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07/07/2020 - 18:20

Riconciliarsi con l'oceano

Vendée Arctique Day 3 duelli appassionanti

SECONDA NOTTE AGITATA, TERZO RITIRO (TRIPON), DUELLO A TRE IN TESTA - Correre e andare dalla parte giusta: la vela, in fondo, sta tutta qui, sdia che si tratti di classi olimpiche che di oceano. Il Day 3 della Vendée Arctique non fa eccezione, e i duelli nella flotta sono appassionanti. Giancarlo Pedote al passo dei migliori, e a caccia di rotte d'attacco - SU SAILY TV CONTENUTI VIDEO ESCLUSIVI DA BORDO DEI NAVIGATORI IN REGATA

 

di Christophe Julliand

Terzo giorno di regata nella Vendée Arctique Les Sables d'Olonne, regata che si rivela complessa, indecisa e molto esigente per i 17 skipper solitari ancora in lizza. Diciasette perché c'è un terzo ritiro da segnalare, quello di Armel Tripon che sta tornando in Bretagna dopo aver notato delle fessure sui rinforzi strutturali longitudinali a prua. Si tratta probabilmente, ha spiegato Tripon, di danni collaterali dovuti alla collisione con un oggetto galleggiante avvenuta qualche settimana prima della partenza. Incidente che aveva costretto il team a tornare in cantiere per ricostruire la prua del più originale dei 60' di ultima generazione. Per non aggavare la debolezza strutturale evidenziata dalla dura bolina affrontata nei primi giorni di questa Vendée Arctique, lo skipper preferisce tornare in porto e riportare la barca in cantiere.

In testa, la situazione è davvero appasionante. Ieri nel primo pomeriggio, l'allora leader Thomas Ruyant (LinkedOut) è stato il primo a virare e a mettere la prua verso nord per tornare sulla rotta diretta verso l'Islanda. E' stato seguito poco dopo dai suoi primi inseguitori, Charlie Dalin con Apivia e Jérémie Beyou con Charal. Inseguitori che hanno preferito però mantenere una rotta più alta ma meno veloce. In termini di distanza verso il prossimo way point, il vantaggio di Ruyant è così cresciuto fino a oltre trenta miglia nella prima parte della notte. Vantaggio che si è sciolto come neve al sole nella seconda parte della notte e nelle prime ore di questa mattina. Così tanto che, alla classifica delle 10, Thomas Ruyant risulta al terzo posto a 11 miglia del nuovo leader, Jérémie Beyou e a 6 miglia di Charlie Dalin in seconda posizione. Queste tre barche viaggiano a una ventina di nodi spinti da venti da NE nel settore Nord della depressione, la seconda affrontata dalla flotta, e non sembrano interessate a guadagnare acqua verso l'Islanda, bensì a investire a Ovest.

Da segnalare i numeri strani registrati del PRB di Kevin Escoffier (prua verso Est a 8,5 nodi) che lasciano pensare che ci sia qualche problema a bordo. Ne hanno approffitato Boris Hermann (SeaExplorer-YC de Monaco) e Isabelle Joschke rispettivamente al quarto e al quinto posto, a 40 e 47 miglia del leader.

Ancora nel settore Sud della depressione, molto più a Est rispetto ai leader e più vicino alla rotta diretta Giancarlo Pedote (Prysmian Group) è sempre al dodicesimo posto con un ritardo sul leader salito a 103 miglia. La partita rimane più che aperta dato che, per raggiungere la boa islandese ancora distante oltre 500 miglia, c'è un grande zona di alta pressione con poco vento da attraversare.

Sezione ANSA: 
Saily - Altomare

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