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24/11/2018 - 11:24
Golden Globe Race: nonostante tutto, è una corsa epica che offre spunti
VDH oltre Capo Horn
Ma rischia la rimonta
Jean-Luc Van den Heede, il 73enne navigatore solitario francese in testa alla Golden Globe Race col suo Rustler 36 Matmut, ha passato Capo Horn all'alba di sabato 24 novembre. Ha 1350 miglia di vantaggio sull'olandese Mark Slats, ma naviga con l'attrezzatura danneggiata, l'albero a rischio, e deve rallentare. All'arrivo (previsto la prima settimana di febbraio 2019) mancano 7000 miglia: sarà volata? VDH ha 20 giorni di vantaggio sul tempo di Bernand Moitessier con Joshua - FOTO E VIDEO
Jean-Luc Van den Heede, il 73enne navigatore solitario francese in testa alla Golden Globe Race col suo Rustler 36 Matmut, ha passato Capo Horn all'alba di sabato 24 novembre. Diciassette velisti sono partiti il primo luglio da Les Sables d'Olonne, e solo 8 sono ancora in gara, dopo 145 giorni di mare. VHD ha coperto circa 20mila miglia alla media di 5,75 nodi, pari a circa 138 miglia ogni 24 ore. Al confronto, 50 anni fa nella Golden Globe del 1968, il vincitore Sir Robin Kniox-Johnston aveva tenuto una media di 4.02 nodi, prima di diventare il primo circumnavigatore a vela in solitario.
La meteo a Capo Horn per Van den Heede è tosta ma abituale: 35-45 nodi di vento e onde di 6 metri. Ma subito dopo il Capo le condizioni migliorano: 25 nodi e 3 metri di onda. Ora per VDH inizia la risalita dell'Atlantico verso l'arrivo a Les Sables d'Olonne, distante circa 7000 miglia e un nuovo passaggio dell'Equatore con le sue calme e i colpi di vento. All'inseguimento di VDH c'è l'olandese Mark Slats con un altro Rustler 36, Ohpen Maverick, staccato di circa 1350 miglia.
La distanza sembra incolmabile, ma le due barche hanno situazioni ben diverse: VDH ha l'attrezzatura gravemente compromessa, dopo un rovesciamento tre settimane fa, e dopo alcune riparazioni di fortuna naviga a velatura ridotta per non sforzare l'albero. In particolare avrà problemi con il vento di prua, e andatura di bolina, proprio condizioni che sarà più facile trovare in Atlantico, dopo aver beneficiato dei flussi occidentali che lo hanno spinto nel Pacifico.
Slats ha già recuperato oltre 500 miglia di distacco da VDH. Secondo alcune stime, ipotizzando che l'olandese navighi a un 20% di velocità in più rispetto al francese, si può persino pensare a un sorpasso, o a un arrivo quasi in volata, stimabile per entrambi intorno alla prima settimana di febbraio. Con tutto quello che è stato detto su questa regata controversa, il giro del mondo da soli senza scalo nè assistenza con barche vintage e senza strumentazione elettronica, la GGR alla fine si sta rivelando epica e intrigante.
VDH ha 36 giorni di vantaggio rispetto al tracking del 1968 di Knox-Johnston, e 20 giorni di vantaggio sul passaggio a Capo Horn di Bernard Moitessier col suo Joshua, in testa alla regata dell'epoca, prima della famosa scelta di non risalire l'Atlantico, ma proseguire ancora verso Buona Speranza, Indiano, Pacifico e fermarsi a Tahiti (tutto raccontato nell'immortale "La Lunga Rotta", bibbia della vela oceanica avventuriera).
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