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18/10/2010 - 17:09

Partita la prima tappa da Rochelle. 30mila miglia in solitario. Scopriamo i 5 skipper

Velux 5 Oceans
Oceano casa nostra

Partita da La Rochelle, davanti a migliaia di persone in banchina e in mare, la prima delle cinque tappe della più antica e impegnativa regata oceanica in solitario. Cinque anche gli skipper in gara. La gara terminerà a maggio 2011.
Partiti! Sole splendente, brezza fresca, decine di migliaia di persone sulle banchine e oltre 400 barche in mare hanno salutato a La Rochelle il via dell’ottava edizione della Velux 5 Oceans, meglio nota come The Ultimate Solo Challenge, la più antica regata oceanica in solitario, che si corre ogni quattro anni fin dal 1982. Una gara di questo genere, 30mila miglia, divise in cinque tappe, già di per sé è qualcosa di epico. Ma senza dubbio, nei momenti più difficili, i cinque skipper che concorrono per la vittoria finale si ricorderanno di tre dati che fanno tremare i polsi: solo il 65% dei partenti è riuscito a concludere la regata. 7 yacht non hanno resistito alle frequenti condizioni meteo estreme e sono affondati, 2 skipper hanno perso la vita.
Rimane il fatto che le cinque tappe di questa regata regaleranno emozioni fortissime sia ai protagonisti sia a chi le vivrà comodamente da casa (anche con i servizi che pubblicheremo sulla nostra tv).
 
I protagonisti:

Zbigniew Gutkowski
Uno dei velisti polacchi più conosciuti e di maggiore esperienza, nonostante abbia solo 36 anni. Conosciuto nel proprio paese soprattutto per aver rappresentato i colori bianco-rossi nel Dinghy 470 dal 1987 al 1995.
Nel 2000, Zbigniew (meglio noto come “Gutek”) cambia orizzonti e si dedica alla vela offshore. E’ l’anno in cui partecipa come Watch Captain alla The Race, il giro del mondo non-stop per i multiscafi. Nel 2005, è lo skipper dell’Orma 60 nella Nokia Oops Cup e per poco non riusciva a infrangere il record per la circumnavigazione del globo in multiscafo a bordo del Volvo 60 Bank BPH. Una rottura ha però imposto all’equipaggio di fermarsi a Città del Capo dopo 9500 miglia percorse.
Partecipare alla 5 Oceans è per Gutek l’occasione di scrivere il suo nome nella vela polacca: potrebbe essere infatti il primo del suo Paese a navigare in solitaria attorno al mondo.
www.polishoceanracing.com.pl
 
Derek Hatfield
Il canadese di Aurora (Ontario) è il decano della gara. 57 anni, poliziotto specializzato in complesse investigazioni è ora invece uno dei più rispettati navigatori solitari del mondo e senza dubbio il più celebre nel suo Paese.
Derek ha percorso oltre 90mila miglia in mare. Quella di quest’anno è la seconda partecipazione alla Ultimate Solo Challenge. Nella sua precedente partecipazione, nel 2003, ha dimostrato al mondo cosa può fare un uomo se alle competenze tecniche unisce passione e determinazione. E, a 50 anni, arriva sul podio (terzo) della sesta edizione della Around Alone. Un successo strepitoso, considerando che lo yacht di Derek aveva scuffiato durante una tappa della regata e aveva distrutto l’albero in una tempesta al largo del mitico Capo Horn. Impresa che gli valse il premio di “Velista canadese dell’anno”.
www.SpritofCanada.net
 
Christophe Bullens
Belga, 48 anni, ha iniziato a regatare a 17, in modo alquanto fortuito: un suo amico porto Christophe al largo a bordo del suo yacht e, dopo avergli ceduto il timone, scomparve sotto coperta per molte ore, chiudendo i boccaporti dietro di sé. Tornando sopra coperta, scoprì Christophe “covertito” a velista. Un amore che ancora non lo abbandona e anzi gli ha fatto vincere mlti premi: oltre ad essere l’ex campione nazionale belga, ha vinto per sei volte i Campionati del Mar del Nord. Nel 2008, si afferma, davanti a tutti, nella Transat Quebec-St.Malo nella classe FICO e l’anno dopo compete nell’impegnativa Fastnet Race.
Ogni anno, Christophe percorre oltre 10mila miglia nautiche: un pedigree di tutto rispetto per la Velux 5 Oceans 2010-2011.
www.atlantic60.eu
 
