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24/08/2012 - 18:13
Regate 1-6 settembre. Parla Beppe Devoti, DT degli azzurri paralimpici
Regate 1-6 settembre. Parla Beppe Devoti, DT degli azzurri paralimpici
Vela Paralimpica
di vento e di cuore
di vento e di cuore
E' Azzurro Weymouth anche così: le Paralimpiadi di aprono con la cerimonia di apertura il 29 agosto. Sentiamo il punto di Beppe Devoti, coordinatore degli azzurri paralimpici e tecnico Sonar, con le aspettative per i Giochi Paralimpici di Londra 2012. Senza aspettative di medaglia...
Dopo l'Olimpiade, la Paralimpiade. Dopo la vela olimpica, la vela paralimpica. Anche se da Rio 2016 i due programmi saranno riuniti sotto un evento unico, lo sport senza barriere e senza limiti fisici torna a far parlare di se per l'occasione più importante. E la vela, come e più di altri sport, ha caratteristiche che la rendono straordinariamente adatta ad atleti con diverse disabilità.
Partono le Paralimpiadi e parte la nazionale azzurra della vela paralimpica, al culmine di un quadriennio intenso di lavoro e preparazione. E' ancora una volta Azzurro Weymouth, la speranza di vedere italiani ai vertici, e la copertura informativa completa che Saily.it intende assicurare anche a queste regate.
Intanto sentiamo le previsioni e il clima della vigilia dal coordinatore della squadra paralimpica FIV Beppe Devoti.
"Una volta rientrati dalla Gran Bretagna, dopo la Sail For Gold - ha detto Devoti - abbiamo iniziato un periodo piuttosto intenso di preparazione. Ci siamo ritrovati a Malcesine per una serie di raduni della durata di 5-6 giorni l'uno, intervallati da una settimana di riposo. In pratica le sedute sono state cinque, l'ultima delle quali è terminata l'11 agosto. A questi raduni hanno partecipato sempre gli equipaggi del 2.4mR e del Sonar mentre quello dello Skud 18, sul Garda, ha partecipato solo agli ultimi tre appuntamenti. In precedenza Gualandris e Zanetti avevano preso parte a una seduta d'allenamento a fine giugno in Inghilterra con israeliani, inglesi e team di altre nazioni. Rientrati in italia hanno disputato il Campionato Nazionale Access a Gargnano e poi il Campionato Nazionale Inglese che hanno vinto. Durante i collegiali Fabrizio Olmi ha avuto come sparring partner Cristiano D'Agaro, mentre Squizzato, Dighe e Protopapa si sono confrontanti con equipaggi di normodotati che si alternavano di volta in volta.
Personalmente sono soddisfatto perché siamo riusciti a svolgere una buona mole di lavoro e, assistiti dal bel tempo, siamo usciti due volte al giorno facendo anche fino sei ore di barca quotidiane. Abbiamo testato tutti i materiali che avevamo a disposizione e partiamo per la Gran Bretagna con le idee ben chiare sulle attrezzature, consci di aver fatto tutto il possibile per non avere rimpianti.
Abbiamo completato il programma che ci eravamo prefissati - ha aggiunto Devoti - e andiamo a Londra tranquilli, sapendo comunque che le nazioni che lotteranno per il podio hanno un bagaglio d' esperienza superiore al nostro."
2.4 mR, obiettivo top-10
Parlando degli obiettivi azzurri e dei favoriti, il Coordinatore delle classi Paralimpiche FIV ha le idee piuttosto chiare: "Visti gli ultimi risultati delle prove di Coppa del Mondo credo che nel 2.4mR il più forte sia Schmitter (NED) seguito, un gradino più sotto, da altri atleti come Tingley (CAN), Lucas (GBR), Le Blanc (USA) e Kroeger (GER). Per Olmi ritengo che entrare nei primi dieci della classifica finale sarebbe un ottimo risultato. Con Filippo Maretti (il tecncio FIV del 2.4mR n.d.r.) ha fatto un buonissimo lavoro. Fabrizio è motivato, ha a disposizione una barca nuova, abbiamo messo a punto le regolazioni e ha svolto una buona preparazione fisica. L'impegno sarà massimo e poi molto dipenderà anche dalle condizioni che troveremo sul campo di regata, perché Olmi fino a 20 nodi di vento è competitivo ma oltre questa soglia la disabilità inizia a farsi sentire e la prestazione ne risente.
