET)

Mercoledì

Tra le 22:00 e 3:45 (di giovedì) Louis Burton (Bureau Vallée, 5h)

Charlie Dalin (APIVIA, 1h)

Alan Roura (Hublot, 7h)

Giancarlo Pedote (Gruppo Prysmian, 12h)

Arnaud Boissières (La Mie Câline, RET)

Jérémie Beyou (Charal, 2h)

Giovedì

Tra le 11:00 e le 16:20

Sébastien Marsset (Cap Agir Ensemble, 15h)

Louis Duc (Ambiente Five-Lantana, 8h)

Benjamin Dutreux (Guyot Environment – ​​Water Family, 11h)

Antoine Cornic (EBAC Literie, 16h)

Damien Seguin (Groupe APICIL, 9h)

Benjamin Ferré (Monnoyeur – Duo for a Job, 4h)

Tra le 23:10 e 4:40 (venerdì)

Éric Bellion (COMMEUNSEULHOMME Powered by ALTAVIA, 14h)

Thomas Ruyant (LinkedOut, 3h)

Venerdì

Fabrice Amedeo (Nexans-Art & Fenetres, 19h)

Guirec Soudee (Freelance.com, 6h)

Romain Attanasio (Fortinet-Best Western, 17h)

Conrad Colman (Immagina, 18h)

La premiazione avrà luogo durante il fine settimana al Vendée Arctique – Les Sables d'Olonne Village.

 

(SABATO 18 GIUGNO) - UNA REGATA DURA, NEL RACCONTO DI GIANCARLO PEDOTEVendée Arctique: finisce in maniera inaspettata una regata dura, piena di imprevisti ed emozioni. Nella notte l’organizzazione della Vendée Arctique ha dichiarato una chiusura anticipata della regata a causa della pericolosità della meteo. Giancarlo Pedote ha attraversato la nuova linea di arrivo, situata alle porte dell’Islanda, alle 5:17 di questa mattina terminando in dodicesima posizione e con uno strappo alla randa. Ora si prepara al trasferimento da solo per rientrare alla base. L'organizzazione garantisce l'assistenza e la continuità del tracking.

Alle 23.12 la direzione di regata della Vendée Arctique ha dichiarato agli skipper e ai loro team di terra la decisione di fare del passaggio a sud-est dell’Islanda, il traguardo di questa seconda edizione della Vendée Arctique, regata che in origine prevedeva la circumnavigazione dell’isola facendo arrivare la flotta a toccare il circolo polare artico.
 
Una regata importante, con un percorso ambizioso e che si è rivelata particolarmente difficile per la flotta e la direzione di corsa, che ha dovuto prendere una serie di difficili decisioni per assicurare l’incolumità della flotta, decisioni che hanno cambiato il percorso e il corso della prova, la prima qualificativa per il Vendée Globe 2024.
 
COME L'HA VISSUTA GIANCARLO - “Una regata particolare” l’ha subito definita Giancarlo Pedote in una dichiarazione rilasciata dopo il taglio della linea. “Ho un po’ di difficoltà a realizzare, perché le cose sono evolute in maniera rapida per chi è concentrato in regata e deve fare tattica e strategia a medio e lungo termine. Domenica 12 giugno siamo partiti per affrontare la circumnavigazione dell’Islanda: un percorso affascinante e ambizioso di 3.500 miglia. Giovedì 16 mattina ci è stata comunicata la riduzione del percorso a 3.300 miglia: un’eventualità a cui eravamo pronti, che ci era stata prospettata e ci immaginavamo. Nella notte tra giovedì 16 e venerdì 17, vista l’evoluzione della situazione meteo, la direzione di regata ha dovuto prendere la decisione di sospendere temporaneamente la prova per permettere alla flotta di mettersi al riparo e attendere il passaggio della depressione. Ieri notte la decisione di trasformare il “cancello” a sud-est dell’Islanda in linea di arrivo”, che Giancarlo ha tagliato in dodicesima posizione con un tempo di 5 giorni 12 ore 17 minuti e 34 secondi.
 
