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11/07/2020 - 13:06
L'Atlantico ai tempi del coronavirus riserva sorprese
Vendée Arctique Day 7, gli incredibili scenari
VERSO UNA VOLATA A 6 BARCHE? - Dopo una settimana, sei barche in sole 13 miglia! Jeremie Beyou (Charal) in testa a 1000 miglia dal traguardo, vicinissimi Kevin Escoffier (PRB) e Thomas Ruyant (LinkedOut). Giancarlo Pedote (Prysmian Group) dimezza il distacco. L'Atlantico tratta tutti democraticamente: aree "patchy" molto irregolari, meteo incerto fino alla fine. Le barche sosprendono gli stessi velisti: Beyou e l'accelerazione di Charal: "Da 7 a 23 nodi in un attimo! - ONBOARD VIDEO SU SAILY TV
di Christophe Julliand
Incredibile scenario nella regata Vendée Arctique Les Sables d'Olonne : dopo quasi 7 giorni di regata, alla classifica delle ore 8.30 di questa mattina ritroviamo in testa Jérémie Beyou (Charal) a 1.145 miglia del traguardo e a meno di 600 miglia della boa Gallimard, ultima boa virtuale posizionata 400 miglia al largo di Les Sables D'Olonne. In seconda posizione però c'è Kevin Escoffier (PRB) a sole 5 miglia del leader e in terza posizione LinkedOut di Thomas Ruyant. Le sei prime barche navigano tutte racchiuse in 13 miglia.
Dopo aver virato il waypoint Unesco al largo dell'Islanda, la prima parte della discesa dell'Atlantico è stato un bordo unico verso Sud in venti da settori Ovest. Un bordo che però è stato interpretato in modo diverso dai concorrenti : il trio di testa iniziale composto da Ruyant, Dalin e Beyou ha scelto una traiettoria più a Ovest, mentre il primo gruppo inseguitore invece formato da Davis, Herrmann e Escoffier ha privilegiato la rotta ortodromica, più breve.
Nel gergo dei regatanti è un campo di regata ''patchy'' per descrivere un vento irregolare sia in intensità che in direzione sul quale giocano i solitari della Vendée Arctique, durante tutta la giornata di ieri abbiamo visto differenze di velocità anche importanti tra i concorrenti di testa. In un'intervista rislasciata proprio ieri Beyou raccontava che la velocità del suo Charal era appena passata da un modesto 7 nodi a un 23 nodi in un attimo. Condizioni che richiedono quindi un'attenzione continua.
Globalmente i concorrenti che hanno scelto la rotta diretta hanno guadagnato acqua sui primi : è così che Samantha Davis (Initiatives Coeur) o Boris Herrmann (Seaexplorer-YC de Monaco) hanno occupato il primo posto provvisorio per diverse ore nella giornata di ieri. Dalla scorsa notte però i primi navigano nell'influenza di una depressione, hanno raggiunto il settore Nord di questa bassa e sfruttano da poche ore i venti da settori orientali che vi soffiano. Quando avranno superato questa bassa ci sarà una nuova zona di alta pressione da superare. Soltanto quando la flotta avrà passato la boa Gallimard per iniziare lo sprint finale fino a Les Sables sapremo chi ha interpretato al meglio questa parte della regata e chi potrà ancora sperare di salire sul podio.
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Giancarlo Pedote (Prysmian Group) è sempre 13°, ma ora il suo ritardo dalla testa della flotta è di sole 58 miglia (era arrivato a quasi il doppio), e a sole 10 miglia circa c'è la top-ten della classifica. Un rush finale con scelte giuste e il piglio che gli conosciamo, può consentire al navigatore fiorentino di chiudere in rimonta, anche se fin dalla partenza Giancarlo ha detto di non guardare alla classifica ma a ottimizzare il rapporto tra se e la barca.
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