Skud 18, azzurri di punta
Lo Skud 18 è la classe sulla quale puntiamo di più per quanto riguarda il risultato. Marco Gualandris e Marta Zanetti hanno chiuso il Mondiale al 5° posto (quarta nazione), ripetendo poi il piazzamento alla Sail for Gold dove erano presenti tutti i migliori. Con condizioni di vento medio, attorno ai 15 nodi, le possibilità di arrivare vicino al podio sono buone. Se si dovesse regatare con vento più forte la barca inizia a diventare fisica ed equipaggi come quello inglese e australiano che hanno prodieri uomini, soprattutto nella gestione del gennaker, sono fisicamente più forti di Marta. Quello dello Skud 18 è il nostro equipaggio di punta, sul quale riponiamo le speranze di un buon risultato. Oltre a quello azzurro, tra i migliori team in gara ci sono i britannici Niki Birrell-Alexandra Rickham, gli australiani Dan Fitzgibbon-Liesl Tesch, gli americani Jennifer French-Jean Paul Creignou e i neozelandesi Tim Dempsey-Jan Freda Apel.
Sonar: puntiamo a entrare nei primi 10
Per il Sonar - ha continuato Devoti - quelli che potrebbero salire sul podio sono John Robertson-Hannah Stodel-Stephen Thomas (GBR), Bruno Jourdren-Nicolas Vimont Vicary-Eric Flageul (FRA), Udo Hessels-Marcel Van De Veen-Mischa Rossen (NED), Dror Cohen-Benni Vexler-Arnon Efrati (ISR) e Colin Harrison-Stephen Churm-Jonathan Harris (AUS). La classe Sonar è probabilmente quella più equilibrata, gli equipaggi regatano vicini e sul traguardo i distacchi sono veramente minimi. Quando ci si trova in queste situazioni quello che fa la differenza è l'esperienza, qualità che a noi purtroppo un po' manca. Antonio, Massimo e Paola comunque sono preparati, hanno fatto un ottimo lavoro, migliorando la velocità e l'assetto della barca. Io sarei soddisfatto se riuscissero a entrare nei primi dieci in classifica, anche se so che è un piazzamento più difficile da ottenere rispetto al 2.4mR ma ci dobbiamo provare."
"La preparazione - ha sottolineato Beppe - è stata sicuramente intensa soprattutto nell'ultimo periodo. La squadra ha risposto molto bene, dimostrando di essere unita e motivata compresi gli equipaggi che hanno avuto il ruolo di sparring partner. Considerato che siamo entrati in questo mondo da due anni e mezzo, sono pienamente soddisfatto di quello che abbiamo fatto. Non pensavo che saremmo riusciti a fare tutto questo lavoro, la squadra è stata capace di amalgamarsi, tutti hanno mostrato grande disponibilità da subito, dando dimostrazione di grande compattezza e di essere in grado di superare problemi e difficoltà."
L'Italia della vela alle Paralimpiadi di Londra sarà in gara in tutte e tre le classi. Questi gli atleti che parteciperanno alla competizione velica di Weymouth e Portland.
- Fabrizio Olmi (AV Alto Sebino), classe 2.4mR, è il veterano della squadra con all'attivo già due partecipazioni ad Atene 2004 e Pechino 2008 dove ha ottenuto rispettivamente un 12° e un 10° posto finale. Attualmente è al 18° posto della ranking list IFDS.
- Marco Gualandris (AV Alto Sebino) e Marta Zanetti (CV Alto Adriatico), classe Skud 18, sono alla loro prima esperienza paralimpica e sono al 9° posto della ranking list IFDS.
- Antonio Squizzato (SC Garda Salò), Massimo Dighe (GS Fiamme Azzurre) e Paola Protopapa (CC Aniene) costituiscono l'equipaggio della classe Sonar. Antonio Squizzato, è il timoniere ed è alla sua seconda partecipazione ai Giochi dopo quella di Pechino dove con Collinetti e Venturini ha concluso in 12ª posizione. Massimo Dighe ricopre il ruolo di tattico ed è al debutto paralimpico. Paola Protopapa, prodiere, ha già preso parte alle Paralimpiadi di Pechino dove ha vinto una medaglia d'oro nel canottaggio nella categoria Adaptive 4 + LTA misto. Ha partecipato anche all'edizione invernale dei Giochi di Vancouver 2010 gareggiando nello sci di fondo. Anche Protopapa è al suo debutto come velista. L'equipaggio italiano è al 15° posto nella ranking list IFDS del Sonar.