Le susseguenti decisioni prese dall’organizzazione, sono state determinate da una situazione metereologica che si è evoluta in maniera particolarmente grave, a causa di una profonda depressione che ha generato venti con punte oltre i 50 nodi su mare incrociato e mosso. "È un tipo di depressione che sapevo avremmo potuto trovare a queste latitudini. Nel Grande Sud, durante il Vendée Globe, quando passavano delle depressioni arrivavano sempre da dietro e riusciamo a trovare un modo per “scappare”. Qui nel Grande Nord le depressioni arrivano con forte vento al traverso, che è il più pericoloso perché la barca accelera in maniera impressionante e diventa difficile controllarla. Ieri, ad esempio, ci siamo trovati dentro al centro di questa depressione e in 10 minuti siamo passati da 10 a 40 nodi. Ho dovuto prendere due mani di terzaroli insieme, cosa non facile su un IMOCA. Ma mi ritengo fortunato: i ragazzi che sono dietro di me avranno una situazione ancora peggiore”.
 
L’obiettivo chiaramente dichiarato da Francis Le Goff, direttore di gara, è stato proprio quello della sicurezza della flotta: “La depressione c’è, e alcuni avranno difficoltà a raggiungere il cancello dell’Islanda. Ma poiché la situazione non è migliore una volta varcato questo passaggio, abbiamo preferito renderlo il traguardo in modo che gli skipper potessero subito mettersi in salvo. Nella zona arrivano venti instabili e forti, gli effetti dei venti attraverso i fiordi non facilitano l’accoglienza degli IMOCA. 
Chiudere la regata al cancello consentirà a ciascun navigatore di trovare la soluzione migliore con il supporto della direzione di gara e la competenza del proprio team tecnico. L’obiettivo è che sabato pomeriggio, passato il peggio della depressione, gli skipper possano iniziare a tornare verso Les Sables d’Olonne, rientro che non sarà così semplice: non saranno al riparo dai nuovi venti forti, ma potranno gestire la navigazione da ‘bravi marinai’. 
Sapevamo dei rapidi e brutali cambiamenti meteorologici nella zona, ma si è avverato il peggio di quello che potevamo temere. Ciò che gli skipper hanno vissuto durante le 1.500 miglia circa della salita verso l’Islanda è una preparazione rappresentativa per un Vendée Globe”.

Venerdì 17 giugno: lo strappo alla randa di Prysmian Group - Ieri nel tardo pomeriggio la randa si è strappata. Nulla di grave, ma ho dovuto navigare con due mani di terzaroli più a lungo di quanto avrei voluto e in una traiettoria non performante: cercavo di avvicinarmi alla costa per trovare una zona con meno vento poter riparare. Non appena l'organizzazione ha dichiarato la fine della regata ho intrapreso una rotta diretta verso il traguardo per cercare di recuperare quelle posizioni che avevo perso avendo dovuto lasciare la performance da parte per evitare peggioramenti nei danni subiti dalla vela”.

L’arrivo di questa Vendée Arctique non è stato semplice e non segna l’immediata tranquillità, come ha ben spiegato Giancarlo Pedote appena superato il “cancello” islandese: “Devo subito trovare un posto con meno vento per poter riparare la randa, ma prima dovrò riposare: sono arrivato veramente stanco. Ho incontrato diversi venti catabatici nell’arrivo sulla linea con passaggi da 10 a 30 nodi che mi hanno costretto a dover prendere o mollare due mani di terzaroli di fila. Condizioni piuttosto complesse. E adesso inizia anche a fare freddo”.

Non appena possibile, Giancarlo inizierà il trasferimento in viaggio verso casa “Un traferimento che non mi dispiacerà fare da solo, perché sarà un'esperienza nuova. Non ho mai fatto un trasferimento di questo tipo da solo in IMOCA, fuori da un contesto particolare. Cercherò di approfittarne per vivere l'esperienza in un modo diverso e condividerla”.
 