Brad Van Liew
42, Charleston, South Carolina, USA
Grossa personalità e grossa stazza. Brad Van Liew, 42 anni, americano di Charleston (Sud Carolina). La vela è una passione ma non l’unica per uno che fa immersioni, guida moto fuoristrada, pilota aerei, cavalca cavalli e va a caccia.
Per quanto riguarda il rapporto con le barche, i suoi ringraziamenti devono andare tutti a suo zio Fred, che gli fece fare la sua prima gara offshore a 13 anni. Quando era un teenager iniziò il sogno di prender parte alla BOC Challenge. Avviò quindi una campagna per iscriversi alle gare del 1990, ma non riuscì a trovare le risorse finanziarie necessarie.
Il sogno di gareggiare in una regata in solitaria si realizzò nel 1998, quando Brad acquistò un Open 50 da Alan Nebauer, attuale direttore degli assistenti di regata alla Velux 5 Oceans, con la quale partecipò alla Around Alone finendo terzo in classe 2.
Tornò alle gare nel 2002, nonostante sua moglie Meaghan avesse dato alla luce Tate Magellan pochi giorni prima. Evento che forse ha messo a Brad il fuoco nelle vene perché vinse ciascuna singola tappa della competizione di classe 2.
Ora, dopo otto anni lontani dalle regate in solitario, Brad è tornato, con il suo yacht Le Pingouin, comprato in Francia l’anno scorso e con un ricco pedigree alle spalle: primo posto al Fastnet del 1999, il secondo posto nel Tour de L’Europe e nella Transat Jacques Vabre dello stesso anno, e terzo nella Around Alone 2002/03.
www.oceanracing.org
 
Christopher Stanmore-Major
Per uno nato a Cowes, nell’Isola di Wight, avere la grande vela nel sangue è cosa scontata. Non a caso, Christopher Stanmore-Major, 32 anni, è appena tornato dalla Clipper Round the World e già si butta in questa nuova avventura, in solitario questa volta.
 CSM (l’acronimo che lo contraddistingue) ha imparato a navigare da suo padre, Peter, che lo portava in barca sul fiume Dart quando era ancora troppo piccolo per tenere il timone. La sua prima esperienza di vela marina a 18 anni, quando si occupò del rigging per la Hong Kong Outward Bound School.
CSM ha speso gli ultimi 10 anni come velista professionista. Praticamente non c’è a Hong Kong regata importante che non l’abbia visto tra i concorrenti. Ha comandato una barca per il team asiatico nella Commodore’s Cup a Cowes nel 2008 e ha anche lavorato per il team cinese Longtze per la loro Americas’ Cup.
www.csmoffshore.com  
 
Il percorso:
 
Da La Rochelle a Città del Capo e poi a Wellington, Salvador e di nuovo a La Rochelle. 30mila miglia in cinque tappe. Vediamole nel dettaglio.
 
I tappa – 17 ottobre: 7500 miglia da La Rochelle a Città del Capo
Il primo sprint porterà la flotta nel Golfo di Guascogna prima di attraversare l’Atlantico da Nord a Sud attraverso il Pot au Noir (la zona di interposizione equatoriale) fino a Città del Capo.
 
II tappa – 12 dicembre: 7000 miglia da Città del Capo a Wellington
La corsa ritornerà in Nuova Zelanda dopo Auckland nel 1998 e Tauranga nel 2002. La capitale accoglierà la regata per la prima volta e permetterà agli skipper un meritato riposo dopo la lunga traversata dell’Indiano e prima di affrontare Capo Horn.
 
III tappa – 6 febbraio 2011: 7400 miglia da Wellington a Salvador
La flotta lascerà Wellington il giorno del Waitangi Day. La prima parte di questa tappa si giocherà nei mari del sud, sinonimo di freddo, forti onde e tempeste. I concorrenti passeranno Capo Horn prima di risalire verso il Brasile con condizioni climatiche più clementi. I concorrenti faranno scalo in Brasile proprio durante il periodo del Carnevale di Bahia.
 
IV tappa – 10 aprile 2011: 4000 miglia da Salvador a Charleston
Nuova battaglia contro i venti deboli ed irregolari del Pot au Noir lungo le coste dell’America latina prima di rientrare nell’emisfero nord fino a Charleston (Sud Carolina) che accoglierà i regatanti della Velux per la terza volta. La partenza degli skipper coinciderà con il Charleston HarborFest, una festa marinara di quatto giorni che attira in città circa 100.000 turisti.
 
V tappa – 14 maggio 2011: 3600 miglia da Charleston a La Rochelle
L’ultima tappa della Velux 5 Oceans sarà una veloce traversata dell’Atlantico del nord fino a La Rochelle dove verrà festeggiato il vincitore ma anche tutti gli altri solitari che hanno preso parte a questa sfida. Gli arrivi sono previsti ad inizio giugno del 2011.


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