La staff tecnico FIV a Londra 2012
- Giuseppe Devoti, Coordinatore Classi Paralimpiche FIV e tecnico della classe Sonar,
- Filippo Maretti, tecnico della classe 2.4mR,
- Giulio Comboni, tecnico della classe Skud 18.
Il team azzurro è completato da Rodolfo Bergamaschi, Dirigente accompagnatore, Consigliere Federale e Responsabile dell'Attività Paralimpica, Francesco Maria Manozzi, Medico, e Roberta Ciampolini, Fisioterapista. Stefano Galino, il meteorologo della FIV che ha già collaborato con la Nazionale Olimpica, fornirà quotidianamente le previsioni sul campo di regata direttamente da Genova. Tutte le mattine Gallino si metterà in contatto con la squadra durante il briefing meteo e invierà tutte le informazioni e le immagini satellitari elaborate.
"Faremo allenamento nei giorni del 25, 26 e 27 agosto. Dal 28 al 30 sono previste le stazze. Lasceremo la sede della competizione velica il 29 alle 13.00 per trasferirci a Londra e partecipare alla cerimonia d'apertura dei Giochi. Dopo aver dormito nel villaggio di Londra, il 30 saremo di ritorno per completare le stazze. Il 31 faremo la Practice Race e poi dal 1 settembre si comincia. Durante la competizione velica la nostra giornata tipo si svolgerà in questo modo: si comincia alle 06.30 con il risveglio muscolare, seguito dalla colazione. Alle 07.45 trasferimento alla base per la riunione tecnica, il briefing meteo e per armare le barche. L'uscita in mare avverrà circa un'ora prima dell'inizio della regata. Concluse le prove di giornata gli atleti faranno rilassamento e poi si svolgerà il debriefing. Dopo la cena, prevista per le 19.00, il meritato riposo. Non regatando tutte le classi alla stessa ora gli orari saranno modificati in base al programma."
La competizione velica prevede sei giorni di regata, dall'1 al 6 settembre, e vedrà impegnati 80 atleti in rappresentanza di 23 paesi.
Tre le classi: 2.4mR (singolo), Skud 18 (doppio misto), Sonar (triplo).
Tutte le regate sono di flotta e in totale ogni classe disputerà 11 prove, due al giorno tranne il 6 settembre quando ne è prevista una soltanto. Sempre il 6 si svolgerà la cerimonia di premiazione. Il primo segnale d'avviso è previsto per le 11.00 (ora locale) di sabato 1 settembre.
La cerimonia inaugurale dei Giochi Paralimpici di Londra 2012 è in programma alle 21.00 (ora locale) di mercoledì 29 agosto all'Olympic Stadium.
Dopo l'Olimpiade, la Paralimpiade. Dopo la vela olimpica, la vela paralimpica. Anche se da Rio 2016 i due programmi saranno riuniti sotto un evento unico, lo sport senza barriere e senza limiti fisici torna a far parlare di se per l'occasione più importante. E la vela, come e più di altri sport, ha caratteristiche che la rendono straordinariamente adatta ad atleti con diverse disabilità.
Partono le Paralimpiadi e parte la nazionale azzurra della vela paralimpica, al culmine di un quadriennio intenso di lavoro e preparazione. E' ancora una volta Azzurro Weymouth, la speranza di vedere italiani ai vertici, e la copertura informativa completa che Saily.it intende assicurare anche a queste regate.
Intanto sentiamo le previsioni e il clima della vigilia dal coordinatore della squadra paralimpica FIV Beppe Devoti.
"Una volta rientrati dalla Gran Bretagna, dopo la Sail For Gold - ha detto Devoti - abbiamo iniziato un periodo piuttosto intenso di preparazione. Ci siamo ritrovati a Malcesine per una serie di raduni della durata di 5-6 giorni l'uno, intervallati da una settimana di riposo. In pratica le sedute sono state cinque, l'ultima delle quali è terminata l'11 agosto. A questi raduni hanno partecipato sempre gli equipaggi del 2.4mR e del Sonar mentre quello dello Skud 18, sul Garda, ha partecipato solo agli ultimi tre appuntamenti. In precedenza Gualandris e Zanetti avevano preso parte a una seduta d'allenamento a fine giugno in Inghilterra con israeliani, inglesi e team di altre nazioni. Rientrati in italia hanno disputato il Campionato Nazionale Access a Gargnano e poi il Campionato Nazionale Inglese che hanno vinto. Durante i collegiali Fabrizio Olmi ha avuto come sparring partner Cristiano D'Agaro, mentre Squizzato, Dighe e Protopapa si sono confrontanti con equipaggi di normodotati che si alternavano di volta in volta.