La direzione di regata assicura l'assistenza alla flotta anche sul rientro. La cartografia resterà visibile e continuerà ad essere aggiornata sul sito ufficiale della Vendée Arctique – Les Sables d’Olonne all’indirizzo https://www.vendeearctique.org/

 

(SABATO 18 GIUGNO) ECCO COME SONO 60 NODI - Un video onboard di Conrad Colman

 

(SABATO 18 GIUGNO) - LA REGATA "NEUTRALIZZATA" - Termine ascoltato per la prima volta, è l'annuncio degli organizzatori di sospendere, fermare, annullare la VA, colpita da una depressione cresciuta oltre il previsto e diventata realmemte un pericolo per i concorrenti. Comunicati e video si susseguono. I concorrenti sono quasi tutti rifugiati in fiordi islandesi.

Accorciato il campo di regata, traguardo al cancello d'Islanda. Il forte sistema di bassa pressione nel nord Atlantico vicino all'Islanda che sta colpendo la flotta ancora in regata nella Vendée Arctique Les Sables d'Olonne si è rivelato più pericoloso delle prime previsioni. La direzione della regata ha deciso di porre come traguardo l'Iceland Gate, a est dell'Islanda.

Tre skipper hanno già attraversato il cancello questa mattina: Charlie Dalin (Apivia), Jérémie Beyou (Charal) e Thomas Ruyant (LinkedOut). Al momento in cui scriviamo, Benjamin Ferré (Monnoyeur-Duo for a Job) si sta avvicinando a quella che è diventata la linea di arrivo ed è destinato a conquistare la quarta posizione. Ma la crescente minaccia della bassa pressione ha fatto anticipare la decisione dell'organizzazione questa sera. Un'analisi costante e dettagliata di tutti i modelli meteorologici e dei fenomeni atmosferici nella zona che interessano i 20 skipper solitari ancora in regata, ha reso infine ovvia la decisione, considerando la necessità di consentire ai regatanti solitari di allontanarsi il prima possibile dal pericolo più grave, riparandosi o navigando lontano dal peggiore dei venti.

 

(GIOVEDI 16 GIUGNO) CAMBIO DI PERCORSO

Se non sospendessimo la regata, per la maggior parte degli skipper le condizioni di navigazione di venerdì pomeriggio sarebbero estremamente sfavorevoli a causa della depressione a nord-est dell'Islanda che si sta aggravando e che lascia prevedere venti da 35 a 40 nodi, con raffiche di oltre 50 su un mare mosso e incrociato.
Per motivi di fair play ed equità, abbiamo deciso di chiedere agli skipper di mettersi al riparo non appena superato un passaggio virtuale che abbiamo individuato al largo del sud-est dell'Islanda. Registreremo il tempo di passaggio di ciascuna imbarcazione e siamo in comunicazione con i porti che potrebbero essere in grado di accogliere la flotta in attesa di migliori condizioni. La corsa riprenderà secondo termini che stiamo definendo"
 ha spiegato Francis Le Goff, direttore di gara della Vendée Arctique.

PEDOTE: PIENA FIDUCIA NELLA DIREZIONE CORSA - "Ho piena fiducia nella direzione di regata, che sono sicuro saprà prendere la migliore decisione in considerazione anche delle difficoltà di gestione dell'ormeggio di un'imbarcazione importante come un IMOCA, in configurazione di regata in solitario e in condizioni di fatica" afferma Giancarlo Pedote, unico italiano partecipante a questa regata, che resta in attesa di ulteriori istruzioni e si prepara ad ogni eventualità, consapevole dei forti effetti venturi che i venti potrebbero avere nei fiordi. 

La situazione meteo è costantemente monitorata dagli skipper e dal consulente meteorologo della regata, che dichiara: “In un primo tempo, i venti nella parte meridionale della depressione potranno raggiungere i 45-50 nodi. Sabato una corrente di vento da nord-ovest si rafforzerà con raffiche comprese tra 40 e 45 nodi lungo il rilievo, tra l'Islanda e la depressione".

"Il dovere principale di ogni organizzatore è quello di garantire la sicurezza dei marinai e come promesso, non faremo correre rischi sproporzionati agli skipperÈ nostra scelta e responsabilità. Dopo uno studio approfondito della situazione, in accordo con la direzione gara e il nostro esperto meteorologo, giovedì abbiamo deciso di modificare il percorso. L'evoluzione della situazione meteorologica che sta affrontando la flotta ci ha costretto questa notte a prendere nuove importanti decisioni. Ci è sembrato essenziale che i navigatori potessero mettersi al riparo e sospendere temporaneamente la regata per proteggersi da questo sistema di bassa pressione. Presto torneranno in regata e tutti seguiremo con passione le loro avventure" ha infine commentato Alain Leboeuf, presidente della SAEM Vendée e del dipartimento della Vandea.

Charlie Dalin (Apivia) solido leader con 100 miglia di vantaggio su Jérémie Beyou e 130 miglia su Thomas Ruyant (linkedin) e gli altr skipper della Vendée Arctique non faranno il giro dell'Islanda questa volta. A causa delle condizioni meteo previste per i prossimi giorni, la direzione di regata ha deciso di cambiare il percorso.
 


Le spiegazioni di Francis Le Goff, direttore di regata: “Sapevamo che questa decisione poteva essere presa. È il motivo per cui avevamo piazzato un cancello ad est dell'Islanda. Da ieri, più particolarmente da questa mattina, le condizioni meteorologiche sono peggiorate con una depressione molto attiva sull'Islanda. Nella parte nord-orientale dell'isola ci saranno venti medi di 40 nodi e probabili raffiche di oltre 50 nodi, con mare grosso e incrociato. Inoltre, non c'è una vera via di fuga in quessta zona, non come in mare aperto per esempio. Sarebbe stato molto delicato e pericoloso far passare le barche ida queste parti. Concretamente, i concorrenti andranno a passare il gate ad est dell'Islanda, poi si dirigeranno direttamente verso il waypoint del Nord Atlantico che abbiamo spostato di 124 miglia a ovest. Il percorso sarà lungo 3.300 miglia. Tornando a sud, i concorrenti dovranno comunque affrontare condizioni difficili ma saranno andature portanti e avranno più spazio per scegliere una rotta più sicura".
 

(MERCOLEDI 15 GIUGNO) PAZIENZA E NERVI SALDI

E' più lunga e difficile del previsto l'attravarsemaneto della zona di venti deboli per la flotta dei 24 IMOCA ancora in regata nella Vendée Arctique. Ieri sera sembrava fatta per il gruppo dei foiler che avevano scelto l'opzione ovest, compreso il nostro Giancarlo Pedote con Prysmian Group. Invece non è andata così, l'alta pressione ha di nuovo invaso il campo di regata. Una situazione che rallenta tutti con differenze importanti. A ovest, in seconda posizione, Chariie Dalin (Apivia) è riuscito a guadagnare preziose miglia verso nord e ha superato i 55° di latitudine. A circa 80 miglia più a est, e alla stessa latitudine, Benjamin Ferrè, esordiente a bordo di Monnoyeur- Duo for Job, una barca a deriva classica, mantiene la leadership.

Interessante notare la differenza di miglia percorse tra questi due concorrrenti: dopo un po' più di 3 giorni di regata, Dalin e Apivia hanno percorso poco più di 1000 miglia, Ferrè ne ha percorso cento di meno. Di fatto, hanno anche fatto il vuoto nelle rispettive scia: il primo inseguitore di Apivia è Charal di Jérémie Beyou al quarto posto, 60 miglia più a sud, mentre sulla rotta più a est, Freelance.com di Guirec Soudée, altro IMOCA a deriva classica, è a 50 miglia del leader.