Personalmente sono soddisfatto perché siamo riusciti a svolgere una buona mole di lavoro e, assistiti dal bel tempo, siamo usciti due volte al giorno facendo anche fino sei ore di barca quotidiane. Abbiamo testato tutti i materiali che avevamo a disposizione e partiamo per la Gran Bretagna con le idee ben chiare sulle attrezzature, consci di aver fatto tutto il possibile per non avere rimpianti.
Abbiamo completato il programma che ci eravamo prefissati - ha aggiunto Devoti - e andiamo a Londra tranquilli, sapendo comunque che le nazioni che lotteranno per il podio hanno un bagaglio d' esperienza superiore al nostro."
2.4 mR, obiettivo top-10
Parlando degli obiettivi azzurri e dei favoriti, il Coordinatore delle classi Paralimpiche FIV ha le idee piuttosto chiare: "Visti gli ultimi risultati delle prove di Coppa del Mondo credo che nel 2.4mR il più forte sia Schmitter (NED) seguito, un gradino più sotto, da altri atleti come Tingley (CAN), Lucas (GBR), Le Blanc (USA) e Kroeger (GER). Per Olmi ritengo che entrare nei primi dieci della classifica finale sarebbe un ottimo risultato. Con Filippo Maretti (il tecncio FIV del 2.4mR n.d.r.) ha fatto un buonissimo lavoro. Fabrizio è motivato, ha a disposizione una barca nuova, abbiamo messo a punto le regolazioni e ha svolto una buona preparazione fisica. L'impegno sarà massimo e poi molto dipenderà anche dalle condizioni che troveremo sul campo di regata, perché Olmi fino a 20 nodi di vento è competitivo ma oltre questa soglia la disabilità inizia a farsi sentire e la prestazione ne risente.
Skud 18, azzurri di punta
Lo Skud 18 è la classe sulla quale puntiamo di più per quanto riguarda il risultato. Marco Gualandris e Marta Zanetti hanno chiuso il Mondiale al 5° posto (quarta nazione), ripetendo poi il piazzamento alla Sail for Gold dove erano presenti tutti i migliori. Con condizioni di vento medio, attorno ai 15 nodi, le possibilità di arrivare vicino al podio sono buone. Se si dovesse regatare con vento più forte la barca inizia a diventare fisica ed equipaggi come quello inglese e australiano che hanno prodieri uomini, soprattutto nella gestione del gennaker, sono fisicamente più forti di Marta. Quello dello Skud 18 è il nostro equipaggio di punta, sul quale riponiamo le speranze di un buon risultato. Oltre a quello azzurro, tra i migliori team in gara ci sono i britannici Niki Birrell-Alexandra Rickham, gli australiani Dan Fitzgibbon-Liesl Tesch, gli americani Jennifer French-Jean Paul Creignou e i neozelandesi Tim Dempsey-Jan Freda Apel.
Sonar: puntiamo a entrare nei primi 10
Per il Sonar - ha continuato Devoti - quelli che potrebbero salire sul podio sono John Robertson-Hannah Stodel-Stephen Thomas (GBR), Bruno Jourdren-Nicolas Vimont Vicary-Eric Flageul (FRA), Udo Hessels-Marcel Van De Veen-Mischa Rossen (NED), Dror Cohen-Benni Vexler-Arnon Efrati (ISR) e Colin Harrison-Stephen Churm-Jonathan Harris (AUS). La classe Sonar è probabilmente quella più equilibrata, gli equipaggi regatano vicini e sul traguardo i distacchi sono veramente minimi. Quando ci si trova in queste situazioni quello che fa la differenza è l'esperienza, qualità che a noi purtroppo un po' manca. Antonio, Massimo e Paola comunque sono preparati, hanno fatto un ottimo lavoro, migliorando la velocità e l'assetto della barca. Io sarei soddisfatto se riuscissero a entrare nei primi dieci in classifica, anche se so che è un piazzamento più difficile da ottenere rispetto al 2.4mR ma ci dobbiamo provare."
"La preparazione - ha sottolineato Beppe - è stata sicuramente intensa soprattutto nell'ultimo periodo. La squadra ha risposto molto bene, dimostrando di essere unita e motivata compresi gli equipaggi che hanno avuto il ruolo di sparring partner. Considerato che siamo entrati in questo mondo da due anni e mezzo, sono pienamente soddisfatto di quello che abbiamo fatto. Non pensavo che saremmo riusciti a fare tutto questo lavoro, la squadra è stata capace di amalgamarsi, tutti hanno mostrato grande disponibilità da subito, dando dimostrazione di grande compattezza e di essere in grado di superare problemi e difficoltà."