Una situazione che non è stata particolarmente favorevole per Giancarlo Pedote che per poco non riusciva ad agganciare il vento giusto per scappare verso Nord e invece ha dovuto concedere acqua sui leader. Risulta 15mo in classifica con 120 miglia di ritardo rispetto alla testa della flotta. 

(MARTEDI 14 GIUGNO) FUORI DALLA DORSALE, DALIN ALL'ATTACCO

Al rilevamento delle 14.46, dopo quasi 48 ore di regata, la flotta della Vendée Arctique è sparpagliata a SW dell'Irlanda, con quasi 150 miglia di separazione laterale tra Charlie Dalin Apivia, il concorrente posizionato più a ovest e Antoine Cornic, il più a est. 

La posizione della flotta dopo quasi 48 ore della regata: i concorrenti più a Ovest hanno passato la dorsale trovato il vento nuovo da SW.

Se gran parte della flotta è ancora alle prese con i venti deboli della dorsale di alta pressione che ha ostacolato la progressione verso il Circolo Polare Artico, i numeri di Dalin indicano che ha ritrovato vento. Lo skipper di Apivia è il più veloce della flotta, viaggia a 23 nodi, non ancora sulla rotta diretta che sarebbe a Nord ma un po' a sinistra, proprio per entrare nel flusso di vento sostenuto da SW che si trova dopo la dorsale. Non solo: il quartetto Dalin-Beyou-Ruyant-Burton che ha navigato di conserva per tutto l'inizio della regata non esiste più. Dalin ha ormai una ventina di miglia di vantaggio sul primo inseguitore, Thomas Ruyant (Linkedin) ancora molto vicino a Jérémie Beyou con Charal. Ha perso terreno Louis Burton e il suo Bureau Vallée che si trova a cinquanta miglia di Dalin.  

Zoom sul gruppetto più a Ovest e la posizione di Giancarlo Pedote che ha scelto la stessa traiettoria

Non è molto più lontano Giancarlo Pedote con Prysmian Group: il navigatore fiorentino è a 60 miglia di Dalin, il probabile futuro leader. Anche Pedote ha scelto di spingere a Ovest per andare a prendere ilvento nuovo, anche lui ha iniziato a ritrovare velocità e dovrebbe accelerare ulteriormente nelle prossime ore.   

(LUNEDI 13 GIUGNO) PRIME 24 ORE

Dopo le prime 24 ore di regata e una prima notte veloce al traverso mure a dritta, c'è già un ritiro da segnalare nella flotta dei 25 IMOCA: ha dovuto fare dietrofront il concorrrente ungherese Szabolcs Weöres che ha avuto problemi di sistema idarualico della chiglia basculante, problemi che il team non è riuscito a risolvere. Weöres abbandona la regata. Problemi anche per il veterano giapponese Kojiro Shirashi, costretto a navigare a velocità ridotte a causa di un hook di randa recalcitrante.

Come ampiamente anticipato dai routage prima dalla partenza, la flotta deve ora negoziare la prima difficoltà del percorso, ovvero attraversare una dorsale anticiclonica, sinonimo di venti leggeri, prima di agganciare un flusso da SW dopo la doralse. In previsione di questa fase di bonaccia, quattro concorrenti hanno deciso di spingere di più verso ovest subito dopo la partenza, sfruttando l'effetto turbo dei foil particolarmente efficienti nelle andature di reaching. Non a caso si tratta dei favoriti cioè Charlie Dalin (Apivia), Jérémie Beyou (Charal), Thomas Ruyant (LinkedOut) e Louis Burton (Bureau Vallée), quattro concorrenti ancora molto vicini l'uno dall'altro che hanno staccato il resto delle flotta con una prima giornata da 500 miglia percorse.

La posizione della flotta dopo quasi 24 ore di regata, rilevamento delle 15

Al rilevamento delle 15, in testa c'è Isabelle Joschke (Macsf) che ha scelto una rotta più diretta rispetto al quartetto di testa, ma è una classifica provvisoria che probabilmente cambierà quando sarà stata superata la dorsale anticiclonica e si navigherà nel vento nuovo.

Allo stesso rilevamento, GIancarlo Pedote (Prysmian Group) risulta 21mo in classifica molto provvisoria con ha scelto una rotta sottovento al resto della flotta, una scelta, "un investimento" come spiega nel primo video onboard che ha mandato:

  

Streaming In francese

Streaming In inglese

PARTENZA ALLE 17, PERCORSO CONFERMATO

(DOMENICA 12 GIUGNO). Dopo aver studiato le previsioni meteorologiche, la direzione della regata Vendée Arctique ha confermato il percorso inizialemnte previsto: partenza oggi alle 17 da Les Sables d'Olonne, circumnavigazione dell'Islanda da lasciare a sinistra e ritorno in Vandea dopo il passaggio di un way point vicino alle Azzorre per un totale di 3.500 miglia, l'equivalente di una transatlantica. 

Un percorso tecnico che fa di questa seconda edizione della Vendée Arctique l'appuntamento più impegnativo della stagione 2022 per i solitari della classe IMOCA, stagione che culminerà a novembre con la mitica Route du Rhum. E' quello che hanno dichiarato molti dei 25 partenti, tra cui i tre skipper considerati come i grandi favoriti, cioè Charlie Dalin (Apivia) matadore della prima regata della stagione IMOCA, Jérémie Beyou (Charal) vincitore della prima edizione della Vendée Arctique o Thomas Ruyant (LinkedOut) che ha dovuto abbandonare la prima regata della stagione quando era saldamente tra i primi.

Le 25 barche mollerano gli ormeggi da Port Olona a partire dalle ore 13.30. Dalle 13.15, il dock out potrà essere seguito live sui profili social della regata e sulla pagina Facebook di Giancarlo Pedote a questo indirizzo: https://www.facebook.com/giancarlopedote75

Anche la partenza prevista alle 17 verrà ritrasmesa in diretta streaming sui canali Facebook e YouTube della Vendée Arctique a partire dalle 16.30.

Durante la regata, la cartografia verrà aggiornata quattro volte al giorno, alle ore 7, 11, 15 e 19.

 

GIANCARLO PEDOTE E PRYSMIAN GROUP: ROTTA VERSO IL CIRCOLO POLARE ARTICO PER SCRIVERE UNA BELLA STORIA.

(VENERDI 10 GIUGNO) Prima prova di qualifica per il Vendée Globe 2024, la Vendée Arctique - Les Sables d'Olonne ha come obiettivo quello di consentire agli skipper della Classe IMOCA di confrontarsi mettendo alla prova le proprie imbarcazioni in un percorso che, portandoli nel Grande Nord grazie alla circumnavigazione dell'Islanda, si preannuncia impegnativo e con condizioni di navigazione simili a quelle incontrate durante un Vendée Globe.

« Ci attende una prova lunga e complessa. È l'equivalente di una traversata atlantica in termini di miglia e anche se non attraverseremo l’oceano dobbiamo aspettarci condizioni piuttosto difficili, soprattutto in prossimità dell’Islanda. Sarà necessario restare continuamente concentrati e in allerta, perché se nel Grande Sud le depressioni arrivano da poppa, lasciando in generale il tempo di “scappare”, nell'estremo nord arrivano da ovest e non resta altra scelta che affrontarle. Bisognerà navigare da “buon marinaio”, senza trascurare la regata. Come in altre prove sarà importante trovare il giusto equilibrio tra navigazione, sicurezza e performance » assicura Giancarlo Pedote, che conserva dei bei ricordi della prima edizione del 2020. « Quando si sale a quelle latitudini, i colori del cielo sono davvero unici. È bellissimo », spiega il navigatore italiano che in questa seconda edizione allungata di 800 miglia si appresta a scoprire la navigazione intorno al circolo polare artico. « Sono contento di aver già vissuto l'esperienza del Grande Sud: grazie a quel bagaglio di esperienza potrò testare meglio alcune cose, a cominciare dalla gestione del freddo », osserva il fiorentino, unico italiano attualmente in Classe IMOCA, che per l’occasione ha imbarcato gli stessi indumenti utilizzati per riscaldarsi durante il Vendée Globe 2020.