L'Italia della vela alle Paralimpiadi di Londra sarà in gara in tutte e tre le classi. Questi gli atleti che parteciperanno alla competizione velica di Weymouth e Portland.
- Fabrizio Olmi (AV Alto Sebino), classe 2.4mR, è il veterano della squadra con all'attivo già due partecipazioni ad Atene 2004 e Pechino 2008 dove ha ottenuto rispettivamente un 12° e un 10° posto finale. Attualmente è al 18° posto della ranking list IFDS.
- Marco Gualandris (AV Alto Sebino) e Marta Zanetti (CV Alto Adriatico), classe Skud 18, sono alla loro prima esperienza paralimpica e sono al 9° posto della ranking list IFDS.
- Antonio Squizzato (SC Garda Salò), Massimo Dighe (GS Fiamme Azzurre) e Paola Protopapa (CC Aniene) costituiscono l'equipaggio della classe Sonar. Antonio Squizzato, è il timoniere ed è alla sua seconda partecipazione ai Giochi dopo quella di Pechino dove con Collinetti e Venturini ha concluso in 12ª posizione. Massimo Dighe ricopre il ruolo di tattico ed è al debutto paralimpico. Paola Protopapa, prodiere, ha già preso parte alle Paralimpiadi di Pechino dove ha vinto una medaglia d'oro nel canottaggio nella categoria Adaptive 4 + LTA misto. Ha partecipato anche all'edizione invernale dei Giochi di Vancouver 2010 gareggiando nello sci di fondo. Anche Protopapa è al suo debutto come velista. L'equipaggio italiano è al 15° posto nella ranking list IFDS del Sonar.
La staff tecnico FIV a Londra 2012
- Giuseppe Devoti, Coordinatore Classi Paralimpiche FIV e tecnico della classe Sonar,
- Filippo Maretti, tecnico della classe 2.4mR,
- Giulio Comboni, tecnico della classe Skud 18.
Il team azzurro è completato da Rodolfo Bergamaschi, Dirigente accompagnatore, Consigliere Federale e Responsabile dell'Attività Paralimpica, Francesco Maria Manozzi, Medico, e Roberta Ciampolini, Fisioterapista. Stefano Galino, il meteorologo della FIV che ha già collaborato con la Nazionale Olimpica, fornirà quotidianamente le previsioni sul campo di regata direttamente da Genova. Tutte le mattine Gallino si metterà in contatto con la squadra durante il briefing meteo e invierà tutte le informazioni e le immagini satellitari elaborate.
"Faremo allenamento nei giorni del 25, 26 e 27 agosto. Dal 28 al 30 sono previste le stazze. Lasceremo la sede della competizione velica il 29 alle 13.00 per trasferirci a Londra e partecipare alla cerimonia d'apertura dei Giochi. Dopo aver dormito nel villaggio di Londra, il 30 saremo di ritorno per completare le stazze. Il 31 faremo la Practice Race e poi dal 1 settembre si comincia. Durante la competizione velica la nostra giornata tipo si svolgerà in questo modo: si comincia alle 06.30 con il risveglio muscolare, seguito dalla colazione. Alle 07.45 trasferimento alla base per la riunione tecnica, il briefing meteo e per armare le barche. L'uscita in mare avverrà circa un'ora prima dell'inizio della regata. Concluse le prove di giornata gli atleti faranno rilassamento e poi si svolgerà il debriefing. Dopo la cena, prevista per le 19.00, il meritato riposo. Non regatando tutte le classi alla stessa ora gli orari saranno modificati in base al programma."
La competizione velica prevede sei giorni di regata, dall'1 al 6 settembre, e vedrà impegnati 80 atleti in rappresentanza di 23 paesi.
Tre le classi: 2.4mR (singolo), Skud 18 (doppio misto), Sonar (triplo).
Tutte le regate sono di flotta e in totale ogni classe disputerà 11 prove, due al giorno tranne il 6 settembre quando ne è prevista una soltanto. Sempre il 6 si svolgerà la cerimonia di premiazione. Il primo segnale d'avviso è previsto per le 11.00 (ora locale) di sabato 1 settembre.
La cerimonia inaugurale dei Giochi Paralimpici di Londra 2012 è in programma alle 21.00 (ora locale) di mercoledì 29 agosto all'Olympic Stadium.
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