 

Scrivere una bella storia, a tutti i livelli.

 

Prosegue lo skipper di Prysmian Group: « La Vendée Arctique - Les Sables d’Olonne sarà un'ottima preparazione per la Route du Rhum - Destinazione Guadalupe che partirà a novembre. La Guyader Bermudes 1000 Race, il mese scorso, mi ha permesso di fare una prima navigazione di sei giorni dopo l’uscita dal cantiere. In questa seconda prova si parte in mare per una dozzina di giorni » sottolinea lo skipper di Prysmian Group, giorni durante i quali prevede di dover affrontare numerose manovre e molteplici cambi di vele soprattutto intorno al Fastnet e durante il giro dell'Islanda, che presenta un’orografia con montagne alte più di 2.100 metri e zone costiere molto ventose. « Sarà una prova completa e intensa. Come sempre cercherò di essere il più concentrato possibile, di fare una buona rotta e mantenere la barca alla velocità target », dichiara Pedote, pronto a partire domenica 12 giugno alle 17:00 da Les Sables d'Olonne e speranzoso che la nuova iniziativa “1 click – 1 m” organizzata sui social di Prysmian Ocean Racing dal suo title sponsor Prysmian Group, possa raccogliere tutti i "Like", necessari a permettere alla ONG Electriciens sans frontières di portare a termine uno dei suoi progetti solidali.

 Il progetto associato alla Vendée Arctique - Les Sables d'Olonne 2022 mira a fornire acqua e elettricità alla scuola elementare e al centro sanitario del villaggio di Missahomé in Togo. 
 
"L'obiettivo è contribuire allo sviluppo delle infrastrutture locali attraverso l'elettrificazione della scuola elementare principale e la realizzazione di una rete idrica che migliorerà le condizioni igienico-sanitarie della cittadinanza e permetterà uno sviluppo agricolo a beneficio della mensa scolastica", conclude Giancarlo Pedote, ricordando che per la realizzazione di questo progetto dovranno essere impiegati 3.350 metri di cavi, corrispondenti allo stesso numero di “Like” necessari per concretizzare questa iniziativa.

Prysmian Group in trasferimento verso Les Sables d'Olonne, la settimana scorsa. Foto @Noesis.

(GIOVEDI 9 GIUGNO) Parte domenica 12 giugno, la seconda edizione della Vendée Arctique, regata riservata ai navigatori solitari della classe IMOCA. Sono 25 gli skipper iscritti per questa regata qualificativa per il Vendée Globe 2024. Tra questi, oltre ai veterani tra cui il nostro Giancarlo Pedote su Prysmian Group, ci sono (GIOVEDI 9 GIUGNO) Parte domenica 12 giugno, la seconda edizione della Vendée Arctique, regata riservata ai navigatori solitari della classe IMOCA. Sono 25 gli skipper iscritti per questa regata qualificativa per il Vendée Globe 2024. Tra questi, oltre ai veterani tra cui il nostro Giancarlo Pedote su Prysmian Group, ci sono 8 nuovi arrivati, candidati per partecipare al mitico giro del mondo in solitario e senza scalo.

Il percorso, ancora più impegnativo di quello della prima edizione prevede una lunga salita verso nord, il giro dell’Islanda e ritorno in Vandea per un totale di 3500 miglia. Il che significa superare il circolo polare artico (66°33'39" di latitudine nord) sinonimo in questi giorni di solstizio d’estate di sole di mezzanotte 

VIDEO IL PERCORSO

 Prysmian Group in trasferimento verso Les Sables d'Olonne, la settimana scorsa. Foto @Noesis.

 

 Prysmian Group in trasferimento verso Les Sables d'Olonne, la settimana scorsa. Foto @Noesis.

 
Sezione ANSA: 
Saily - News

Commenti